di Pierpaolo Pierleoni
Formalmente si definiscono opere di risanamento acustico. In concreto sono barriere fonoassorbenti alte mediamente 8 metri, quasi 10 se si considera il livello del piano strada, che il gruppo Ferrovie dello Stato chiede di elevare ai lati del tracciato ferroviario di Porto Sant’Elpidio, per un’estensione di 3 chilometri, dalla zona del borgo marinaro all’estremo sud della città.
Il progetto da parte della Rete ferroviaria italiana è stato consegnato ad agosto all’ufficio urbanistica del Comune, a novembre si è pubblicato l’avviso per l’avvio al procedimento di vincolo preordinato all’esproprio per i soggetti proprietari delle aree interessate. La pratica si concretizzerà da qui ai prossimi mesi e dovrà passare per una Conferenza dei servizi. C’è ancora tempo per presentare osservazioni e richiedere eventuali modifiche, ma se il progetto verrà presentato così com’è stato presentato, andrà di certo a limitare l’impatto acustico, ma avrà ripercussioni notevoli su quello visivo.
Stando al progetto depositato in Comune, dalle immagini si può vedere un muro di colore blu dell’altezza di una costruzione di 2-3 piani. Le barriere partirebbero dalla zona centro-nord della città, all’inizio del borgo marinaro (incrocio tra via Gramsci e via Roma), proseguendo fino all’estremo sud del territorio comunale. Interesserebbero solo il versante ovest nella prima parte, fino al ponte del palo. Da quel punto in poi sarebbero posizionate su entrambi i lati. Per chi possiede un’abitazione poco distante dal tracciato ferroviario, con vista sul mare, il rischio è quello di trovarsi di fronte ad una chiusura sicuramente benefica quanto a rumori, ma non bella da vedersi. si viaggia tra i 7 e gli 8 metri, con una base in cemento, su cui poggerà la barriera in alluminio. Considerando che i binari corrono rialzati di un paio di metri circa rispetto alla sede stradale, visivamente
Sull’argomento il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli promette battaglia. “Credo che chiunque abiti in prossimità dei binari auspichi una riduzione dell’inquinamento acustico, ma con soluzioni visive ed estetiche accettabili. Non credo che i cittadini siano felici di trovarsi un muro di 10 metri davanti alla propria abitazione – commenta il consigliere di minoranza – L’Amministrazione comunale, dato che il progetto è arrivato ad agosto, avrebbe dovuto interessarsi tempestivamente e coinvolgere la popolazione interessata, invece non è arrivata alcuna informazione. In altre città si sono già organizzate assemblee pubbliche e chiamati i tecnici delle Ferrovie dello Stato per confrontarsi su soluzioni alternative e meno impattanti. Noi cosa stiamo facendo? Organizzerò un’assemblea per illustrare il progetto alla cittadinanza, sperando si costituisca un comitato per difendere gli interessi di chi abita o è proprietario di immobili in prossimità delle zone interessate. A livello estetico le ripercussioni sono evidenti, in particolare al borgo marinaro”.
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