Il procuratore Seccia promosso:
se ne va alla Cassazione

PROMOZIONE - L'attuale procuratore capo di Fermo, Domenico Seccia, sarà sostituto procuratore della Cassazione. La nomina arrivata dal Consiglio Superiore della Magistratura

Il procuratore capo di Fermo, Domenico Seccia

La notizia girava da tempo, quella che avrebbe lasciato Fermo per un incarico più prestigioso, magari riavvicinandosi alla sua Puglia o direttamente per la capitale. Ed ha prevalso la seconda opzione. Il procuratore capo di Fermo, Domenico Seccia è stato nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura, sostituto procuratore generale della Cassazione. La nomina è comparsa direttamente sul sito internet del Csm. Il magistrato, dunque si appresta a lasciare Fermo e il Fermano, terra in cui ormai si sentiva figlio adottivo. E in cui ha lavorato alacremente centrando numerosi obiettivi, tutti tesi a garantire sicurezza e giustizia, nel rispetto della legge.

 

Tutti ricordano l’operazione “Casa Transilvania”,  la “Due Mari”, la “Bestie nere”, “Biancaneve”, duri colpi alla criminalità nel tentativo di debellare quelli che sono mali anche o soprattutto del nostro territorio, dallo spaccio alla prostituzione e allo sfruttamento di quest’ultima.  Seccia, 59 anni, pugliese di origini, il primo a alzare il sipario sulla mafia del Gargano, su cui ha scritto anche un libro, prima di arrivare a Fermo per guidare la Procura, ha ricoperto lo stesso incarico a Lucera, in provincia di Foggia. Mafia che, al suo arrivo a Fermo, gli fece recapitare due proiettili. Ma lui non si è mai tirato indietro, non ha mai mollato. E a quella che lui stesso ha ribattezza mafia economica sommersa, quella che serpeggia nel Fermano, oltre che a quella dei proiettili, Seccia continuerà a fare la guerra. Ma dalle aule della Cassazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti