FERMO – Per la nona giornata di serie C, Destro sceglie il tridente con D’Angelo e Maurizi questa volta allineati con Lupoli, prestato alla posizione di centravanti fino a che non rientra Cognigni. Altra sorpresa che forse disorienta gli avversari, però l’aspetto più importante è che i canarini hanno giocato senza alcun timore a casa della capolista e dell’attacco più forte del girone, sfoderando il miglior approccio mentale che ci si possa attendere, analogo a quello contro il Vicenza, e diametralmente opposto a quanto visto nell’ultima trasferta a Gubbio.
Alla mezz’ora del primo tempo arriva il rigore (fallo su Comotto) trasformato magistralmente da Giandonato (per lui primo gol in stagione). Il vantaggio rende possibile ai canarini il concretizzarsi di quello che sanno fare meglio, cioè impedire agli avversari di giocare e rendersi pericolosi in ripartenza.
Comotto ko nella ripresa, esce in barella insanguinato. A tal proposito la società ha rilasciato la nota seguente: “La Fermana ringrazia in maniera sentita il Pordenone Calcio per la collaborazione e i medici del reparto del pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone che hanno curato il capitano gialloblu Marco Comotto, uscito dal campo in barella a causa di una frattura scomposta al setto nasale, per cui sarà operato nelle prossime ore”.
Gli undici allenati da Flavio Destro resistono all’assedio finale, dimostrato dall’enorme conto dei corner, che però è sterile, e nelle poche occasioni in cui gli avanti neroverdi si liberano per il tiro, Ginestra si dimostra una sicurezza, un gran portiere.
Dopo il recupero record di 7′ (dovuto all’incidente a Comotto), i gialloblù festeggiano la seconda vittoria esterna stagionale e il secondo gol lontano da casa dopo quello siglato da Urbinati a casa del Renate.
Dopo il Vicenza, i canarini mettono ko anche il Pordenone (prima sconfitta stagionale: era l’unica imbattuta dopo 8 partite in tutta la serie C), due tra le squadre più attrezzate del girone. I friulani in modo particolare si sono dimostrati molto forti in attacco quando spingevano, basta vedere i nomi dei giocatori e i loro curriculum.
Con questo successo prestigioso la Fermana consolida la seconda posizione in classifica ad un solo punto dallo stesso Pordenone, inseguita dalla Triestina. In nove gare conquistata quasi la metà dei punti salvezza. Quella della Fermana con 4 gol subiti resta la difesa più forte del girone (dopo 9 gare). Domenica prossima a Fermo derby interregionale contro il Teramo, fra due domeniche trasferta a Rimini, poi doppio derby regionale a Fermo contro il Fano e poi a Pesaro, tutte avversarie di metà classifica col gioco più simile a quello della Fermana.
IL TABELLINO
PORDENONE 0 (4-4-2): Bindi; Semenzato, Barison, Stefani (45′ st De Anna), De Agostini; Gavazzi, Burrai, Bombagi (1′ st Ciurria), Berrettoni (32′ st Bertoli); Magnaghi (7′ st Germinale), Candellone (7′ st Florio). A disposizione: Bassoli, Cotali, Cotroneo, Damian, Meneghetti, Nardini, Zamuner. All. Attilio Tesser
FERMANA 1 (4-3-3): Ginestra; Clemente, Scrosta, Comotto (16′ st Soprano), Sarzi Puttini; Misin, Urbinati, Giandonato (37′ st Fofana); D’Angelo (27′ st Calzola), Lupoli (27′ st Cognigni), Maurizi (41′ st Da Silva). A disposizione: Marcantognini, Guerra, Iotti, Kacorri, Nasic, Marozzi. All. Flavio Destro
ARBITRO: Valerio Maranesi di Ciampino; assistenti Giulio Fantino da Savona e Francesco Biava da Vercelli
RETE: 31′ pt Giandonato (rig.)
NOTE: ammoniti Magnaghi, Bombagi, Giandonato, Comotto, Lupoli, Burrai e Barison; angoli 13-2; recupero 1’+7′. Spettatori 1150 di cui 30 provenienti da Fermo. Osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Giuseppe Pompei, dirigente accompagnatore del settore giovanile della Fermana
LA CRONACA
Primo tempo. Avvio aggressivo della Fermana che si rende insidiosa dopo appena 2′ con una punizione di Giandonato, poi al un Lupoli più attivo del solito in attacco prima devia di testa sopra al sette, poi non arriva per poco a deviare un cross. Il Pordenone guadagna terreno e risponde subito con due incursioni in cui Candellone si rende insidioso, ma la difesa gialloblù fa buona guardia. Al 19′ invece Sarzi fa passare Gavazzi che dall’out destro fa partire un tiro cross forte che Ginestra devia nel primo angolo della partita; nei pochi minuti seguenti i neroverdi ne conquiseranno altri tre. Dal quarto angolo, al 25′ Magnaghi fa gol con la mano, ma di Maradona ce n’è uno solo e per lui arriva la prima ammonizione.
I canarini si rifanno vivi in ripartenza e sono letali. Al 28′ un tiro di D’Angelo, deviato, colpisce il sette. Dal conseguente corner battuto da Giandonato, capitan Comotto è atterrato in area; dal dischetto Giandonato trasforma perfettamente con un tiro forte e preciso alla sinistra di Bindi, tuffatosi a destra: 0-1 al 31′. Finalmente arriva il primo centro in campionato per l’ex Juve e Livorno. Dopo un quarto d’ora di scaramucce e un paio di ammonizioni, allo scadere Burrai fa paura a Ginestra con una punizione che scende bene e sfiora lo specchio della porta.
Secondo tempo. Tesser opera subito le prime sostituzioni per aumentare l’offensività della sua squadra. All’11’ ancora Gavazzi pericolosissimo, con un bello slalom si fa largo in area, la sua conclusione è forte e precisa, Ginestra risponde alla grande; sul conseguente coner Comotto è colpito al volto, perde sangue copiosamente, esce in barella ed è sostituito da Soprano dopo circa 5′ di interruzione del gioco che fa perdere il ritmo ai friulani i quali si rifanno pericolosi solo al 22′ con un colpo di testa di De Agostini, alto, dall’ottavo corner. Si gioca poco, spesso i gialloblù sono a terra. Il finale vede i friulani in assedio, però sterile, e in un paio di occasioni Ginestra si supera davanti ai ben dotati attaccanti di casa, ma anche la Fermana in contropiede è pericolosa, con Misin e Calzola.
Dopo ben sette minuti di recupero, giustificati dall’interruzione per l’infortunio a Comotto, i gialloblù possono festeggiare la seconda vittoria esterna e seconda consecutiva dopo il successo, pure prestigioso, di sette giorni prima contro il Vicenza. Tutti, con il team manager Walter Matacotta in testa, sotto il settore distinti occupato dal manipolo di impavidi tifosi giunti da Fermo nonostante il pessimo meteo e l’enorme distanza. Secondo posto in classifica, 17 punti (quasi la metà di quelli necessari per la salvezza) e adesso sotto con la scia di derby regionali, o quasi, contro Teramo, Rimini, Fano e Vis Pesaro.
Paolo Bartolomei
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