Il Cala Maro cambia gestione e proprietà

LIDO DI FERMO - La conferma della notizia del passaggio di proprietà del ristorante che è stato per anni punto di riferimento per coloro che apprezzano la cucina di pesce tradizionale.

di Nunzia Eleuteri

È trapelata pochi giorni fa la notizia della vendita, ufficializzata oggi da Fabio Senzacqua e Pino Rogante, conosciuti ristoratori della costa Fermana.

Il ristorante di Lido di Fermo, precedentemente sul lungomare di Porto San Giorgio, è stato per anni punto di riferimento per tutti coloro che prediligono la cucina di pesce tradizionale che l’apprezzato Pino proponeva ispirandosi alla tavola della sua mamma. Frequentato, nella sua semplicità, da imprenditori, professionisti e politici locali che hanno potuto, nel tempo, sentirsi come a casa grazie ad un ottimo rapporto qualità-prezzo e ad una accoglienza quasi fraterna, il Cala Maro è stato spesso anche teatro di accordi e strategie politiche locali per l’impegno di Fabio Senzacqua, esponente di punta della Lega quando il partito non era ancora di moda e faticava a trovare il suo spazio.

Nella sua straordinaria esuberanza, Senzacqua, conoscente di vecchia data di Matteo Salvini, oggi Ministro, ha dedicato tempo e passione per il progetto della Lega Nord quando era davvero difficile spiegarlo ai più e quando non c’era nessun “carro del vincitore” su cui salire.

Ma il suo orientamento politico non ha mai interferito con la gestione del ristorante in cui non era raro incontrare sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali di tutt’altra ideologia così come personaggi dello spettacolo: da Pupo ai Gemelli Diversi, da Moreno fino agli ex calciatori di serie A.

La coppia “Fabio e Pino” era gradita per qualità e simpatia. Ora per Senzacqua la scelta di cambiare vita e ritagliare tempo alla famiglia (tre splendidi bambini dalla moglie Chiara) dedicandosi alla pesca come attività lavorativa.

Pino Rogante resterà invece a dirigere la cucina del Cala Maro ora di proprietà di Ivan Agostini a cui va l’augurio di mantenere lo standard qualitativo e di accoglienza a cui tantissima gente è ormai abituata.

 

 

 


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