GUBBIO (PG) – Per la settima giornata di serie C, Destro continua a sperimentare e torna al 3-4-1-2 ma con uomini diversi.
In difesa rientra Scrosta dopo la giornata di squalifica e si piazza a sinistra con al centro la riconferma di Urbinati e a destra Soprano. Sarzi Puttini viene spostato avanti sull’out sinistro di un inedito centrocampo dove sull’out destro il coach concede un turno di riposo a Clemente (forse in vista del big match contro il Vicenza fra solo quattro giorni) e inserisce Iotti, al centro Fofana si merita un posto da titolare dopo la bella prestazione contro Sudtirol, al suo fianco il senior Misin con Giandonato un passo più avanti, cioè dietro alle punte, che come previsto sono Zerbo e Lupoli, visto che Destro domenica nel dopo gara aveva detto che andavano bene così. Il tecnico rinuncia a tre infortunati: a capitan Comotto, alle punte Cognigni e Cremona, oltre ai “lungodegenti” Valentini e Pavoni, entrambi portieri.
Il primo tempo è solo del Gubbio che approccia perfettamente l’incontro mentre la Fermana sembra l’ombra della bella squadra delle scorse settimane; oltre all’atteggiamento molle della generalità dei canarini, ci sono le ennesime modifiche allo schieramento, rese necessarie dai numerosi infortuni, ad esempio il Gubbio ha praterie sul proprio out sinistro dove non c’è il roccioso Clemente a fare la guardia ma un più accomodante Iotti.
Scrosta e Urbinati distratti in occasione dei due gol, Giandonato che passeggia e così via, il 2-0 è giusto alla fine dei primi 45′ e in questo modo diventa forte anche una formazione in difficoltà e alla ricerca della prima vittoria come il Gubbio. Nella ripresa le sostituzioni non sono sufficienti a recuperare il match e termina 2-0, prima sconfitta in trasferta del campionato per l’undici di Destro.
La Fermana, per le sue caratteristiche, deve essere una squadra operaia e sempre al massimo della concentrazione per poter fare risultato; non appena una di queste caratteristiche viene meno, emergono tutti i limiti tecnici e può perdere con qualsiasi avversaria, come accaduto a Gubbio.
La Fermana ha il doppio dei punti della sestultima in classifica (inizio zona play out), però tra quattro giorni arriva a Fermo il forte Vicenza (che ieri sera ha travolto 3-0 il Monza di Berlusconi e Galliani), e poi fra undici giorni trasferta a casa del Pordenone, capolista che ha l’aria di prendere il largo; contro entrambe servirà un atteggiamento sia mentale che agonistico ben diverso. Seguirà poi una serie di scontri diretti con Teramo, Rimini Fano, Pesaro, Albinoleffe.
GUBBIO 2 (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (4′ st Paolelli), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Casoli, Benedetti, Conti (37′ st Schiaroli); Casiraghi (37′ st Battista); Marchi (4′ st Tavernelli), Campagnacci (19′ De Silvestro). A disposizione: Battaiola, Lo Porto, Nuti, Paramatti, Plescia, Ricci. All. Alessandro Sandreani
FERMANA 0 (3-4-1-2): Ginestra; Soprano, Urbinati, Scrosta; Iotti (1′ st Clemente), Fofana (7′ st Kacorri), Misin (35′ st Nasic), Sarzi Puttini; Giandonato (1′ st Maurizi); Zerbo (17′ st Marozzi), Lupoli. A disposizione: Marcantognini, Calzola, Contaldo, D’Angelo, Malavolta, Palumbo, Nepi. All. Flavio Destro
ARBITRO: Andrea Colombo di Como; assistenti Lorenzo Colasanti di Grosseto e Marco Lencioni di Lucca
RETE: 15′ pt Casoli, 39′ pt Marchi
NOTE: ammoniti Benedetti e Urbinati
LA CRONACA
Primo tempo. Come in tutte le gare, la Fermana comincia male e concede il pallino del gioco agli avversari, ma questa volta non durerà solo venti minuti. 14′ punizione di Pedrelli, centrale ma insidiosa sotto la traversa, Ginestra in corner; il gol è nell’aria e un minuto dopo Casoli ribadisce in rete la sfera respinta male dal portiere canarino, forse disturbato da Scrosta in elevazione, e non è nemmeno escluso che il forte vento abbia fatto cambiare traiettoria al cross dalla sua sinistra; è 1-0.
