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La Fermana in dieci manda il Diavolo
all’inferno e conquista il primato

SERIE C - Succede tutto nella ripresa, dopo un primo tempo bloccato: espulso Soprano il Teramo non ne approfitta, gialloblù in vantaggio con Scosta-Lupoli su perfetta punizione di Giandonato, poi arriva l'eurogol di Zerbo che fa volare i canarini in testa, in solitaria, approfittando del pari del Pordenone. Termina 2-0

FERMO – La compagine allenata da Flavio Destro conquista la terza vittoria consecutiva (in serie C non era mai successo), interrompe la serie positiva del Teramo (4 vittorie consecutive, compresa una in Coppa, dopo l’arrivo di Agenore Maurizi), viaggia alla media di 2 punti a partita e, grazie al contestuale pareggio del Pordenone a San Benedetto, si piazza al primo posto della classifica, da sola, posizione che dopo dieci giornate ha ben più valore di quel primo posto conquistato dopo la 4° giornata (vittoria a casa del Renate).

Una gradita sorpresa per tutti i tifosi. Unico cruccio: il pubblico non è stato neanche oggi quello delle grandi occasioni, nonostante la posizione di classifica dei gialloblù. Cosa deve fare la Fermana per vedere almeno due o tre mila spettatori allo stadio?

Come prevedibile Destro, al posto di Comotto infortunato (frattura parete orbitale a Pordenone, stop 30 giorni), inserisce Soprano regista difensivo con ai suoi fianchi Scrosta, solito mastino sull’uomo, e Sarzi Puttini a coprire a sinistra; a centrocampo confermato Misin interno destro (posizione dove, anche per sua ammissione, si trova molto meglio) e gli altri di sempre, attacco a tre ma con Maurizi che rientra spesso per fare densità, 3-4-3 che si trasforma in 3-5-2.

La classifica di giornata

A differenza di Vicenza e Pordenone, il Teramo non lascia spazio nelle proprie retrovie ai gialloblù che sono così impotenti in attacco: Maurizi schiera i biancorossi con il previsto 3-5-2 ma con gli esterni di centrocampo (Fiordaliso a destra e Mastrilli a sinistra) a correre tra difesa e attacco all’occorrrenza, pronti a difendersi a cinque e chiudere ogni spazio alla Fermana; anche questo era prevedibile. Risultato: partita bloccata fra le due tre quarti campo, nessun tiro in porta ed è il Teramo che si rende più insidioso in ripartenza.

Un match così può essere sbloccato solo da un calcio piazzato, da una mischia, o da un episodio. E ce ne sono due nella ripresa; espulso Soprano per doppia ammonizione, la Fermana è brava a non perdere la testa e a non disunirsi, così poco dopo, da bella punizione di Giandonato, Scrosta risolve una mischia, col tocco finale di Lupoli poco prima della linea bianca.

Poco dopo la mezz’ora, con il Teramo sbilanciato, arriva l’eurogol di Zerbo, 2-0 e canarini che volano in testa alla classifica grazie al pareggio (2-2) del Pordenone a casa della Samb, i tifosi gialloblù non credono ai loro occhi e al triplice fischio è un’ovazione.
Per le statistiche storiche: 14° vittoria a Fermo su 20 derby col Teramo dal 1930 ad oggi.

IL TABELLINO

FERMANA 2 (3-4-3): Ginestra; Scrosta, Soprano, Sarzi Puttini; Clemente, Misin, Giandonato (29′ st Iotti), Urbinati; Lupoli (29′ st Cognigni), D’Angelo (11′ st Zerbo), Maurizi. A disposizione: Marcantognini, Calzola, Guerra, Kacorri, Marozzi, Palumbo, Fofana, Contado, Ceriani. All. Flavio Destro

TERAMO 0 (3-5-2): Lewandowski; Caidi, Speranza, Piacentini; Fiordaliso (38′ st Fratangelo), Spighi (22′ st Ranieri), Proietti, De Grazia, Mastrilli (22′ st Ventola); Piccioni (3′ st Barbuti), Bacio Terracino (22′ st Zecca). A disposizione: Pacini, Vitale, Zenuini, Cappa, Persia, Mantini, Natale. All. Agenore Maurizi

ARBITRO: Alessio Clerico di Torino; assistenti Claudio Gualtieri di Asti e Mattia Massimino di Cuneo

RETI: 18′ st Lupoli e 34′ st Zerbo

NOTE: Espulso Soprano (F) al 13′ st per doppia ammonizione; ammoniti Urbinati, Spighi, Piacentini, Fofana, Proietti; angoli 4-4; recupero 2′ + 5′; spettatori 1498, abbonati 470, incasso totale 10.007 Euro. Prima dell’inizio del match deposto un mazzo di fiori sotto alla tribuna laterale ovest, postazione tipica di Giuseppe Pompei, tifoso gialloblù e collaboratore societario della Fermana, scomparso otto giorni fa.

