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Ok alla graduatoria per sfruttare i risultati della ricerca a livello industriale: via libera ad 11 milioni di euro

REGIONE - Soddisfatta l'assessore regionale alle attività produttive Bora: "Risorse importanti per rivitalizzare il tessuto produttivo nelle aree colpite dal sisma e nel complesso, per la crescita del territorio marchigiano; per essere più competitivi serve sfruttare gli esiti della ricerca"

La Regione Marche ha approvato la graduatoria del bando Por Fesr che assegna 11,1 milioni di euro ai primi 61 progetti della graduatoria di merito, sui 94 pervenuti. Ammontano a 31 milioni gli investimenti che verranno attivati per lo sfruttamento industriale dei risultati della ricerca e la sperimentazione di nuove soluzioni, prodotti e processi. Il bando è stato finanziato con 9 milioni iniziali, ai quali si sono sommati 2,1 milioni di fondi aggiuntivi del terremoto. Le risorse sono sufficienti a coprire tutte le richieste pervenute dai Comuni del cratere e da quelli limitrofi. Dei 61 progetti finanziati, 48 possono contare sulle risorse ordinarie e 13 su quelle del sisma.

“Si tratta di risorse importanti che consentono di intervenire, in modo tempestivo, a favore della rivitalizzazione del tessuto produttivo nelle aree colpite dal sisma e, nel complesso, a favore della crescita dell’intero territorio marchigiano – commenta l’assessora alle attività produttive, Manuela Bora – Per rafforzare la competitività delle nostre imprese è, infatti, necessario che il sistema incorpori nelle applicazioni industriali le conoscenze e gli esiti della ricerca. L’ottimo risultato conseguito dal bando va valutato sia sulla base delle domande, numerose, pervenute, sia sulla qualità delle proposte presentate. Emerge una progettualità di elevato livello tecnologico, con lo sviluppo di nuovi prodotti e processi relativi a tecnologie emergenti. Un’altra considerazione da sottolineare è la diffusa rete di collaborazioni tra imprese, università, centri di ricerca nei settori finanziati, che sono quelli della specializzazione intelligente (domotica, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere). Le aziende marchigiane, in definitiva, mostrano un’approfondita conoscenza dei mercati e dei propri clienti, fondamentale per essere competitivi a livello nazionale e internazionale”.


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