facebook twitter rss

Paolo Calcinaro: ”Quel
giorno a Battipaglia….”

FERMANA - Il sindaco di Fermo, all'indomani del diciannovesimo anniversario della conquista della Serie B da parte degli allora canarini, ripercorre l'indelebile giornata incastonata nella storia del calcio a tinte gialloblù

Il primo cittadino di Fermo, Paolo Calcinaro

FERMO – 16 maggio 1999, 16 maggio 2018. Sono passati ben diciannove anni dalla gara di Battipaglia che, nell’allora girone di Serie C1, valse la conquista del campionato e l’automatica promozione in serie B. Il tetto massimo raggiunto dalla gloriosa Fermana Calcio 1920 non è ovviamente passato inosservato al primo cittadino Paolo Calcinaro, avvicinato in merito al prestigioso anniversario calcistico.

Calcinaro, sono passati 19 anni dalla storica partita di Battipaglia che portò i canarini in Serie B. Una data che resterà per sempre scolpita nel cuore di tutti i tifosi. Qual è il suo ricordo più bello?

“Fu bellissimo vedere due treni interi pieni di tifosi gialloblù e diversi pullman diretti a Battipaglia che partivano anche da altri comuni della provincia di Fermo per sostenere i nostri ragazzi. Qualcosa di incredibile, che non dimenticheremo mai”.

Quanto è stato emozionante fare la telecronaca in diretta di una gara così importante per la squadra della sua città di cui era ed è un grande tifoso?

“Ora posso confessare che dopo il gol del 2-1 scoppiai a piangere a dirotto come credo fecero molti tifosi fermani che erano lì. Dopo la rete del vantaggio non ho più visto un secondo di partita a causa delle lacrime dovute alla grandissima emozione. Per questo lasciai a Giovanni Gasparroni, che era con me a commentare la gara, il duro compito di terminare la cronaca. Fu molto professionale a portare avanti quegli ultimi minuti al cardiopalma, con tanto di traversa colpita da Morello della Battipagliese, e ad arrivare fino alla fine della partita con la Fermana che arrivava in Serie B.

La vigilia di Battipagliese-Fermana fu alquanto agitata e si sprecarono notizie tra verità e leggenda sulle ore che precedettero il fischio d’inizio. C’è un aneddoto particolare tutt’oggi inedito riferito a quella giornata epica?

“Alla vigilia della gara, la notizia del cosiddetto <<avvelenamento>> in massa dei nostri giocatori arrivò in verità solo in mattinata, mentre già eravamo in viaggio verso Battipaglia con il primo treno speciale. Ricordo però che ci furono alcuni fermani che viaggiavano in auto, tra cui mi sembra di ricordare l’avvocato Chiodini, che, nonostante fossero partiti, tornarono indietro per prendere il portiere o un altro giocatore delle giovanili per cercare di “rimpinguare” la panchina che rischiava di essere alquanto scarna viste le condizioni di salute dei giocatori”.

Quest’anno la Fermana, dopo oltre dieci anni, è tornata nel professionismo vivendo un positivo campionato con una società solida che, grazie ad un grande gruppo guidato da Flavio Destro, è approdata ad una tranquilla salvezza. E’ sempre stato vicino a questi colori ed il supporto dell’amministrazione comunale non è mai mancato. Cosa pensa di questa Fermana e cosa le augura?

“L’augurio che faccio alla rinnovata Fermana è quello di continuare ad essere una società seria come si è dimostrata, che è una cosa fondamentale. Poi l’annata dove le cose girano tutte a favore, ricca di successi sportivi, potrà arrivare, ma l’importante è proseguire sempre con i piedi ben saldi per terra”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti