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LETTERE AL DIRETTORE
“Spero sia un fermano a dirigere
il partito regionale, il Pd non può
tornare ai vecchi vizi”

VERSO LE PRIMARIE DEL PD - Orietta Baldelli: "Si è candidato Paolo Petrini e stranamente la federazione di Fermo ha indetto una iniziativa a favore del candidato di Pesaro. Trovo la cosa assurda solo io? Fabiano Alessandrini non è la stessa persona che si batteva per il riconoscimento del territorio fermano e contro lo strapotere di Ancona e Pesaro?"

 

di Orietta Baldelli (presidente Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio di Fermo, già senatrice XII Legislatura)

Domenica 2 dicembre si voterà per le primarie per il congresso del Partito Democratico regionale ma la sensazione, non solo mia, è che si tenda a farle passare sotto il più assoluto silenzio. Perché mai mi sono chiesta visto che le primarie sono state il vanto democratico di questo partito che ha nel nome l’intera filosofia che dovrebbe guidare il suo operato? La risposta la danno gli eventi che si sono susseguiti nei giorni che hanno preceduto le candidature ed esposti mirabilmente da Sara Giannini nell’assemblea del 18 a Trodica di Morrovalle.

Il presidente della Regione Ceriscioli, che a mio modesto parere avrebbe dovuto astenersi da tale comportamento, ha convocato tutti i segretari di federazione e ha proposto un candidato unitario, il segretario di Pesaro-Urbino. Giovane e di bella presenza. Siccome da più parti si sostiene che il Pd deve cambiare rotta, si ritorna ai vecchi metodi, dove a scegliere i candidati erano le segreterie con segreti accordi del tipo quanti posti mi dai se mi allineo e non metto in torsione il partito (frase cara già vent’anni fa quando protestavo per la mancanza di trasparenza). Ora vorrei fare una considerazione che vale anche per il segretario della federazione di Fermo:  chi fa il segretario non dovrebbe candidare se stesso, piuttosto cercare all’interno dei propri iscritti il soggetto che potrebbe riscuotere il più ampio consenso. Se si accetta l’incarico di segretario lo si dovrebbe fare con spirito di servizio e non con speranze personali che pure legittimamente possono essere avanzate alla fine del mandato e soprattutto se si è stati in grado di svolgere al meglio il compito assunto.

Paolo Petrini

E qui si apre un altro capitolo: le competenze, le capacità e il merito. Parole che sembrano bandite dalla politica ultimamente. E ancora, qual è il compito di un partito oltre che raccogliere le istanze e i bisogni territoriali ed essere di stimolo alle istituzioni locali, regionali e nazionali? Fare tessere? Certo, ma le tessere arrivano sulla base di proposte concrete e invece si continua a scegliere le persone, quelle più fotogeniche, quelle che sorridono di più, quelle che rispondono di più e meglio ai capi di turno. E vengo al punto da cui sono partita, le primarie che proprio non si volevano fare per evitare divisioni si dice, per ricucire gli strappi si è detto, per l’unità del partito. Forse a questo partito sfugge che le primarie sono state indette per allargare la base di consenso politico.  Persone che mai si sarebbero iscritte ad un partito hanno però dato il loro contributo andando a votare prima per le primarie e consentendo poi di superare quella soglia del 25% che non porta da nessuna parte e che costringe ad alleanze anomale, come sta avvenendo in questo governo. Semmai il problema è la pessima abitudine di non saper accettare di essere minoranza e di sostenere di conseguenza chi quelle primarie le ha vinte. Abbiamo vissuto uno spettacolo indegno con il segretariato Renzi che dopo aver vinto per ben due volte  le primarie si è ritrovato con dirigenti del partito che gli sparavano addosso quotidianamente e su argomenti votati nella direzione.

Fabiano Alessandrini con il candidato pesarese Gostoli

Ma torniamo a Fermo, si è candidato Paolo Petrini e stranamente la federazione di Fermo ha indetto una iniziativa a favore del candidato di Pesaro. Trovo la cosa assurda solo io? Fabiano Alessandrini non è la stessa persona che si batteva per il riconoscimento del territorio fermano e contro lo strapotere di Ancona e Pesaro? Per un candidato delle Marche sud per la Camera di Commercio? Siccome stimo Fabiano, un fine politico, mi chiedo che cosa lo abbia portato ad aver assunto tale preferenza? Le segreterie non dovrebbero essere equidistanti da entrambi i candidati rispetto alle iniziative ?  Perché la segreteria regionale ha presentato presso la sua sede la candidatura del Pesarese Gostoli ? Spero tanto che il Pd possa davvero rimettersi in marcia e nella giusta direzione che non può certo essere tornare a vecchi vizi e antichi riti. Le persone vogliono trasparenza e sarebbe anche ora che si smettesse di pensare che giovani senza alcuna esperienza siano la panacea soprattutto per una regione come la nostra che sta mostrando segni di retrocessione.

Il segretario del partito deve essere capace avere esperienza e soprattutto essere autonomo. Di soggetti che non disturbano il manovratore non sappiamo che farcene ce ne sono abbastanza al Governo. Abbiamo bisogno che il segretario del partito abbia le idee chiare su cosa chiedere alle istituzioni regionali e quale indirizzo dare ad un partito assuefatto al potere e quasi afono rispetto alle istanze del territorio. Perdonate questo mio sfogo ma poiché ancora amo la politica anche se sarebbe molto più ragionevole tenersene a debita distanza, e quello che vedo non mi piace, ho sentito il bisogno di fare una riflessione al di là di Facebook. Resto legata al territorio Fermano e spero che tutti coloro che come me non hanno nulla da perdere né da pretendere dai partiti, diano sostegno a Paolo Petrini perché possa essere un Fermano a dirigere il partito regionale visto che alla Regione presiede un Pesarese e si possa dunque avere una visione più incisiva di tutto il territorio marchigiano.

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