facebook twitter rss

LETTERE AL DIRETTORE
“Fabiano mi conosce poco, il segretario regionale va scelto secondo i curricula e non con logiche diverse”

PRIMARIE DEL PD - La replica di Orietta Baldelli a Fabiano Alessandrini: "Il suo, ormai nostro, partito non mi ha mai sostenuta anzi mi ha fortemente osteggiata prima e durante la campagna elettorale e io debbo la mia candidatura al partito socialista che benché non fossi neppure iscritta dovette sostenere una dura battaglia che riuscirono a vincere solo perché ero una donna. Tutto verificabile presso i protagonisti"

 

di Orietta Baldelli (presidente Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio di Fermo, già senatrice XII Legislatura)

Mi corre l’obbligo di rispondere a Fabiano Alessandrini per precisare essenzialmente due cose: la prima che il suo, ormai nostro, partito non mi ha mai sostenuta anzi mi ha fortemente osteggiata prima e durante la campagna elettorale e io debbo la mia candidatura al partito socialista che benché non fossi neppure iscritta dovette sostenere una dura battaglia che riuscirono a vincere solo perché ero una donna. Tutto verificabile presso i protagonisti. Tanto che esponenti importanti dell’allora Pds vennero a casa mia a dirmi che sarebbe stato molto meglio per me se avessi ritirato la mia disponibilità visto che avevo dei figli e che la campagna elettorale avrebbe potuto assumere toni molto aspri. I soli dirigenti che mi sostennero furono i dissidenti di Tolentino.

Devo invece la mia elezione a tutti gli elettori degli allora progressisti che permisero con il loro voto la mia elezione ed è per questa ragione che quando il partito socialista si è scisso mi sono iscritta ai Ds e ho sempre dato il mio contributo anche economico pur non avendo ricevuto nessun “paracadute” come avviene per quasi tutti dopo non essere stata ricandidata. La seconda questione: è evidente che Fabiano mi conosce poco perché altrimenti saprebbe che io sono sempre stata coraggiosa e spero di continuarlo ad esserlo. E l’ho dimostrato in molte occasioni.

Il mio riferimento era diretto a chi invece non può essere libero in quanto la sua sussistenza dipende dagli incarichi di partito e purtroppo per il mio modo di pensare questo fa la differenza. Non avrei voluto essere così esplicita ma non permetto a nessuno anche solo di pensare che io abbia ricoperto un qualsivoglia ruolo grazie al partito, anzi, ne sono sempre stata osteggiata forse perché troppo indipendente e non condizionabile oppure perché sono semplicemente antipatica.

Ultima cosa io credo che in una situazione economica e sociale così complessa come quella che sta attraversando la Regione Marche sia necessario poter contare sulle competenze del segretario regionale e scegliere più secondo i curricula che non secondo logiche diverse.

Per inviare le vostre lettere firmate: redazione@cronachefermane.it

LETTERE AL DIRETTORE “Rotta l’unità su una candidatura Fermana che avrebbe avuto ben altre possibilità di successo”

LETTERE AL DIRETTORE “Spero sia un fermano a dirigere il partito regionale, il Pd non può tornare ai vecchi vizi”


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti