FERMO – Verso la metà di maggio di ogni anno i tifosi della Fermana ricordano la promozione in serie B conquistata nel 1999. Ma c’è un’altra vittoria che merita di non essere dimenticata: la promozione in C2 del maggio 1984 che per intensità e suggestione fu sentita, in quel momento, quasi come una promozione in serie A.
Fallita più volte per pochi punti negli anni precedenti, fu quasi una liberazione, anche perché la Fermana non otteneva un salto di categoria da 25 anni (“ripescaggio” dalla Promozione Regionale in serie D nel 1959) e non vinceva sul campo un torneo da ben 34 (promozione in serie C del 1950).
Fu un giusto premio per un gruppo dirigenziale guidato dal leader Balestrini che, salvo poche modifiche negli uomini che si sono avvicendati, era in società da 14 anni e che invece, dopo tanti sacrifici e delusioni, proprio l’anno successivo, in C2, visse il proprio “canto del cigno”.
Nell’estate 1983 sono riconfermati per il secondo anno il presidente Giovanni Santini (imprenditore edile), il dg Luciano Balestrini e gli altri, tra cui l’avvocato Alessandro Chiodini (presidente per una stagione nel 1981 e prima ancora nel 1970).
Rientra in società Francesco Valentini dopo la breve esperienza nella dirigenza dell’Elpidiense del presidente Cassetta, perché tramonta l’idea della fusione tra i “viola”, i canarini e altre squadre della zona. L’onorevole Enrico Ermelli Cupelli ancora presidente onorario.
Nuovo forte sponsor la Conceria Sacomar di Fermo gestita da Araldo e Andreino Santori (figli dei fratelli Raoul e Serafino che erano stati soci gialloblù negli anni ’60); aumentano l’impegno altri sponsor già presenti come la Carifermo, lo Zuccherificio Sadam di Fermo oppure il Calzaturificio Abanella di Paolo Belleggia che ha sempre sostenuto la Fermana anche in quei pochi anni in cui era uscito momentaneamente dalla società.
Confermati l’allenatore in panchina (Feliciano Orazi, terza stagione per lui) e quello in campo (Antonio Bonaldi, seconda in gialloblù). Il coach è all’antica come carattere (il tipico “sergente di ferro” che doveva gestire tutto, anche società e calciomercato), ma di aperte vedute sotto il profilo tattico (è tra i primi a giocare in queste categorie con i primi cenni di marcatura a zona).
Diversamente da quanto successo spesso in precedenza (e forse una delle concause dei recenti insuccessi), quest’anno si mantiene la buona intelaiatura dell’anno prima (quando la Fermana era arrivata seconda dietro alla “lepre” Cesenatico, promossa in C2, e a pari punti con la Santarcangiolese) ed inoltre si inizia il precampionato (a Montappone) per tempo e con la rosa al completo.
Arrivano solo pochi e giusti rinforzi, per ampliare la rosa il minimo indispensabile (l’anno prima in panca c’erano al massimo due o tre riserve).
Con queste premesse i risultati arrivano: a fine stagione la squadra canarina risulterà imbattuta in casa, fuori avrà subito solo 4 sconfitte (al massimo per 1-0); 12 vittorie interne e 4 in trasferta, 10 pareggi di cui 7 esterni. Solo 18 gol subiti, di cui al “Recchioni” solo 4 escludendo l’ultima giornata. 4-0 al Gubbio e 5-0 alla Falconarese i risultati più eclatanti della stagione.
La Fermana è prima in classifica per 20 settimane su trenta (di cui 17 consecutive, dalla 14° alla 30°), tallonata dal Porto Sant’Elpidio (presidente Guido Lattanzi, allenatore Vincenzo Urbani) con cui perde all’Orfeo Serafini e pareggia a Fermo.
Alla terzultima giornata vittoria in casa (2-0 contro Vadese) mentre il Porto Sant’Elpidio è bloccato sul pari all’Orfeo Serafini dalla Rosetana, la Fermana capolista allunga il passo a +2 e dopo il termine i tifosi cominciano a festeggiare.
Penultima domenica: derby a Tolentino con pubblico delle grandi occasioni e segnato dall’esplosione vicino alla panchina cremisi di un petardo proveniente dal settore fermano che mette k.o. l’allenatore Lidio Rocchi e il secondo portiere Cocci, costretti ad abbandonare il campo, e che fa terminare la gara con molti minuti di ritardo.
La Fermana è sconfitta (1-0) e concede la salvezza matematica ai cremisi, ma resta a +2 perché anche l’inseguitrice Porto S.Elpidio perde a Città di Castello.
All‘ultima giornata, contro la già retrocessa Angelana, alla Fermana basterà un punto per conquistare la C2. Per una intera settimana si prepara la festa, con bandiere e striscioni, trombe, fumogeni, petardi, banda cittadina e merendata finale a base di porchetta e vino.
Finalmente il 13 maggio 1984, con una goleada, e in mezzo al tripudio dei tifosi, dopo ben 34 anni si rivede una promozione sul campo a Fermo, anche se – essendo C2 – si tratta in realtà di un ritorno al 4° livello, dove la Fermana aveva già militato a lungo fino a sei anni prima. Per risalire al vero 3° livello (che dal 1978 era la serie C1) dove i canarini erano stati l’ultima volta nel 1951/52, occorrerà attendere ancora ben 12 anni (vittoria playoff a Ferrara).
In ogni caso fu un primo assaggio di calcio professionistico (la C di trent’anni prima non lo era).
