Fermana, la favola di Urbinati
fa bene al mondo del calcio

SERIE C - Ha siglato, a 31 anni, il suo primo gol in terza serie e il secondo nei "prof" dopo un passato tra Eccellenza e serie D. Abengazione e umiltà le armi del mediano, come di tutta la Fermana, che ha conquistato la vetta della classifica al posto del Monza di Berlusconi e Galliani, ed è l'unica di tutti i tre gironi di serie C a non aver subito ancora un gol dopo 4 gare

Urbinati premiato anche dal Corriere Adriatico dopo la promozione in serie C della Fermana

FERMO – «Quando per il compleanno decidi di regalarti un Goal da primo in classifica… è tutto vero».

Queste sono le parole, affidate a Facebook, di Gianluca Urbinati dopo il bellissimo gol di testa di ieri in terra brianzola, una inzuccata degna di un vero centravanti che per la Fermana è valsa l’inattesa e incredibile prima posizione in classifica dopo sole 4 giornate, grazie alla concomitante e inattesa sconfitta serale del Monza (fino a ieri a punteggio pieno), squadra rilevata pochi giorni fa da Berlusconi e Galliani (altra inattesa e improbabile realtà del girone B di serie C).

La festa dei gialloblù nel dopo partita di ieri a Meda pensando all’infortunato Cognigni (“Pozò”)

Approdato alla corte canarina nell’estate del 2015 (è annunciato dal comunicato ufficiale n°9 del 14 luglio) le prime parole di Urbinati sono: «La chiamata della Fermana è una di quelle che non si può rifiutare, Fermo è una delle piazze più importanti del calcio marchigiano, la società è affidabile e seria, ne ho già avuto prova. Prometto già da oggi che darò il 110% per questa maglia, raccogliendo una sfida che mi riempie di entusiasmo e grinta».

Esordio da titolare alla prima di campionato con la Samb (3-3), all’inizio della ripresa è sostituito da Misin (altro ex fanese “storico” nella Fermana) per infortunio, rientra poi a San Nicolò schierato da difensore centrale.

Urbinati ha mantenuto la promessa e per tre campionati e l’inizio di questo quarto ha dato senza dubbio il 100% alla Fermana. 75 presenze e 4 gol (in campionato, più uno a Cremona per la Tim Cup) in 4 stagioni gialloblù. Il gol di domenica valso la conquista della vetta è il giusto premio e l’inatteso regalo per il 31° compleanno. «La famiglia Fermana da quattro anni per me è Casa» aveva scritto Gianluca pochi giorni prima per la festa organizzata dai compagni.

Quella di Gianluca Urbinati è una vera favola dei tempi moderni. Appena arrivato a Fermo tutti si rendono conto che le sue armi sono soltanto il fisico imponente, la statura e la grande determinazione, perché i piedi sembrano non adatti al calcio già in quarta serie. I suoi precedenti sono in serie D, in Eccellenza e in Promozione. Ma anche un po’ di C2 a dire la verità (29 presenze e 1 gol in C2 col Fano e 2 gettoni col Gubbio).

I compagni scherzano con lui, lo prendono in giro e Sebastian Valdes conia il soprannome di “T-Rrex” per la sua capacità di aggredire gli avversari e di sradicare i palloni. Lui ci ride. Ne nasce un tormentone e agli allenamenti compare un pupazzo gonfiabile di un dinosauro che diventa mascotte e portafortuna ed è presente anche durante le partite nel corso della fantastica cavalcata vincente verso la serie C di un anno e mezzo fa.

Nonostante tutti i suoi limiti tecnici non si accontenta di fare solo il “medianaccio” (come si dice a Fermo), ma prova anche ad impostare il gioco, arriva in area, fa assist, e alla fine, non pago, cerca anche il gol. Il suo primo (di testa) fa conquistare il pari (2-2) al 90′ contro l’Agnonese. Poi una prodezza balistica da 30 metri nel sette al Del Duca (contro il Monticelli), esordio di Destro sulla panca della Fermana nel 2015/16, infine il momentaneo pari in un derby a Montegranaro.

il T-rex di due stagioni fa

Grazie all’impegno, all’applicazione e all’umiltà, dopo la promozione in C si conquista la conferma. Lo scetticismo dei tifosi aumenta, pochi o nessuno pensano che Urbinati possa essere determinante anche in serie C. Fino alle ore 15.37 di ieri, momento del gol vittoria confezionato da due della “vecchia guardia” della serie D.

La storia di Urbinati fa bene al calcio e riconcilia con un mondo dove si vedono giocare sempre di più calciatori improbabili, sopravvalutati, magari anche con atteggiamento supponente, solo perché fanno parte di qualche “giro” (purtroppo nemmeno la Fermana ne è stata esente) e che, nonostante ciò, continuano ad accumulare nel curriculum presenze tra i prof, ingannando direttori sportivi novelli e anche i nuovi tifosi. Idem per certi allenatori.

La storia della Fermana, con Urbinati, con Misin, con Cremona, con Destro in panchina, con Petrucci che dall’Eccellenza si ritrova a 27 anni a passare in serie B, con una squadra costruita con un bilancio che è la metà, un terzo a volte un quinto di quello degli altri club dello stesso campionato, e che con un gol di Misin-Urbinati si piazza in cima alla classifica al posto del Monza di Berlusconi e Galliani, beh questa storia smentisce tutto il brutto del calcio. Speriamo che, come tutte le favole, non sia destinata a finire troppo presto.

Grazie alla inattesa sconfitta del Monza nel posticipo a Ravenna (prossima avversaria del canarini), la Fermana sarà capolista almeno per tutta la settimana. Un avvio di campionato che nemmeno il più ottimista dei tifosi immaginava.

La squadra canarina resta imbattuta nel girone B assieme a Pordenone, Imolese, Rimini, Vicenza e Ternana, ma è l’unica formazione di tutti i tre gironi di serie C a non aver subito ancora un gol (insieme a Ternana, Siena e Viterbese, che però hanno giocato solo una gara o nessuna).

classifica dopo la 4° giornata un anno fa

Però come si vede dalla classifica a lato (dopo la 4° giornata dello scorso anno), oggi la Fermana ha soltanto 3 punti in più rispetto a 12 mesi fa, il Pordenone gli stessi e in testa (con gli stessi punti della Fermana oggi) c’era il Vicenza.

Le cose più difficili saranno:
per la squadra dare continuità alle prestazioni e alla solidità difensiva,  per il mister tenere a freno l’entusiasmo e alta la concentrazione, principale arma della squadra gialloblù. 

Paolo Bartolomei

 

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