FERMO – Primo tempo contratto, con emozioni pressoché vicine allo zero. Poi l’episodio, negativo, agganciato all’espulsione comminata a Soprano.
“4-4-1!” urla dalla panchina mister Flavio Destro ai suoi, ed ecco la Fermana 2.0 (di giornata) scendere in campo.
Maurizi si abbassa terzino, Sarsi scala al centro davanti a Ginestra, Misin scivola sulla destra in mediana e Lupoli è il terminale da lanciare verso Lewandowsky. Scrosta capitalizza come meglio non si potrebbe un calcio franco, condividendo la gioia del vantaggio con Lupoli. Zerbo in bello, bellissimo stile firma il raddoppio. La Fermana in 10 affonda la lama sul Teramo (paradossalmente) in superiorità numerica. Il Pordenone impatta a San Benedetto, i canarini fanno il proprio: è servito il primato.
“Abbiamo comandato il gioco per lunghi tratti della gara per poi prendere gol, scaturito tra l’altro da lontano e su palla ferma – il laconico commento del tecnico biancorosso Agenore Maurizi -. Meritavamo molto di più per quello che abbiamo fatto vedere in campo, mi dispiace per la gente di Teramo che è venuta sin qui e per i miei calciatori, ad approcciare la gara proprio per come volevamo. Purtroppo non è stato così al triplice fischio: dal fare ed imporre gioco alla Fermana siamo passati a rincorrere il risultato negativo. Dopo l’espulsione di Soprano cosa ci è mancato? Non siamo riusciti ad organizzarci in merito alla superiorità numerica ed abbiamo preso gol repentinamente. C’è tanta amarezza ma dobbiamo rimanere sereni e concentrati, soprattutto fare leva sull’equilibrio. Non ci siamo esaltati nelle recenti vittorie e non ci dobbiamo abbattere per le circostanze di giornata”.
“Sapevamo di affrontare una squadra in grande salute, con individualità efficaci nell’uno contro uno. Il nostro lavoro settimanale è stato quello di tenere la squadra stretta e corta, imponendo la nostra fisicità all’avversario, reduce da una striscia di quattro vittorie consecutive, riuscendoci – l’inizio dell’analisi di Flavio Destro -. Credo che non ci siano più parole per descrivere il cuore che questi ragazzi hanno messo sul piatto ancora una volta, soprattutto in dieci: ci siamo riorganizzati ed abbiamo trovato il vantaggio. Hanno fatto bene tutti, anche i subentrati. Maurizi dietro? Stavamo facendo bene in tutte le zone quindi ho preferito lasciarlo anche se largo sulla linea di difesa. Nessun elogio ai singoli, ma una citazione per Scrosta ci sta – prosegue il mister sollecitato sulla resa del difensore oggi di nuovo goleador -, ha una storia sportiva importante e l’ha dimostrato, sia dietro che come nel caso del vantaggio. In fase di non possesso stiamo facendo molto bene – tornando al panorama collettivo -, da martedì penseremo a come compensare le assenze nel cuore della difesa dell’infortunato Comotto e dello squalificato Soprano, abbiamo una settimana di tempo per studiare le contromosse per la gara di Rimini e nel mentre lavorare ancora di più sulla manovra. Dobbiamo proseguire umili facendo quello che sappiamo fare, la classifica sia per me che per i miei giocatori è del tutto relativa. Ci sono vere e proprie corazzate nel girone e sappiamo benissimo che tipo di campionato ci aspetta. Non mi sorprende però il cuore dei ragazzi, sono grandi uomini e buoni giocatori, ma settimanalmente rimango stupito anche io stesso di quello che questi elementi stanno facendo”.
“Se ci troviamo in testa alla classifica dopo dieci giornate di certo non è un caso, visto che nel mentre abbiamo anche affrontato compagini di ottima levatura – le parole del direttore generale Fabio Massimo Conti -. Ora saremo chiamati ad un trittico di gare contro squadre votate, al nostro pari, a mantenere la categoria. Godiamoci la vittoria questa sera poi da domani resettiamo tutto per affrontare al meglio il Rimini, collettivo che ha cambiato tecnico e che, quindi, qualche problemino al momento ce l’ha. Ci si prospetta come partita molto complicata, ritireremo fuori i valori che oggi ci hanno permesso di stoppare il Teramo, salito a Fermo reduce da un filotto di successi consecutivi. Siamo stati bravi a non disunirci dopo l’espulsione di Soprano ed eccoci addirittura esultare per due reti in inferiorità numerica“.
“E’ stato efficace Cognigni nel proteggere la palla in mezzo a tre avversari prima di scaricarmela. Poi ho cercato, trovandolo, l’angolino – commenta la rete personale Gabriele Zerbo -. Non vorrei essere tacciato come presuntuoso, ma è una delle situazioni che ho nelle corde, così come capita in allenamento. Il carattere non ci ha mai fatto difetto, ed oggi si è visto alla grande, soprattutto con l’inferiorità numerica. Sono molto soddisfatto del gol chiaramente, ma il merito è della squadra”.
L’esterno d’attacco manda un messaggio all’interno campionato: “In questa categoria non ci sono grossissimi fenomeni singoli, chiaramente ci sono invece squadre che investono molto e cercano il salto in cadetteria, ma in pochi credo hanno un gruppo ed uno spogliatoio come il nostro che, in un girone equilibrato come questo, fa la differenza. Ci troviamo settimanalmente a giocarcela tutti contro tutti, quindi, pur rimanendo con il faro puntato sull’obiettivo salvezza, invito le altre società più quotate sulla carta a parlare meno di noi sottovalutandoci, per fare invece direttamente meglio in campo, dimostrando quanto si sottolinea in chiave teorica”.
Paolo Gaudenzi
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