di Andrea Braconi
Il crollo del soffitto di un’aula all’interno del triennio del Montani di Fermo (LEGGI L’ARTICOLO) ha subito acceso il dibattito sicurezza. Tra i primi rappresentanti delle istituzioni a recarsi sul posto Stefano Pompozzi, vice presidente della provincia di Fermo che spiega: “Sono in corso tutti gli accertamenti sulle aule da parte del servizio patrimonio della Provincia. Presenti il dirigente con lo staff insieme ai vigili del fuoco. Stanno finendo il controllo per capire bene tutte cause del cedimento e ovviamente stanno procedendo al controllo di tutto il restante corpo dell’intera scuola, anche se si tratta di routine visto che l’altra ala è fatta interamente di cemento armato e quindi non potenziale oggetto di questa serie di problematiche”.
Pompozzi che spiega come nessun segnale avesse potuto far prevedere cosa sarebbe successo: “Nel caso specifico dell’aula in questione, terminato il sopralluogo congiunto avremo modo di parlare con più cognizione di causa. Dopo il terremoto c’erano stati lavori di consolidamento. La scuola era stata controllata, come tutti gli edifici, con le schede da parte dei tecnici. Considerato lo zelo con cui questi controlli vengono fatti in genere e figuriamoci sulle scuole, non c’era stata nessuna avvisaglia di cedimento neanche in quella specifica aula, come mi ha detto poc’anzi il dirigente stesso altrimenti non saremmo dei kamikaze che avremmo riaperto quell’aula lì”
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