29′ ci riprova Casoli, Ginestra blocca a terra; è ancora il Gubbio a giocare come dimostra il conto dei corner (3-0 dopo mezz’ora), i gialloblù puntano come al solito ad interdire e provano le ripartenze, ma oggi funzionano male entrambe le fasi. Al 37′ brivido, Marchegiani non trattiene un lungo retropassaggio aereo, Lupoli davanti al portiere spedisce verso la rete al volo, ma era fuorigioco.
Torna in avanti il Gubbio che sull’out destro della Fermana (che era di Clemente) ha campo libero; Giandonato fa passare un avversario, la palla termina in verticale all’esperto Marchi che si libera agilmente di Scrosta, si gira e dal vertice sinistro dell’area fa partire un gran tiro che scende perfettamente nell’incrocio più lontano (forse aiutato anche dal forte vento a favore, chissà, però resta una rete da antologia), con Ginestra che non prova nemmeno la parata: 2-0 al 39′ e la strada per i gialloblù si fa in salita, anche perché a fare la partita continuano ad essere i rossoblù.
Secondo tempo. Destro corre ai ripari, rimette Clemente a guardia della sua fascia dove Iotti era un pesce fuor d’acqua e gli avversari scorazzavano; richiama anche Giandonato che dopo il buon avvio di campionato, deve decidere “cosa fare da grande” a Fermo, dentro un Maurizi più motivato che si mette sull’out sinistro di centrocampo. Dopo altri 7′ di nulla il tecnico gialloblù inserisce il gigantesco ariete italo-albanese Kacorri richiamando Fofana e Zerbo si piazza dietro al duo d’attacco che diventa Kacorri–Lupoli, ma di fatto la storia della gara non cambia. 10′ ancora Gubbio affonda in verticale, Marchi arriva in area e con un bel diagonale impegna Ginestra. Dopo una ripresa senza più emozioni e con le ultime sostituzioni fermane che non portano novità, nel finale Marchi cerca il tris, negato dai piedi di Ginestra.
Delusione tra i tifosi gialloblù giunti numerosi al Barbetti nonostante il giorno lavorativo anche se resta il pieno sostegno e incoraggiamento alla squadra che fin’ora ha sbagliato solo due partite su sette, e ci può stare per una formazione che non è di certo costruita per stare nei quartieri alti e comincia a pagare i numerosi infortuni. Ripetiamo però che serve un atteggiamento diverso, oggi ci è parso di vedere troppi giocatori distratti e con meno mordente del solito, che è l’unica arma con cui può fare punti una squadra operaia come quella gialloblù.
LE DICHIARAZIONI
“Oggi non ci è riuscito quasi niente – commenta mister Destro in sala stampa dopo il triplice fischio -. Il Gubbio ha fatto la partita che noi sapevamo. Mi aspettavo questa squadra e l’avevo detto ai ragazzi: avremmo trovato un avversario affamato, deciso a centrare la prima vittoria. Avevamo preparato delle cose, ma non siamo riusciti a metterle in pratica. Noi non siamo scesi in campo con lo spirito giusto. Questo ci ha penalizzato facendo prendere alla gara una piega del tutto negativa per noi”.
“Abbiamo sbagliato approccio – continua il tecnico della Fermana, analizzando la partita – e alcune situazioni. Non abbiamo giocato, abbiamo solo subìto e adesso dovremo, naturalmente, analizzare perché. Se guardo il Gubbio, loro hanno imposto alti ritmi e alti contenuti, noi non siamo stati bravi a fare lo stesso”. Quanto alle assenze mister Destro non vuole pronunciarsi: “Non serve parlare delle assenze – risponde l’allenatore – io non ne parlo mai. Abbiamo dei problemi in questo senso, ma non voglio parlare di chi mancava. Dobbiamo fermarci ad analizzare come abbiamo affrontato la partita di oggi e basta. Senza drammi e in maniera misurata. È necessario subito rimboccarci le maniche e prepararci per la prossima partita”.
Paolo Bartolomei
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