PORTO SAN GIORGIO – Tanti sorrisi, una sciarpa nerazzurra al collo ed il bacio emblematico alla stessa. Comincia così il nuovo corso della Sangiorgese Calcio 1922 targata Carlos Pizzi, noto procuratore argentino, naturalizzato sangiorgese, che ha rilevato la società rivierasca.
Ieri sera, infatti, si è svolto il primo incontro tra una delegazione degli Ultras Psg, da sempre vicini alle sorti della prima squadra di Porto San Giorgio, ed il nuovo presidente nerazzurro, al quale è stata messa al collo la storica sciarpa dei supporters sangiorgesi.
«Accogliamo e diamo il benvenuto alla nuova cordata che ha rilevato la Sangiorgese Calcio 1922, con la speranza che riporti passione e soprattutto la nostra squadra cittadina nelle categorie che contano – ha chiosato Andrea Cavanini, leader storico degli Ultras Psg –. Auguriamo buon lavoro e facciamo un grosso in bocca al lupo a Carlos Pizzi e ad Alex Oliva».
«Grazie ragazzi e sempre forza Sangio» ha replicato il vertice massimo della nuova dirigenza nerazzurra, Pizzi, al quale ora spetterà l’onere e il dovere di rilanciare la Sangiorgese e di formare un nuovo staff tecnico che abbia un progetto sportivo ambizioso.
Squadra che vuole vincere non si cambia. O quantomeno non si smantella. Gli ultimi giorni di orbita del pianeta Sangiorgese ci hanno abituato a sconvolgimenti e partenze, con i vari nomi che si sono susseguiti giorno per giorno per prendere l’eredità societaria e con gli addii di molti giocatori (su tutti quello di capitan Massimiliano Gabaldi).
Tuttavia nel quartier generale di Carlos Pizzi c’è una sfida tanto delicata quanto fondamentale da vincere: riportare la Sangiorgese nei piani alti attraverso i risultati sul campo ed il lavoro. Le premesse ci sono tutte e quel bacio alla sciarpa nerazzurra può già dire molto.
Leonardo Nevischi
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