A maggio, 60 anni di “storia dell’Astoria” in mostra a Fermo

FERMO - Sarà organizzata una mostra con foto e documenti storici. Aperte a tutti le porte di camere, ristorante, bar, sale conferenze

di Alessandro Giacopetti

Festeggiare 60 anni di attività per l’hotel Astoria a Fermo. Questo quanto accadrà dal 6 al 20 maggio dalle 15 alle 20. Lungo e impegnativo il lavoro di ricerca che ha portato a ritrovare foto storiche, documenti originali e articoli di giornale sia relativi alla costruzione che all’apertura dell’hotel. Sarà organizzata una mostra. Le camere, il ristorante, il bar, le varie sale, incluse quelle per conferenze, saranno aperte a tutti con lo scopo di riavvicinare la cittadinanza all’hotel.

Ad aprire la presentazione Claudio “Bibi” Iacopini, che anticipa: “sfogliando l’album della storia dell’Astoria ho ritrovato documentazione relativa a gruppi di artisti portati a Fermo anche da me. Da Guido Tassotti, il titolare, è partita l’idea di fare un evento per i 60 anni dell’hotel che coincidono anche con i suoi 60 anni di vita, una iniziativa patrocinata dal Comune”.
A rappresentare proprio l’amministrazione comunale è Mauro Torresi, assessore al Commercio: “in un momento in cui stiamo cercando di ampliare le aperture di negozi in centro storico, oggi celebriamo chi eroicamente fa ricezione turistica a Fermo da anni per ospiti che possono fruire sia dell’ospitalità che della tradizione culinaria dell’Astoria. La collaborazione con il Comune – ha ricordato Torresi – è stata dimostrata in passato anche nella costruzione dell’ascensore”.

Per Guido Tassotti, arrivato a gestirlo 30 anni dopo la sua inaugurazione, proveniente da un’altra struttura ricettiva in quel di Porto San Giorgio, “l’hotel Astoria non è solo un albergo ma ha una valenza sociale essendo l’unica struttura alberghiera in centro città. Se negli anni ‘60 e ‘70 ospitava solo turisti, oggi ospita persone che devono recarsi a Fermo per lavoro, affari, interessi. Ovviamente ci sono anche i turisti che arrivano per piacere. L’Astoria adempie dunque ad una esigenza della città”. E’ lo stesso ideatore dell’appuntamento che anticipa: “abbiamo ritrovato foto e articoli relativi all’inaugurazione svolta ad ottobre del 1958, ma testimonianze non scritte dicono che sia stato aperto prima dell’estate. All’inizio la gestione delle camere, del ristorante, della discoteca, e del circolo Canarino che esisteva allora, erano diverse e separate e ricordo che gli unici clienti fissi nell’albergo erano un trans di colore e una prostituta. Noi che arrivavamo dalla gestione di un’altra struttura a Porto San Giorgio abbiamo trasferito molte cose qui, in breve tempo, facendo un grande lavoro sistemazione e ovviamente portando anche i nostri clienti.
Io ricordo molti ospiti passati per questo albergo, alcuni arrivati per fare spettacoli a teatro, tra cui Dario Fo, che è rimasto per 15 giorni – racconta Tassotti prima di parlare dei progetti futuri – primo tra tutti la riqualificazione esterna di cui c’è il progetto. Poi abbiamo un piano con 8 camere ancora allo stato grezzo e dovremmo rimettere mano all’ultimo piano. Abbiamo partecipato ad un bando regionale di cui non sappiamo ancora l’esito ma che include anche il possibile passaggio dalle attuali 3 stelle a 4”.
In passato gli alberghi a Fermo erano due: l’Astoria e la Casina delle Rose, al Girfalco. Relativamente ad una eventuale ed ipotetica riapertura della Casina, Tassotti la vedrebbe come “positiva perché la presenza di un’altra struttura alberghiera amplierebbe l’attrattività turistica e sarebbe un guadagno per tutti. Al momento, però, credo poco nella possibilità di una riapertura”.

 


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