La Fermana un anno fa
festeggiava il ritorno in Serie C

ANNIVERSARIO - Il 13 aprile 2017 la risalita nella terza serie calcistica dopo 11 anni. Stagione di Serie D con record di vittorie e punteggio nella storia gialloblù. L'affiatamento della squadra, la forza della società e la sapienza dell'allenatore hanno reso possibile superare avversarie più attrezzate. Conquistata la 22° partecipazione ad una serie posta al 3° livello calcistico

Foto di gruppo nel giorno della promozione in Serie C (Foto Grandoni)

FERMO – Il 13 aprile 2017 la Fermana risaliva nel terzo livello calcistico, il primo dal basso tra i prof, dopo undici, lunghi e amari anni di dilettantismo, sette dei quali trascorsi in categorie regionali, piene di insidie e di beffe. Il 2005/06 era stato l’ultimo anno di Serie C1. L’ultima promozione in terza serie (C1) nel 1996 con i playoff.

Proprio dal 2017 la categoria torna a chiamarsi Serie C, come fino al 1978. In mezzo la lunga divisione in C1/C2 e la recente brutta denominazione “Lega Pro”.

In un secolo di storia è la 22° partecipazione della Fermana ad una serie posta al terzo livello calcistico, comprese le 4 organizzate a base regionale degli anni ’20 e il 1945/46.

La Danza Haka a fine partita sotto la curva Duomo. Flavio Destro: “E’ una danza che aggrega molto, rappresenta in toto lo spirito di questo gruppo”.

Nel turno infrasettimanale di giovedì 13 aprile 2017, dopo la vittoria in rimonta a Pineto della domenica precedente (al ritorno della quale la carovana di tifosi già festeggiava anche in autostrada la vicinissima promozione), i gialloblù scesero in campo alle ore 20.30 (contro il Romagna Centro) con la promozione matematica in Serie C già in tasca da poco più di tre ore perché la prima inseguitrice, il Matelica, nel pomeriggio aveva pareggiato contro la Vis Pesaro e quindi i canarini sarebbero stati ormai irraggiungibili nelle tre restanti partite, avendo conservato il distacco di 11 lunghezze.
Fu l’ultima gara di una serie di risultati positivi lunga 18 giornate.

Festa anche in sala stampa

I gialloblù festeggiarono il ritorno in terza serie con un anticipo e un distacco non preventivabili ad inizio stagione, traguardo conquistato non per caso ma frutto di lavoro, mentalità e sacrificio dell’allenatore Flavio Destro e della squadra di cui furono lo specchio le ultime partite, vinte con determinazone nonostante tante difficoltà, molti infortuni ai giocatori e la stanchezza per la lunga volata compiuta da novembre.

 

RIPERCORRIAMO IL CAMMINO VERSO LA SERIE C

Ad inizio stagione 2016/17 diventa nuovo presidente Umberto Simoni, in società dall’anno prima assieme ai figli Gianfilippo, Paolo e Massimo, titolari della Consulchimica Ambiente, ditta che si affianca agli sponsor presenti. Socio di maggoranza per il quarto anno Maurizio Vecchiola, a. d. della multinazionale Finproject che si conferma sponsor principale, Vinicio Scheggia è il vicepresidente e tra i soci minori.

I Simoni sono fermani, tifosi da generazioni, Umberto ha giocato con i “Pulcini” della Fermana allenati da Hajos nel 1950/51. Nel corso della stagione si aggiungono gli sponsor locali Vega Lift (componenti per ascensori) e Teseo (lo stesso del 1999/00). Confermati gli incarichi al dg Conti e agli altri, compresi staff tecnico e sanitario. Remo Orsini dopo cinque anni torna ad allenare la Juniores.

Dopo l’eccezionale finale del campionato precedente (conquista del playoff promozione, perso contro il Fano) confermati l’allenatore Flavio Destro e, per la prima volta negli ultimi anni, buona parte della rosa.

DIFENSORI: Marco Comotto, Francesco Bossa, Moustapha Sene e Marco Passalacqua.

CENTROCAMPISTI: Alex Misin, Mirko Omiccioli, Filippo Forò, Francesco Russo e Gianluca Urbinati.

ATTACCANTI: Luca Cremona e Hernan Molinari.

Una ventina i nuovi:

PORTIERI: Mattia Valentini, Benedetto Bottaluscio e il giovanissimo locale Mauro Torresi.

DIFENSORI: Edoardo Ferrante, Gianluca Clemente e Taha Magzahoui.

CENTROCAMPISTI: Mouhamed Mane, Salvatore Margarita, Marco Mariani, Andrea Gadda, Stefano Mandorino e Andrea Di Pinto, questi ultimi tre arrivati a metà campionato.

ATTACCANTI: Andrea Petrucci (già alla Fermana sette anni prima), Tommaso Marolda, Luciano Amendola e in autunno gli esterni offensivi Sebastian Valdes (un ritorno) e Massimo D’Angelo.

Di tutti gli juniores convocati dal ritiro, il rumeno Florin Alexandru Ispas (terzino sinistro), conquista un posto da titolare in prima squadra, collezionando ben 30 presenze. Ritiro a Castelraimondo e Camerino.