LA CRONACA

Primo tempo. La prima incursione in area è del Teramo al 17′, un rimpallo favorisce i gialloblù; al 26′ punizione di Proietti, Caidi di testa gonfia l’esterno della rete. La prima conclusione pericolosa della Fermana arriva al 32′, azione di Maurizi, palla a D’Angelo che tira di prima intenzione in rete, poco sopra al sette.

Secondo tempo. Sotto alle luci dei riflettori che tentano di fendere la foschia, dopo 10′ arrivano la prima ammonizione per il Teramo e il tentativo di Maurizi dalla distanza, unico modo di sbloccare una partita ingessata. Ci prova anche Destro inserendo Zerbo al posto di D’Angelo. La Fermana preme verso l’area di rigore del Teramo con più decisione ma inutilmente, e su una ripartenza arrivano le frittate di Sarzi Puttini prima, che si lascia sfuggire palla e avversario, e poi Soprano che commette fallo al limite dell’area su Bacio Terracino, doppio giallo e rosso.

Per domenica prossima Destro dovrà reinventarsi il reparto arretrato, facendo scalare probabilmente Urbinati a difensore centrale. Intanto per la gara in esame si adatta Sarzi Puttini, messo al centro della difesa, con Maurizi che scala a terzino sinistro passando così al 4-4-1 con Zerbo a centrocampo e il solo Lupoli che resta in attacco.

Nemmeno il tempo di annotare tali novità improvvise che Giandonato pennella dalla destra una punizione forte e tagliata a scendere, degna delle maglie indossate in passato, Lewandowski è incerto nell’uscita e sul secondo palo Scrosta si avventa sulla sfera in scivolata, forse la palla sarebbe entrata con il solo tiro di Scrosta, però poco prima di superare la linea c’è il tocco di Lupoli. In sala stampa si viene sapere che i giocatori attribuiscono la segnaura a Lupoli: 1-0.

Agenore Maurizi opera subito altre tre sostituzioni ma la partita si è sbloccata, i gialloblù giocano in scioltezza, concedendosi anche un po’ di spettacolo, e il Diavolo si rende ancora pericoloso in ripartenza con Zecca, agevolato da una distrazione dei canarini, il suo loob su Ginestra però è fuori misura.

Poco prima della mezz’ora Giandonato e Lupoli escono tra gli applausi, dentro Cognigni che non giocava a Fermo da 40 giorni (infortunio al braccio contro il Giana) e Iotti. Poi al 34′ arriva l’eurogol di Zerbo che lascia tutti a bocca aperta. Servito da Cognigni (che, dopo aver protetto la palla tra tre avversari, con altruismo sceglie di cedere al compagno anziché provare la conclusione lui stesso), e lasciato completamente solo dai giocatori avversari totalmente sbilanciati, il palermitano ha tutto il tempo di prendere la mira di sinistro e far partire un missile ad effetto che Lewandowski si limita a guardare mentre entra vicino al sette, 2-0 e giù il cappello.

Destro passa al 5-3-1 perché a questo punto la cosa più importate è restare corti e chiudere gli spazi. Dall’altra parte Maurizi le prova tutte, ma la Fermana, anche con la difesa rattoppata, chiude bene ogni spazio, pure Iotti va sull’uomo in area quando serve, poi poco dopo magari lo trovi in attacco a crossare. L’occasione maggiore del Teramo per poter riaprire la partita arriva al 46′ con Barbuti, ma c’è la grande risposta d’istinto di Ginestra, intervento determinante.

Dopo 5′ di recupero il boato del pubblico, che viene a sapere del pari del Pordenone in Riviera; “non vi lasceremo mai” cantano dalla curva.

Ottava partita senza subire gol, terza vittoria consecutiva (in serie C non era mai successo), 2 punti a partita in media. Con 4 reti subite la Fermana resta la miglior difesa dei tre gironi di serie C (tra chi ha giocato 10 partite), ma anche di tutti i campionati prof. comprese serie A e B. Eppure in sala stampa tutti i tesserati gialloblù, con Destro in testa, ripetono che “l’obiettivo è arrivare prima possibile alla quota salvezza (ma di questo passo ci si arriva a gennaio, ndr) e che nel girone ci sono diverse corazzate che prima o poi emergeranno” (impressiona il risultato della Ternana).

Questa settimana, ha reso noto il dg Conti, niente giornata premio: la squadra torna a lavorare regolarmente martedì. Domenica prossima a Rimini, che oggi ha perso pesantemente a Gubbio. Al Recchioni fra due settimane, altro derby al cospetto del Fano.

Paolo Bartolomei

 

Fotogallery

Le immagini relative ai due gol di giornata. Per Zerbo si tratta del primo centro in campionato

La felicità dei tesserati canarini all’interno dello spogliatoio

 

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