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I farmaci tra vigilanza ed effetti collaterali
“Importanti le segnalazioni dei cittadini”

FERMO - Intervista al dott. Massimo Fioretti, direttore responsabile del servizio di Farmaceutica Clinica dell'Asur Marche Area Vasta 4: "Oltre ai medici e colleghi farmacisti che ci segnalano le reazioni avverse a farmaci, è importante educare anche i cittadini a rivolgersi a noi quando hanno effetti collaterali.".

di Andrea Braconi

foto e video di Simone Corazza

Trenta milioni di euro movimentati ogni anno tra farmaci e dispositivi sanitari. Una copertura ospedaliera e territoriale in tutta l’Area Vasta 4. Circa 7.000 ricette al mese nei due sportelli di Fermo (all’interno del Murri ed in via Zeppilli). Ma soprattutto un’attenta vigilanza sugli effetti dei farmaci e la possibilità di segnalazione di effetti collaterali da parte dei cittadini. È lungo queste direttrici che si sviluppa l’attività del servizio di Farmaceutica Clinica, diretto dal dottor Massimo Fioretti.

La farmacia dell’ospedale è a disposizione degli utenti dalle 9:30 alle 13:30, mentre quella adiacente gli uffici della direzione generale è aperta dal lunedì al sabato mattina dalle 10 alle 14, oltre che nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 16 (entrambe le sedi restano chiuse la domenica e nei festivi).

“Siamo a servizio di tutte le  attività sanitarie dell’Area Vasta IV – afferma il primario Fioretti – Un’attività trasversale che rientra nel cosiddetto Dipartimento di servizi ospedalieri con Chimica Clinica, Patologia Clinica e Radiologia. Siamo da supporto alle attività cliniche, sia ospedaliere che territoriali”.

Un lavoro caratterizzato da un’operatività di logistica, di acquisto, di immagazzinamento e di distribuzione ai richiedenti. “Supportiamo anche tutte le attività di tipo culturale e di appropriatezza, tutto ciò che serve agli operatori sanitari affinché utilizzino al meglio ciò che gestiamo. Per appropriatezza si intende un utilizzo corretto del farmaco o del dispositivo medico (catetere, ago, etc) secondo la legge”.

“Perché – rimarca Fioretti – occorre sempre attenersi alle indicazioni della scheda tecnica affinché sia ridotto al minimo il rapporto rischio/beneficio. Ogni farmaco, infatti, ha un beneficio ma anche dei rischi”. E il supporto al medico è anche da un punto di vista normativo: “Alcuni farmaci hanno delle limitazioni nell’utilizzo e hanno bisogno di un piano terapeutico prima che vengano prescritti con ricetta. Noi diamo supporto nella stesura e nell’approccio per far svolgere tutto nel modo più corretto”.

Un servizio svolto, oltre che dal primario, da cinque collaboratori dirigenti farmacisti ed altre 14 persone tra amministrativi e agenti tecnici di magazzino per quanto riguarda la logistica.

Oltre a quelle ospedaliere, come detto, ci sono attività di tipo territoriale, come il controllo e la vigilanza delle farmacie convenzionate e il controllo delle prescrizioni: “Da Amandola a Porto San Giorgio copriamo tutto il territorio provinciale, tutte le strutture interne, ospedali, case della salute, cure intermedie e distretti, abbiamo convenzioni con le residenze protette (ovvero le case di riposo) e l’ambulatorio sanitario del carcere”.

Importante, per il responsabile del servizio, focalizzare l’attenzione sui due sportelli per il pubblico: “In ospedale distribuiamo farmaci a chi viene dimesso dal ricovero e a chi ha fatto una visita ambulatoriale. In questo caso il medico prescrive farmaci che noi successivamente diamo. La stessa attività la facciamo in via Zeppilli, anche per tutte le prescrizioni specialistiche che ci arrivano dall’Area Vasta, dalla regione ma anche da fuori regione. Ci sono farmaci che possono essere distribuiti esclusivamente dalle farmacie ospedaliere o territoriali, non attraverso i canali normali. Sono farmaci particolari che hanno bisogno di una particolare vigilanza e anche di un meccanismo prescrittivo diverso: alcuni possono essere prescritti, infatti, solo da specialisti attraverso piani terapeutici”.

Il servizio è anche responsabile della farmaco vigilanza per la provincia fermana: “È importante educare non solo medici e colleghi farmacisti, che già ci segnalano reazioni avverse a farmaci, ma anche i cittadini che possono rivolgersi a noi quando hanno effetti collaterali. Tutti gli studi clinici vengono fatti prima che il farmaco venga messo in commercio, ma la sorveglianza successiva ci permette di avere un controllo su tutta la popolazione che assume il farmaco. Ci permette di capire la vera tossicità in condizioni di normale utilizzo. Per questo distribuiamo anche delle informative. La segnalazione può essere fatta tramite modelli che l’Agenzia italiana del farmaco ha elaborato per tutta la popolazione nazionale, sia sul sito della stessa Aifa o rivolgendosi direttamente a noi”.

 

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