di Alessandro Giacopetti
XXV edizione del concorso violinistico internazionale “Andrea Postacchini” in programma dal 19 al 26 maggio al Teatro dell’Aquila. 139 concorrenti provenienti da 37 nazioni di cui 12 extraeuropee. A presiedere la giuria il M° statunitense Renée Jolles. Al vincitore assoluto un violino della bottega Sorgentone & Mecatti di Firenze e un archetto del M° Barbiero.
Il Concorso è organizzato da associazione Antiqua Marca Firmana, Comune di Fermo e Fondazione Cassa di Risparmio, con la collaborazione di Regione Marche, Camera di Commercio di Fermo e altri enti pubblici e privati. E’ Giulio Cesare Vinci Gigliucci, presidente di Antiqua Marca Firmana a esordire: “il Concorso raggiunge quest’anno la sua XXV edizione, con motivo di una gestione accurata della manifestazione dettata da un grande impegno e con la presenza nel tempo di giurie di qualità”. Quattro le categorie d’età. Categoria A dagli 8 agli 11 anni, B dai 12 ai 16, categoria C dai 17 ai 21 anni e D dai 22 ai 35 anni. A presiedere la giuria sarà il M° statunitense Renée Jolles.
Diverse le novità della XXV edizione: a partire da un partecipante che arriva dalla Bolivia e altri dalla Mongolia, come la più piccola concorrente in gara, Trisha Righu, classe 2009. Un concorso che non si limiterà ad una settimana ma che abbraccerà un arco di tempo più ampio: giovedì 10 maggio alle 21 all’auditorium Isaia Billé del Conservatorio Pergolesi, infatti, si svolgerà il concerto d’apertura con un programma incentrato sui 190 anni dalla morte del compositore Franz Schubert. Due i brani eseguiti: “La Trota” e “La morte e la fanciulla”. Di questo ha parlato il Maestro Donato Reggi, vicedirettore del Conservatorio. Domenica 16 dicembre alle ore 17 al Teatro dell’Aquila si svolgerà il Galà della XXV edizione in cui il vincitore della categoria D si esibirà in concerto con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana all’interno della stagione Concertistica/Sinfonica della Città di Fermo, come svelato da Domenico Ciabò Cipriani, direttore artistico del “Postacchini”.
Accanto a questi due appuntamenti, il 19 maggio alle 20.45 verrà inaugurata la mostra di liuteria nel Foyer del teatro, con l’esposizione dei violini della bottega Sorgentone & Mecatti di Firenze e dell’archettaio veneto Walter Barbiero, cui si aggiungono quelli provenienti da donazione privata che costituiscono le “Preziosità dell’epoca di Andrea Postacchini”.
A seguire, alle 21.15, nella sala Rollina, l’appuntamento “Quattro corde per tre paesi ben accordati” che unirà idealmente le città di Cremona, San Ginesio e Fermo, in cui l’Academia Cremonensis restituirà al Comune di San Ginesio (MC), strumenti del Museo Gentili restaurati dopo il danno subito dal terremoto e consegnerà un quartetto di strumenti copie degli esistenti.
Sabato 26 maggio alle 21.30 al Teatro dell’Aquila, si alterneranno sul palco i vincitori delle quattro categorie. La serata valicherà le mura del teatro e sarà trasmessa in streaming via internet da Radio Stazione 41, un progetto nato da pochi mesi proprio a Fermo, che darà a chiunque la possibilità di ascoltare la diretta della premiazione e del concerto dei vincitori sia sul proprio sito che attraverso la app per smartphones.
Il 16 dicembre alle 17, altra novità: una serata di gala della XXV edizione con il concerto del vincitore della categoria D, quella dei ragazzi più grandi, accompagnato dalla Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo ha ringraziato quanti “lavorano tutto l’anno anche dietro le quinte per organizzare un premio che significa prestigio, buon nome della città, e che proietta Fermo nel panorama musicale internazionale. Per una decina di giorni, tanti giovani vivranno la città di Fermo con riflessi positivi sull’economia. Ricordo la vittoria dell’anno scorso da parte di un concorrente proveniente dalla Russia, nato in Crimea ma trasferito a Mosca, in accademia, per studiare. Coloro che lo hanno accompagnato, rappresentanti l’accademia, torneranno anche quest’anno perché sono rimasti impressionati dal territorio”, ha aggiunto Calcinaro auspicando magari la possibilità di stringere rapporti con la Russia definito “un paese importante culturalmente e economicamente”.
Il Prefetto S.E. Maria Luisa d’Alessandro, ha lodato “il lavoro svolto dal presidente Giulio Vinci, per l’unificazione di tanti popoli attraverso la musica dando valore all’identità umana”, volgendo poi un ringraziamento anche “al sindaco Calcinaro per dare sempre un senso di grande accoglienza”.
Graziano di Battista, presidente della Camera di Commercio “accanto all’attività imprenditoriale la città e il territorio fermano sono identificati anche dalla cura degli aspetti culturali. Importante la serata del 10 maggio in Conservatorio. Gli iscritti che partecipano al Postacchini portano nel mondo questo messaggio”.
Tra i fondatori della manifestazione c’è la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, di cui Amedeo Grilli, è stato storico presidente: “la Fondazione ha condiviso fin dall’inizio questa iniziativa di cui ha visto la crescita e l’affermazione nel corso dei 25 anni. Ha messo radici nel territorio e portato frutti nel mondo”. Alberto Palma, attuale presidente della stessa Fondazione ha affermato che “oltre ad essere tra i promotori di una idea che si è ben affermata e diffusa, la continueremo a sostenere in quanto motore importante della cultura e veicolo per l’immagine della città”.
I 139 partecipanti provengono da Armenia, Australia, Belgio, Bolivia, Bulgaria, Canada, Cina, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Inghilterra, Israele, Italia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Mongolia, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Ungheria e USA.
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