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La Poderosa riprende la marcia,
espugnato il Palasavena

SERIE A2 - Nel match valido per la decima giornata di campionato, posticipata rispetto al tradizionale appuntamento domenicale per consentire a Kaspar Treier di rientrare a Montegranaro dopo gli impegni con la Nazionale estone, la XL Extralight si impone 63 - 70 a San Lazzaro di Savena contro la matricola di coach Giovanni Benedetto

SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) – Cinque su cinque. Resta immacolato il percorso della XL Extralight lontano dal PalaSavelli (unica squadra imbattuta fuori casa in tutta la Serie A2) dopo il successo sul campo della Baltur Cento. Una vittoria ottenuta con sudore e fatica contro una Benedetto XIV che ha dato battaglia fino in fondo. Merito di un sontuoso James White (27 punti e 10 rimbalzi), ma la Poderosa è stata brava a tenere a bada tutto il resto del team biancorosso, mettendo fuori partita Mays (tenuto a soli 5 punti) e poi sigillando il match senza rischiare nulla nei minuti finali. Se la difesa è stata quella dei giorni migliori, l’attacco è andato a intermittenza, ma coach Cesare Pancotto può sorridere per la bella prova corale dei suoi: otto giocatori a referto, ben cinque in doppia cifra guidati da un frizzante Palermo (13 punti con 3/4 da 3), da un Amoroso chirurgico dall’arco (12 con 4/6 dai 6,75) e dal solito gigantesco Simmons sotto i tabelloni (12 punti con 6/8 da 2, 9 rimbalzi e pure 3 assist).

IL TABELLINO

BALTUR CENTO 63: White 27, Reati 13, Ba 7, Mays 5, Chiumenti 4, Gasparin 4, Moreno 3, Fioravanti 0, Pasqualin 0. All. Giovanni Benedetto

PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 70: Palermo 13, Amoroso 12, Simmons 12, Negri 11, Corbett 10, Traini 7, Mastellari 3, Petrovic 2, Testa 0, Treier 0. All. Cesare Pancotto

PARZIALI: 17 – 20; 18 – 19; 18 – 20; 10 – 11

PROGRESSIVI: 17 – 20; 35 – 39; 53 – 59; 63 – 70

LA CRONACA

Dopo un primo tempo sul filo dell’equilibrio, con le due squadre a scambiarsi mini-parziali senza riuscire a prendere decisamente il sopravvento una sull’altra, è nel terzo periodo che la Poderosa spacca la partita. Una folata firmata Negri-Palermo spinge i gialloblù per la prima volta oltre la doppia cifra di vantaggio nella serata, la prima zampata di un Corbett silente nel primo tempo significa massimo vantaggio sul +14 (37-51 al 24’) e se non sembra fatta poco ci manca. White trova una sponda nell’energia di Ba e in qualche modo la Baltur si rimette in scia (55-59 al 31’), ma due triple di capitan Amoroso rilanciano la fuga della Poderosa, che stavolta sembra davvero lanciata verso il successo. La tripla di Palermo per il nuovo +12 (58-70) con 6’ da giocare pare se non il sigillo finale qualcosa di molto simile, ma i veregrensi non solo mancano il colpo del ko, ma si inchiodano proprio a due passi dal traguardo. I veregrensi non segnano più negli ultimi 6’, ma una difesa a limiti della perfezione cancella le velleità dei centesi, incapaci di rimettersi davvero in carreggiata una volta in più.

LE DICHIARAZIONI 

Un orario insolito per una partita importante, che abbiamo giocato con grande voglia di vincere, con una tensione che però deve essere più positiva – ha dichiarato a fine gara Cesare Pancotto -. In certi momenti invece l’abbiamo vissuta come pressione negativa. Tra le cose fatte bene il fatto che abbiamo difeso alla grande negando loro le buone percentuali che abitualmente hanno da 2. Magari abbiamo concesso qualche tripla di troppo, ma volevamo evitare tiri facili in area. In attacco siamo stati bravi a distribuire le responsabilità in una serata in cui loro sono stati bravi a limitare Corbett. In generale, siamo stati bravi a tenerci sempre in vantaggio. Poi è ovvio che abbiamo fatto tanti errori quando potevamo chiuderla la partita e su questi aspetti dobbiamo migliorare”.

Un’ultima considerazione: abbiamo subito un parziale sul finire del terzo quarto uscendo da un timeout che avevo chiamato proprio per dosare quello sforzo – ha concluso il tecnico -. Questo ci fa capire che siamo una squadra che ancora deve crescere molto, soprattutto nei suoi giovani. Mi sono un po’ stancato di tirar loro le orecchie: è ora di picconare sulle gengive. Voglio che questa squadra abbia coscienza di quello che è”.

 

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