di Andrea Braconi
Nessuna lesione alle pareti che sia riconducibile al terremoto. Dopo i sopralluoghi di vigili del fuoco e provincia emergono le prime informazioni sulle condizioni dell’aula dell’ultimo piano del triennio Montani il cui tetto è crollato questa mattina, prima dell’inizio delle lezioni. I primi ad arrivare sono stati i vigili del fuoco di Fermo che hanno lavorato per tutta la mattina, con tanto di autoscala, per esaminare nel dettaglio la condizione dell’edificio adiacente alla chiesa di Sant’Agostino che ospita il triennio dell’ITIS Montani di Fermo. Un lavoro reso ancora più complicato dalla pioggia caduta questa mattina che comunque non ha fermato i sopralluoghi.
A fare il punto è Marco Lambruschi, sostituto direttore del comando provinciale del vigili del fuoco Ascoli Piceno e Fermo che ha ricostruito la mattinata: “Siamo stati allertati attorno alle 7.45 per un crollo della copertura di parte dell’istituto scolastico. Sul posto abbiamo verificato il crollo del tetto, costituito dalla capriata in legno e dalla copertura in tegole di un’unica aula fortunatamente. Una superficie di 80-90 metri quadri, senza interessamento dei muri perimetrali. La struttura è però crollata interamente sull’aula sottostante”.
Responsabile dei vigili del fuoco che rassicura: “Fortunatamente non c’è stato alcun ferito. All’interno dell’edificio c’era il personale della scuola che ha avvertito il crollo e ha subito allertato il sistema dei soccorsi”.
In merito alle cause il sostituto direttore non si sbilancia: “Al momento è ancora prematuro parlarne. Stiamo verificando tutto l’edificio proprio per scongiurare ulteriori crolli e per verificare che ci siano le condizioni di sicurezza. Parlare però dei motivi del crollo è ancora prematuro”.
In merito agli interventi post sisma lambruschi conferma: “Sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza di alcune parti, come ho visto dal sopralluogo fatto. Non abbiamo avvertito, in merito al crollo che si è verificato, lesioni sulle pareti per cui non penso che il crollo sia riconducibile al sisma”.
Ancora da verificare l’ipotesi di possibili infiltrazioni d’acqua sul tetto. A rendere incerta la sorte di altre due aule alcuni avvallamenti emersi nei sopralluoghi. Intanto i controlli sono proseguiti per tutta la mattinata: “Verifichiamo tutti i locali del triennio e tutti i piani. Gli studenti sono stati spostati in una parte sicura dell’altro edificio. Controlli anche a tutti i sottotetti per prendere poi una decisione se fare rientrare i ragazzi”
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