«Fermani ringraziate Santini» qualcuno scrive a caratteri cubitali sulla tribuna centrale alla vigilia dell’ultima partita.
Per festeggiare la Fermana incontra al Recchioni il Cagliari di Piras e Uribe (che vince 2-1) poi la Monturanese. Per celebrare il trionfo è inciso il primo inno ufficiale “Fermana Alè”, musica di Osman Pugnaloni, voce del cantante noto nel circondario come “Daniele”.
Festeggia quasi tutto il calcio fermano: l’Azzurra Santa Caterina sale per la prima volta in Prima Categoria e stessa cosa per la Monturanese che accede in Interregionale. L’Elpidiense invece, dopo due anni di C2, riscende in Interregionale, poi ci sarà subito una seconda retrocessione e una terza, quindi il fallimento, la successiva fusione con Cascinare e addirittura il cambio di colori sociali dallo storico viola al bianco-rosso-azzurro. Il derby tra Fermo e Sant’Elpidio a Mare mancherà per ben 28 anni.
Tra le marchigiane, nel 1984 la Jesina sale per la sua prima volta in C1.
Paolo Bartolomei
LA ROSA
(tra parentesi il cammino prima di Fermo)
I CONFERMATI
ALLENATORE
Feliciano Orazi, 47 anni, avezzanese, ex attaccante di C e D (Vastese, Chieti, Pescara, L’Aquila, Anconitana, Rimini) e allenatore di C e D con 6 campionati vinti (tra cui Forlì, Lanciano, Teramo, Vastese e Olbia); in panchina anche a Spezia e Frosinone e tre anni prima di nuovo sulla panchina della Vastese con promozione in C2 sfumata allo spareggio.
DIFENSORI
Paolo Petrelli (23 anni), tipico terzino sinistro “fluidificante”, ottimo marcatore ma bravo anche nelle ripartenze, 7° e penultima stagione in gialloblù (prima giovanili Fermana); Andrea Emili (23 anni, terzino destro, giovanili e prima squadra nella Civitanovese in C, 5° anno alla Fermana); Giuseppe Collini (22 anni, giovanili Pescara); Giovanni Beato (23, Berretti della Civitanovese con presenze in C2).
CENTROCAMPISTI
Giovanni Ercoli (27, giovanili Fermana, Anconitana e Maceratese in C2, 5° anno a Fermo); Massimo Miocchi (22, mezz’ala abruzzese); Antonio Del Zompo (29, Santegidiese, 4° anno).
ATTACCANTI
Antonio Bonaldi (32 anni, 68 gare e 17 reti in serie B con il Como, una breve militanza con il Napoli in serie A e poi molta esperienza in serie C con Pescara – dove ha incrociato Luigi Boccolini – Prato, Empoli, Lucchese e Avezzano), con la maglia della Fermana in quattro anni realizzerà 45 reti (oltre cento presenze in tutto), sarà fondamentale per la promozione in C2 e la salvezza allo spareggio due anni dopo, è un “uomo-spogliatoio”, carismatico in campo e fuori; Giuseppe Gasparrini (27, C1 con Trento e C2 con Casertana).
NUOVI ARRIVI
PORTIERI
Massimo Di Carlo (23 anni, giovanile e serie C con L’Aquila); Giampiero Quondamatteo (29 anni, Porto Sant’Elpidio); Massimo Mosconi (Juniores locale).
DIFENSORI
Americo Agliottone (25, libero, Sangiorgese); Moreno Freddi (30); Alessandro Mandozzi (20, Elpidiense).
CENTROCAMPISTI
Fabrizio Tontodonati (21, giovanili Pescara, Chieti C2 e Nazionale di categoria); Claudio Eusepi (27, Teramo, A e B col Pescara); Massimo Franceschini (20, Pescara, una presenza in B); Luigi Quondamatteo (28, Elpidiense).
ATTACCANTI
Angelo Pierleoni (21, dal Teramo); Luigi Scoppa (21, dalla Civitanovese) e Rodolfo Rinaldi (20, abruzzese).
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20. giornata – 12 febbraio 1984
PORTO S.ELPIDIO-FERMANA 1-0
PORTO SANT’ELPIDIO: Leoni, Recchioni, Di Tommaso, Martellini, Cannoni, Alberti, Rossetti (89’ Mangiaterra), Biagioli, Mancini, Stortini, Malavolta
FERMANA: Di Carlo, Emili, Petrelli, Ercoli, Collini, Agliottone, Eusepi, Miocchi, Bonaldi, Tontodonati (46’ Gasparrini), Pierleoni
ARBITRO: Copercini di Parma
GOL: 55’ Alberti (rig)
29. giornata – 6 maggio 1984
TOLENTINO-FERMANA 1-0
TOLENTINO: Chiodi, Losego, Palazzo, Gussoni, Staffolani (85’ Carloni), Carancini, Bellini (88’ Cirelli), Gobbi, Conti, Antinori, Cavalieri
FERMANA: Di Carlo, Emili, Petrelli (65’ Collini), Ercoli, Beato, Agliottone, Eusepi, Miocchi (59’ Gasparrini), Bonaldi, Tontodonati, Pierleoni
ARBITRO: Lattuada di Legnano
GOL: 32’ Staffolani
FESTA PROMOZIONE
FOTO INEDITE DI GIANNI FERRACUTI
ONORE ANCHE AGLI AVVERSARI: IL PORTO S. ELPIDIO
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