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L’ex Juve Manuel Giandonato:
“Che emozione rientrare al Recchioni
dopo l’esordio in Under 21”

SERIE C  - Con una trattativa rapida e segreta messa a segno nei giorni scorsi la Fermana è riuscita nel colpaccio: il centrocampista che Zaccheroni fece entrare in campo per sostituire Del Piero ora veste i colori gialloblù, e svela le ragioni dell’intesa coi canarini

Destro, Giandonato e Andreatini

FERMO – L’ultima volta che era stato a Fermo fu con la maglia azzurra agli ordini di Ciro Ferrara nella nazionale giovanile. Oggi Manuel Giandonato, centrocampista classe 1991, si è presentato alla stampa pieno di entusiasmo e desideroso di condividere le sue esperienze nella massima serie con i suoi nuovi compagni di squadra.Ha appena conquistato la B con il Livorno, perché scendere di un gradino e venire alla Fermana?

“Credo sia un momento molto particolare per il calcio: io sono uno con i piedi per terra, consapevole che per conquistare le alte vette bisogna lavorare e sudare. Ho voglia di dimostrare il mio valore in questa realtà che, è vero, è più piccola di quelle che ho incontrato finora, ma può essere proprio la vetrina dove un bravo giocatore può mostrare il suo valore, perché è sempre il campo che parla”.

Conosceva già questa realtà societaria, ne aveva sentito parlare?

“Sì, avevo già una opinione positiva della Fermana, confermatami dal mio procuratore, che ha gestito con rapidità la trattativa e poi una buona parola l’ha aggiunta il mio amico Massimo D’Angelo, che conosco da quando ero piccolo e che ora finalmente ritroverò al mio fianco in campo. Mi sono così convinto di venire a Fermo, intravedendoci un nuovo trampolino per me”.

Quindi le ambizioni sono ancora tante e di alto livello?

“Certo, non nego la mia voglia di tornare ai massimi piani, ma la scalata va fatta con sacrificio, facendo bene tappa dopo tappa”.

Che ricordo ha dello Stadio Bruno Recchioni?

Indimenticabile, ed è bello ritornare ripensando alla maglia azzurra e al mister Ciro Ferrara, era il mio esordio nell’under 21”.

Quali altri ricordi indelebili ci sono nel suo albo d’oro?

“Beh, certamente quando nella Juve entrai in campo al posto di Del Piero, o quando Zaccheroni mi fece giocare dopo l’espulsione di Felipe Melo. Indescrivibile poi la gioia del gol fatto all’Old Trafford”.

Insomma un bagaglio di bei ricordi e conseguentemente tanta esperienza dalle più alte categorie che Giandonato, con estrema generosità ed umiltà (lo ha definito proprio cosi il direttore dell’area tecnica Massimo Andreatini: “Un giovane validissimo, umile, generoso, prodigo di consigli preziozi, che metterà subito a servizio della Fermana”.

Silvia Remoli

 

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