Estate, sole, relax ma anche periodo di rischi per la nostra pelle. La prevenzione è una valida arma ma quando i danni sono già avvenuti non si può che pensare ai rimedi.
Ne parliamo con il dott. Alberto Mautone, specialista in chirurgia estetica all’Istituto Medico Palmatea.
Eliminare imperfezioni ed inestetismi è una richiesta sempre più frequente in una società che dà sempre più importanza all’estetica ed all’apparire. La medicina estetica, in generale, è indirizzata alla prevenzione ed al perseguimento del benessere psicofisico dell’individuo, alla prevenzione ed al trattamento dell’invecchiamento in tutte le fasce di età. Non va sottovalutato, infatti, che l’inestetismo provoca spesso un impatto psicologico che si manifesta con un disagio, un disturbo nella complessità corporea e quindi il suo trattamento è importante per riacquistare l’equilibrio psicofisico.
L’invecchiamento cutaneo è uno degli inestetismi meno accettati. In cosa consiste esattamente?
Bisogna distinguere un invecchiamento cutaneo fisiologico intrinseco (aging) da un invecchiamento cutaneo estrinseco (photoaging). Il primo coinvolge l’intero ambito cutaneo, anche aree non fotoesposte ed è condizionato da fattori genetici, razziali, ormonali. La cute appare sottile, pallida, anelastica, atrofica, con rughe e numerose cheratosi seborroiche. L’invecchiamento estrinseco è, invece, tipico delle aree fotoespostee ed è determinato da fattori ambientali: raggi solari, temperatura, umidità ed inquinamento. E’ facile comprendere come il fotoinvecchiamento sia correlato all’effetto dannoso che un’esposizione solare ripetuta, eccessiva o prolungata, causa sull’aspetto e sulle funzioni della cute. I raggi solari UVB ed UVA hanno una lunghezza d’onda capace di indurre un danno fotoindotto. Gli UVB danneggiano il DNA del cheratinocita e del melanocita fino ad una trasformazione cancerogena in associazione ai danni causati dagli UVA che comportano un danno del DNA mitocondriale con conseguente aumento dei (ROS) radicali liberi e delle metalloproteinasi. Tali modificazioni comportano alterazioni dermiche tipiche del fotoinvecchiamento come l’elastosi. Clinicamente si evidenziano come xerosi cutanea, pigmentazione irregolare: macchie brunastre di varie forme e dimensioni, lentigginosi, ipomelanosi guttata (tanti piccoli puntini bianchi), rughe, solchi, telangectasie, porpora attinica, iperplasia sebacea, cheratosi attiniche. Nel fotoinvecchiamento, alle modificazioni che fisiologicamente si osservano nell’aging, si sovrappongano quelle da danno solare photoaging.
La medicina estetica può porre rimedio a questi danni?
Ci sono molte tecniche per ripristinare uno stato. Il peeling chimico, ad esempio, stimola l’esfoliazione e la rigenerazione delle cellule, è molto usato contro le macchie della pelle e va effettuato dopo l’estate poiché toglie lo stato corneo attraverso l’applicazione ripetuta di agenti chimici come acido glicolico, acido salicilico, acido tricloroacetico -TCA. Contro l’invecchiamento e la perdita di tonicità delle pelle, si possono utilizzare, invece, i filler (sottocute o sotto derma a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere), l’acido ialuronico, il collagene, il botulino (sempre più naturale e nel rispetto dell’espressività senza inibire la mimica), fili di trazione al viso e al collo che sono applicati ambulatorialmente, senza anestesia, senza tagli né degenza e senza correre rischi. Gli acidi ialuronici volumetrici, ad esempio, permettono di ridare l’aspetto di tridimensionalità al volto. Non si parla quasi più di lifting totale-coronale mentre sempre più si effettuano mini lifting in aree specifiche (collo, profilo della mandibola, della regione temporale, ecc.). L’obiettivo primario della medicina estetica, oggi, è quello di mantenere la massima naturalezza, cercando di ricostruire il volume scomparso con l’invecchiamento e ripristinare quanto perso.
Il dott. Alberto Mautone ha conseguito il titolo di specialista in Chirurgia presso l’Università degli studi di Perugia, il titolo in specialista in Chirurgia Estetica presso l’Università la Centrale del Venezuela. Ha ampliato la sua formazione professionale presso la clinica “Botafogo” di Ivo Pitanguy (Brasile). E’ membro dell’American Academy of Cosmetic Surgery Capitulo Venezolano. E’ socio della SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica).
Visita al centro medico Palmatea di Marina Palmense (FM).
Per info: www.palmatea.it
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