Festa dopo il gol di Lupoli contro il Fano (Foto Manilio Grandoni)
di Paolo Bartolomei
FERMO – Dopo quello contro il Fano, domani (ore 14.30, stadio Tonino Benelli di Pesaro), torna un altro grande classico derby marchigiano, giunto alla sua 28° edizione, il più giocato dalla Fermana insieme a quello con la Maceratese (che resta in testa da solo considerando anche gli incroci di Coppa Italia).
La vera novità è che la squadra canarina non è mai stata nella sua storia capolista in serie C (o C1) per tre settimane consecutive (escludendo la prima e quarta giornata).
Come già ripetuto, e come molti ricordano bene, nel 1999 (promozione in serie B) gli undici di Ivo Iaconi conquistarono la prima piazza per la prima volta solo alla penultima giornata, conservandola all’ultima. Non ci sono altri precedenti.
Classifica alla vigilia della 13° giornata
Un derby molto atteso dai tifosi che arriva in un momento cruciale, la Fermana vuole conservare la posizione di capolista, obiettivo arduo perché in tre punti ci sono ben cinque squadre, tutte agguerrite e che vogliono conquistare la vetta perché quello era il programma di inizio stagione e quello dice l’organico, a differenza invece dei canarini.
Parliamo del Pordenone, della Triestina del Vicenza e anche della Ternana che, come facilmente prevedibile, sta risalendo le posizioni, è arrivata al quarto posto, deve ancora recuperare due partite (con Samb e Rimini) ed è l’unica ancora imbattuta.
L’AVVERSARIO – La Vis Pesaro è 6° in classifica, 4 punti dietro ai canarini. Ha subito l’ultima sconfitta il 27 ottobre (in casa con Pordenone) e l’altro ko stagionale a Vicenza. Nelle ultime cinque partite ha collezionato tre vittorie e due pareggi, quindi sembra una compagine in forma; però osservando bene il curriculum, in casa i vissini hanno vinto solo la prima di campionato, contro il Gubbio (23 settembre), poi tre pari e una sconfitta.
Analizzando la classifica casa/fuori, notiamo che la Vis nelle partite in casa ha conquistato solo 6 punti in 5 gare (media di 1,2 punti a partita), mentre lontano dal “Benelli” ha incassato ben 13 punti in 7 match (1,85 punti a gara). Esattamente l’opposto dei canarini che nelle 5 partite esterne hanno conquistato 7 punti (media 1,4) mentre al “Recchioni” la bellezza di 16 punti (tre quarti del totale) in 7 partite con la invidiale media di 2,3 a match.
Insomma, domani a Pesaro giocherà in casa la squadra che finora ha conquistato meno punti interni e in trasferta quella che ha fatto peggio lontano dal proprio campo. La Vis ha messo a segno due gol più della Fermana, ma ne ha subiti tre in più.
Lupoli dribbla il portiere e mette a segno l’1-0 contro il Fano sei giorni fa (Foto Manilio Grandoni)
I CONVOCATI – Domani saranno tutti disponibili, salvo Valentini. Comotto dovrebbe giocare per la seconda volta con la maschera al volto visto che si infortunò al setto nasale a Pordenone (28 ottobre), quindi non sono del tutto trascorsi i trenta giorni di prognosi iniziale. Ok anche Misin che domenica era uscito per un affaticamento muscolare.
Anche domani numerosi ex: oltre al già citato Cremona, ecco Ginestra, Urbinati nonché Misin, ma solo nelle giovanili, e sul fronte pesarese ovviamente Petrucci e Gennari che non hanno bisogno di presentazioni.
LE PAROLE DI FLAVIO DESTRO – “Ci siamo preparati con la consapevolezza che andremo ad affrontare una partita difficile, è un derby, ma per noi tutte le gare vanno affrontate al massimo. Ritroveremo persone con cui abbiamo condiviso bei momenti – dice l’allenatore della Fermana – fino a due minuti prima della gara sarà un piacere incontrarle, poi saranno degli avversari quindi in campo non dovremo fare sconti, sono persone stimate e apprezzate alla fine della partita torneranno ad essere degli amici“.
“Petrucci e Gennari – il tecnico va nello specifico – sono due buoni giocatori, stanno facendo bene e sicuramente avranno anche motivazione in più per affrontarci così come noi dovremo stare attenti e alle loro qualità così come quelle di tutti i loro compagni di squadra“.
Infine il coach gialloblù dà un giudizio degli avversari: “Definire la Vis Pesaro una matricola non è giusto e lo trovo inappropriato nel senso che è una squadra che ha soltanto un paio di giocatori reduci dalla vittoria del campionato di serie D. Si è mossa sul mercato comprando giocatori di serie C, di categoria. È una squadre di alta classifica, compatta, con un buon centrocampo, un attacco molto forte e una difesa a cui è difficile fare gol. La Fermana non dovrà inventarsi niente di nuovo, dovrà usare le solite armi, la solita determinazione e avere il solito atteggiamento; noi cerchiamo sempre di fare e completare il massimo sia in casa che fuori“.
TIFOSI – Saranno circa cinquecento, l’unico pullman allestito da Solo Fermana è andato esaurito in un attimo, tant’è che i tifosi della curva Duomo ne hanno dovuti allestire altri tre. Vista la vicinanza però saranno moltissimi quelli che andranno con auto private, come capitato già a Rimini.
Non arriviamo ancora al mega-esodo del 2001, quando fu necessario allestire addirittura un treno speciale perché non c’erano più pullman disponibili né a Fermo, né nelle province vicine, però domani il settore ospiti del “Benelli” sarà più rumoroso del solito.
L’ARBITRO – Con Giovanni Ayroldi della sezione Aia di Molfetta sono quattro i precedenti incroci. Il più recente nello scorso campionato di serie C (a Padova, 0-0), poi andando a ritroso in serie D 2014/15 Fermana – Agnonese (0-0), ancora più indietro due precedenti in Eccellenza, 2012/13 Matelica – Fermana (0-0, rigore fallito da Lepre) e 2011/12 Monturanese – Fermana (2-1).
Giovanni Ayroldi è “figlio d’arte” in una famiglia di arbitri. Il padre è Stefano Ayroldi di Molfetta, arrivò fino al grado di internazionale e fu designato assistente ai mondiali in Sudafrica nel 2010. Lo zio, Nicola Ayroldi, sempre della sezione di Molfetta, ha incrociato spesso la Fermana sin dai campionati interregionali degli anni ’80, poi in serie C1 fino alla serie B nel 1999. Una volta (in C1 nel 1998/99) due partite consecutive della Fermana furono arbitrate dai due fratelli Ayroldi, prima Nicola (il derby Fermana-Ascoli vinto 1-0 con gol di Bruno) e la domenica successiva Stefano a Giugliano (anche in questo caso vittoria per 1-2 contro il Savoia di Osvaldo Jaconi); a fine stagione i canarini volarono in B.
I PRECEDENTI – Sulla storia dei derby a Pesaro abbiamo già detto tutto qui. Negli ultimi nove anni al “Benelli” tre vittorie gialloblù grazie ai gol di Petrucci, Omiccioli e Cremona, e questa volta i tifosi sognano il poker. 27 derby giocati fin’ora a casa dei vissini, da registrare anche 9 pareggi e ben 15 sconfitte gialloblù, la più amara nel 1994 che costò ai canarini la promozione sul campo.
Programma della 13° giornata
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