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Goals: a scuola e fuori per accompagnare giovani nel percorso dallo studio al lavoro

FERMO - Tra gli obiettivi c'è anche il supporto alle famiglie sia per quanto riguarda lo studio sia per l'inserimento nel mondo del lavoro

di Alessandro Giacopetti

Come anticipato nell’articolo precedente, partirà la prossima settimana il progetto G.O.A.L.S. – Giovani Orientamento Accompagnamento Lab. Scuola, proposto dalla Cooperativa Sociale Il Faro in collaborazione con 23 partner tra istituzioni pubbliche, scuole, private del profit e no profit, associazioni. La presentazione è avvenuta oggi alla sala Corinaldesi del Comune di Fermo, alla presenza dei numerosi organizzatori e partner. Monia Sabbatini della coop. Il Faro ha esordito: “Le azioni sono divise in due: quelle a livello scolastico, finalizzate all’orientamento per la scelta superiore e l’università e a supporto del metodo di studio. Quelle extra-scolastiche, con laboratori destinati sia ai ragazzi che ai genitori”.

Marcello Naldini, della coop Il Faro, è il creatore del progetto: “Ha oltre 20 partner e si rivolge a giovani tra 11 e 17 anni. Abbiamo partecipato ad un bando indetto da ‘Con i Bambini di Roma’ che gestisce un fondo nazionale per contrastare la povertà educativa giovanile. Nel corso di un triennio agiremo insieme ai partner per sviluppare interventi che potenzino le attività scolastiche e extra-scolastiche”.

“Teniamo molto al welfare di comunità – ha aggiunto Alessandro Ranieri, coordinatore Ambito Territoriale XIX – che ha senso se i progetti si integrano con altre azioni che già portiamo avanti. Ad esempio siamo partner di un altro progetto relativo ai Comuni del Cratere”.

Per il Centro di Solidarietà Marche Sud sito a Porto San Giorgio è intervenuto Roberto Fiore: “Ci occupiamo di aiutare le persone a trovare lavoro. Nella realtà, accade che le aziende cerchino lavoratori che non trovano e che le persone offrano tipi di lavori non richiesti. Occorre quindi lavorare sull’orientamento”.

Giorgio Pellei della ‘Coop Capitani Coraggiosi’ di San Benedetto del Tronto: “Tale progetto prosegue nel solco della collaborazione con la coop ‘Il Faro’ e il ‘CDS Marche Sud’. Noi ci occupiamo dell’educazione e della crescita dei giovani. Inoltre gestiamo una scuola parentale, media e superiore, fondata e sostenuta da famiglie che fanno parte della cooperativa, per portare avanti un progetto educativo comune”.

Partner importanti sono i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio. Mirco Giampieri, assessore ai Servizi Sociali a Fermo presente assieme al dirigente di settore, Gianni Della Casa, ha così commentato: “Facciamo parte di una rete di professionisti che porta avanti azioni rivolte ai minori. Azioni che si aggiungono a quelle che il Comune di Fermo svolge già, come ad esempio ‘La Comunità Educante’ a Santa Petronilla”.

Il suo omologo, assessore Francesco Tota Gramegna, vicesindaco a Porto San Giorgio, ha definito bella la rete che coinvolge i giovani e le famiglie, e che costituisce una squadra per arrivare a raggiungere gli obiettivi.

Piero Ferracuti, dirigente scolastico del liceo Annibal Caro ha sottolineato: “Di progetti anti dispersione ce ne sono molti ma questo è diverso perché parte da un punto di vista che condivido. La dispersione è frutto della solitudine. E per dispersione non intendiamo solo lo studente che non finisce il ciclo di studi e va a lavorare ma anche chi non è ritenuto dagli altri all’altezza del ruolo che svolge. Oppure che dopo una vita di lavoro non raggiunge le massime capacità che avrebbe potuto esprimere”.

Conclusioni affidate a Don Michele Rogante, in rappresentanza dell’Arcidiocesi e del Ricreatorio ‘San Carlo’: “Il progetto è condiviso dalla Diocesi a partire dal precedente arcivescovo Conti per arrivare all’attuale arcivescovo Pennacchio, che è felice di questa realtà”.

 


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