FERMO – C’erano Andrea Emili e Paolo “Pedro” Petrelli, che poi è diventata per tanti anni coppia inseparabile di terzini in gialloblù; c’era Domenico “Lupo” Lepidi (capocannoniere quell’anno e quello dopo), c’era Antonio Del Zompo che a volte viene ancora a vedere le partite della Fermana (“senza i miei assist, quando segnava Lepidi?” ha ripetuto per tutta la serata), il bellunese Aldo Rossi (compagno di Paolo mundial al Vicenza), Carmine Scatena (l’organizzatore della cena) il portiere Giuliano Menchi e i fermani doc (all’epoca juniores) Giovanni Ciccola e Enzo Pasquini.
Una bella serata e una mangiata di pesce nello chalet “Da Filippo” gestito da un ex giocatore della Civitanovese (proprio di quei tempi), Pietro Scolamacchia, una specie di derby postumo.
Ospite d’onore l’allenatore Orazi, che non ha voluto far mancare la sua presenza, e nonostante i suoi 83 anni è venuto da Avezzano in auto da solo e dopo la cena ha guidato per altri 200 chilometri al ritorno: sono passati tanti anni ma il temperamento del buon Feliciano è lo stesso di sempre !
Mancavano molti giocatori della rosa di quell’anno, alcuni per la distanza (capitan Giulio Menabreaz, che abita in Val d’Aosta, ha risposto all’invito scherzando “eh, infatti fate la cena dietro l’angolo“), altri come Paolo Guerrini per non perfette condizioni di salute, mentre purtroppo due compagni di squadra sono scomparsi prematuramente (il capodarchese Andrea Ottavi e l’abruzzese Nicola Verde).
Petrelli solo poche settimane fa ha partecipato ad una rimpatriata della squadra del Porto Sant’Elpidio: “Avevo chiuso con il calcio – ha detto Paolo – negli ultimi anni mi limitavo a seguire al massimo le partite della Nazionale, invece grazie a voi e a questi inviti, si è riaccesa in me una luce che si era spenta“.
Nel salutarsi, l’impegno a non far passare altri 38 anni per il prossimo incontro, mentre tre di loro (Emili, Petrelli e Del Zompo) già pensano alla reunion della Fermana che nel 1984 vinse il campionato, dopo quella organizzata nel 1993 dall’Usa Santa Caterina di patron Mazzoleni è ora di farne un’altra.
Paolo Bartolomei
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