Vittoria del derby a Civitanova per 4-2

Già nel primo impegno ufficiale la squadra lascia ben sperare: nella Tim Cup, contro la Cremonese, i gialloblù sono eliminati subito (4-3) ma con difficoltà dalla compagine di categoria superiore, prima portandosi in vantaggio, poi di nuovo con il momentaneo pareggio. Il Venezia allenato da Pippo Inzaghi si aggiudica il terzo Memorial Mario Rossetti battendo con il minimo scarto (0-1) in amichevole la Fermana.

Il campionato comincia bene con un pari fuori e in casa prima vittoria e primo gol di campionato siglato da capitan Comotto. La sconfitta interna ad opera della matricola terribile e momentanea capolista Vastese passa quasi inosservata tra due goleade esterne contro Civitanovese (con la prima doppietta di Petrucci) e Chieti già in difficoltà, anche perchè poi arriva la vittoria interna contro il quotato San Marino con l’unico gol in campionato per Marolda (la sua doppietta di Chieti sarà poi annullata, come la partita, per la radiazione dei neroverdi). Il mister, però, si lamenta della scarsa concentrazione della squadra e ha ragione, difatti arrivano due sconfitte, interna contro il Monticelli degli ex Pedalino e Bucchi, e poi ad Agnone, che fanno scivolare la squadra al 5° posto.

Fermana 1 – San Marino 0 (gol di Marolda)

Il grave terremoto del 30 ottobre 2016 costringe a due settimane di sosta, poi la Fermana torna al successo sia contro il Campobasso col 5° gol di Molinari, sia nel primo recupero infrasettimanale contro Recanatese con l’unica doppietta di Russo e anche nel derby a Pesaro grazie ad un gol dell’ex Cremona con Valentini che neutralizza un rigore di Falomi.

Nel secondo recupero infrasettimanale arriva una netta sconfitta a casa della capolista Matelica, ma dalla domenica successiva, contro la matricola Pineto (3-0 con l’unica doppietta di Margarita), inizia una lunga serie di 18 risultati utili consecutivi, con 14 vittorie, che faranno risalire la griglia playoff alla Fermana.

Nell’ultima gara dell’anno e del girone di andata, battendo 3-0 la Jesina e grazie all’inatteso pari del San Nicolò a Civitanova, la Fermana sale inaspettatamente al primo posto solitario.
In un campionato nazionale i canarini non erano “campioni d’inverno” dal 1993/94 (allenatore Carlo Ripari) e in uno regionale da cinque anni (alla guida Lorenzo Scarafoni). Al giro di boa 10 vittorie, 2 pari e 4 sconfitte. Alla penultima di andata la squadra allenata da Destro ha superato il record di vittorie e punteggio di quella guidata da Ripari 23 anni prima. In un campionato nazionale ha fatto meglio solo la squadra allenata nel 1949/50 da Piccaluga che dopo 17 gare (2° di ritorno) aveva 12 vittorie, 1 pari e 4 sconfitte e che poi fu promossa in C.

Tribuna laterale ovest

Nuovo anno e girone di ritorno cominciano con la netta vittoria 3-0 sulla prima inseguitrice ed ex capolista San Nicolò con la Fermana che si permette di sbagliare anche un rigore e prende il largo. La vetta verrà conservata anche nelle settimane successive quando i gialloblù superano anche il record della squadra di 67 anni prima; fondamentale la vittoria (6° consecutiva) 1-2 a casa della Vastese, 4° in classifica, che non perde da 11 partite, che ha il minor numero di sconfitte (2) e la miglior difesa del girone (13): la capolista Fermana sale a +7 dalla prima inseguitrice, diventato il Matelica.

Vittoria a Castelfidardo

I tifosi sognano, mister Destro invece resta con i piedi per terra: “Non abbiamo fatto niente, il campionato è ancora lungo, non sono ammessi cali di tensione” continuerà a ripetere fino alla noia. Il vantaggio sul Matelica si assottiglia per la sosta forzata nel match contro il Chieti e per il pareggio che il San Marino conquista al 90′ sette giorni dopo, poi la capolista torna a vincere in rimonta 2-3 contro il Monticelli una gara spettacolare ma dura (Bossa si infortuna fino a termine stagione) e 2-1 contro Agnonese, poi 0-1 anche a Recanati con il 12° gol di Molinari.

Lo scontro diretto con il Matelica, a Fermo, davanti ad un pubblico record rispetto agli ultimi anni, termina in favore dei gialloblù che vincono ancora in rimonta 2-1; canarini a +11, il Matelica esonera mister Mecomonaco e manda a casa quattro giocatori. Dopo il pari di Campobasso (dove Mandorino esordisce dopo 23 mesi di stop), i canarini si aggiudicano anche il secondo scontro diretto di vertice, battendo la Vis Pesaro con il primo gol di Ferrante.

Successo anche a Pineto

A Pineto ancora una vittoria in rimonta nel finale, per la promozione in Serie C manca solo un punto e la certezza aritmetica arriva giovedì 13 aprile. La festa comincia già nel pomeriggio, prosegue allo stadio e poi culmina con una festa in piazza del Popolo fino a notte fonda.

Nella Poule Scudetto che chiude la stagione della serie D la Fermana è eliminata al primo turno da Ravenna e Gavorrano. A fine stagione il patron Vecchiola premia Misin per i quattro anni e le 100 partite in casacca gialoblù e il capitano Comotto per il quarto campionato con lo sponsor Finproject (era stato al Montegranaro dal 2011 al 2013); sono i giocatori più longevi della Fermana assieme a Forò.

Paolo Bartolomei

 

 

Curva Ovest all’inizio della determinante vittoria contro il Matelica

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