FERMO – Il primo a relazionare in sala stampa sul tonico 2-0 rifilato dalla Fermana al quotato Vicenza è stato il tecnico ospite Giovanni Colella.
“Stiamo analizzando una gara condizionata dal gol subito nei primi minuti e dall’espulsione di Arma – sentenzia il trainer più che rammaricato -. Un rosso che non commento, non avendo ancora visto le immagini relative all’episodio. Per il resto l’impegno alla squadra, che ha lottato con lo spirito giusto, non è mancato. A tal pro non posso sindacare nulla ai ragazzi. L’errore e l’uomo in meno ha reso poi duro il proseguo della partita. Purtroppo – lancia la stoccata il trainer biancorosso – si è anche giocato poco per via del comportamento altrui a spezzettare il gioco, un classico del calcio italiano. Che dire, è una gara praticamente difficile da commentare diversamente: la Fermana ha avuto gioco facile nel gestire il grosso della partita una volta passata in vantaggio, di risultato e numerico dal punto di vista delle forze in campo. Alla fine – conclude Colella – ho puntato l’accento anche sul fatto di evitare ulteriori cartellini al nostro indirizzo. Facciamo tesoro degli errori e ripartiamo da qui”.
“Venivamo da una brutta prestazione, consapevoli di aver fatto male mercoledì a Gubbio. Credo che oggi i ragazzi si siamo riscattati tutti, ampiamente”. Con queste parole approccia invece i cronisti Flavio Destro, che prosegue. “Davanti avevamo una squadra molto forte, e nonostante questo siamo riusciti a girare subito la pagina umbra. Un aspetto tattico? Il lavoro di Maurizi e D’Angelo, a dar fastidio non solo palla al piede ma anche in fase di non possesso, a schermare cioè la costruzione degli avversari. Nel complesso siamo stati bravi in tutte e due le fasi, proprio per come preparato da parte nostra. Non era di certo agevole considerando tutto, ma rimanendo concentrati su quello che rimane il nostro obiettivo e lavorando sulle prestazioni riusciamo a portare punti a casa”.
Destro prosegue sul match. “I biancorossi giocavano con un rombo stretto a centrocampo, quindi oltre al lavoro di densità di Maurizi ho optato per il ritorno della difesa a quattro. Sono felice per la doppietta di D’Angelo, un ragazzo che viene da un lungo infortunio, ha lavorato duramente ed è stato premiato. Così come Lupoli, ad allargare gli spazi, Misin, autore di due assist, preferisco però esaltare il gruppo rispetto al singolo”.
Rispondendo a distanza all’analisi avanzata dal collega vicentino. “Undici contro undici stavamo comunque vincendo noi – in merito alla superiorità numerica – poi è chiaro, l’uomo in più ci ha agevolato, non può essere discusso”. Squadra premiata. “Come ho fatto sempre, i ragazzi avranno un giorno in più di riposo, la ripresa degli allenamenti è fissata per mercoledì”.
“Sono contento, ovviamente, lo sono sia per me che per D’Angelo. Siamo stati agevolati dalla loro espulsione ma a parte questo l’approccio alla gara è stato ottimo, proprio per come ci eravamo ripromessi nei giorni scorsi”. Le parole dell’assist man Misin. “Qui a Fermo ho fatto di tutto – la nostra sollecitazione – esterno e centrale di difesa, largo a sinistra nel pacchetto dei quattro a centrocampo e trequartista. Li come mezzo destro però mi trovo decisamente a mio agio, ho subito il piede per la giocata”. Conclude sulla partita. “Se mettiamo sempre in campo le caratteristiche che ci chiede il mister in settimana abbiamo la possibilità di dire la nostra contro ogni tipo di avversario, ed oggi si è visto”.
“Sul primo gol ho vissuto una liberazione, realizzando di mancino, l’arto che torna dall’infortunio”.
Afferma D’Angelo, autore della doppietta che ha condannato il Vicenza. “Parlando di tattica, non dico sia una questione di ruoli ma di compattezza di squadra – ha precisato l’attaccante -: nelle partite in cui abbiamo fatto punti la Fermana ha giocato corta, aggressiva, con chiunque in campo. Il mister senza palla ci chiedeva di restare ordinati in modo tale da ripartire. Oggi è riuscito quanto predisposto in allenamento. Se mettiamo sul piatto le cose che sappiamo fare la differenza è notevole. Il gruppo che viene dalla D? – un’ulteriore sollecitazione -Bhe, ha molto da dire. Condivido il discorso della società, a puntare cioè su innesti mirati attorno allo zoccolo duro sia lo scorso anno che in questa stagione. I nuovi arrivati hanno trovato subito l’intesa con l’esistente”.
D’Angelo chiude commosso. “Dedico questa prestazione alla mia compagna, che mi è stata vicino nei momenti di difficoltà ed al direttore Fabio Massimo Conti che mi ha dato fiducia salvaguardandomi nella rosa dei professionisti”.
Paolo Gaudenzi
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