di redazione CF
L’anno scolastico 2018-2019 dell’Itet “Carducci-Galilei” si è aperto all’insegna delle novità. Accanto al nuovo Corso Economico Sportivo, ha preso il via anche l’indirizzo Grafica e Comunicazione, con un laboratorio che è stato presentato dalla dirigente Cristina Corradini al fianco del sindaco Paolo Calcinaro e del professore Piero Mennò.
Un momento aperto anche alle famiglie, che la Corradini ha definito un vero e proprio battesimo. “Siamo qui per un inizio ed una condivisione – ha affermato – ed è anche una dichiarazione d’intenti. È un gesto d’amore della scuola, che vuole donare un laboratorio ed una possibilità ulteriore per accrescere una conoscenza e il nostro saper fare. È quasi un anno che lavoriamo per realizzarlo, abbiamo convogliato tutte le nostre energie per rendere i ragazzi più sicuri attraverso la conoscenza. È una scommessa: portare la scuola tecnica a quella stessa capacità che è stato il motore dell’Italia tanti anni fa. È un recupero di quella dimensione, associato ad un potenziamento dell’aspetto multimediale.
Un anno fa l’avvio del percorso, come ha ricordato il sindaco Paolo Calcinaro. “In quell’occasione a presentare questo indirizzo c’era anche Lino Grandi, un professionista internazionalmente riconosciuto in questo ambito e che oggi è stato chiamato a lavorare a Valencia per una progettualità di altissimo livello. Questo per far capire con quale altezza è nato questo percorso che vi vede protagonisti” ha detto rivolgendosi agli studenti.
“Non sottovalutate quello che vi offre la scuola, i nuovi percorsi – ha aggiunto -. C’era una scuola di ormai varie epoche fa, dove non esistevano cellulari e internet. Oggi riuscite ad immaginare un mondo senza cellulare o internet? Quindi, questi passi in avanti la scuola li compie per voi e per la nostra società”.
Le strumentazione del polo tecnologico sono state illustrate dal docente Mennò. “Ci sono 26 computer dotati di processori e schede grafiche 3D adeguate. Sono attrezzature modulabili in modo che negli anni possano essere aggiornate. È stata potenziata la connessione, con possibilità di lavorare sia in locale che in remoto”.
Una realtà, ha tenuto a precisare la Corradini, frutto esclusivamente di economie della scuola. “È stata una mia idea da quanto sono entrata nell’istituto e ho cercato di economizzare e convogliare delle scelte. Non abbiamo voluto disperdere risorse in microprogettualità, ma le abbiamo preservate per destinarle ad una struttura così complessa”.
Tre gli interventi di professionisti all’interno dell’aula destinata alle varie attività del nuovo indirizzo. “L’italiano vive in un ambiente che è culturalmente evoluto e questa fortuna dobbiamo continuare a stimolarla – ha affermato Carlo Vannicola, professore dell’Università di Camerino -. Creatività è professione, si diventa creativi, non lo si è quando si nasce. Innovare vuol dire applicare la propria curiosità e tanto più la società è culturalmente evoluta tanto più è facile innovare il prodotto”.
Di grafica e 3D ha parlato il fermano Corrado Virgili, “portatore di esperienza” del settore, come si è definito. “Sono stato coinvolto quando questa cosa era solo un progetto, per il quale sono orgoglioso di aver detto la mia. Quando c’è la volontà di fare le cose si fanno. Ho avuto la fortuna di vivere un momento storico particolare, con il passaggio dall’analogico al digitale, imparando da solo tutte le tecniche: non c’erano scuole, non c’erano corsi di grafica. Sono passato dalla mattina alla tavoletta grafica con la quale lavoro tutto il giorno. Ho dovuto imparare degli strumenti nuovi, ma i concetti sono rimasti gli stessi. Io racconto qualcosa con il segno”.
Presente anche Claudio Ciabochi, grafico, editore e fotografo professionista, che nella biblioteca dell’istituto ha allestito una mostra di stampe in alta qualità su carta fotografica “Fabriano”, che sarà visitabile anche durante le giornate di Scuola Aperta.
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