Flavio Destro, tecnico gialloblù
di Paolo Gaudenzi
FERMO – “Siamo stati bravi a limitare i nostri quotati avversari e lo abbiamo fatto con lo spirito giusto, aspetto che mi è piaciuto molto – approccia così la vittoria interna per 1-0 (rigore di Giandonato) sul Feralpisalò mister Flavio Destro, che prosegue -. La squadra, nonostante la sosta, ha ripreso con il gioco ufficiale con buon ritmo”.
“Con questa vittoria abbiamo tre punti in più in classifica, null’altro – la costante opinione sulla buona posizione di graduatoria, basata sulla prioritaria tutela della categoria -. La salvezza si raggiunge solo con una quota precisa, che non abbiamo ancora maturato. Da domattina, giorno di allenamento, prepareremo pertanto la gara di martedì al meglio, perché contro un avversario che oggi ha fatto male e che quindi farà di tutto per riprendere subito la giusta rotta”.
“L’episodio del rigore? – il focus sull’elemento chiave del match – Ho visto l’uscita scomposta del portiere, credo sia legittimo. Comunque, come ripeto spesso, non parlo dell’operato altrui, come in questo caso dell’arbitro, ma solo di quello dei miei tesserati. Tornando alla gara, abbiamo lavorato molto sugli esterni, per aprire il Feralpisalò. Fofana? – la nostra sollecitazione -, sta facendo bene. Non lo ricopriamo troppo di elogi, lasciamolo crescere. Maurizi sì, è stato molto elastico nell’impiego, è partito nel mezzo e ha finito davanti. Mercato? Ci pensano i direttori, che sono bravi a fare il loro mestiere. Io mi limito ad allenare i giocatori che ho, è chiaro però che con la partenza di Cognigni ci sia ora in rosa un attaccante in meno“.
Domenico Toscano, allenatore del Feralpisalò
“Si tratta di una brutta sconfitta – il parere opposto di Domenico Toscano, guida del Feralpisalò -, ora dobbiamo accorciare con la vetta della classifica lavorando e cercando di agevolare al meglio l’inserimento nei nostri schemi dei nuovi arrivati. Meglio il nostro primo tempo – ha proseguito il tecnico – nel secondo, anche in virtù del vantaggio, la Fermana si è chiusa in maniera ermetica e non è stato affatto facile trovare gli spazi per offendere. Abbiamo fatto tanto possesso palla, ma per cercare lo sbocco offensivo dovevamo verticalizzare di più”.
“Rigore netto, stavo colpendo a botta sicura e sono stato travolto dal portiere – l’approccio all’analisi del match del centrocampista Gianluca Urbinati, ad illustrare, da protagonista, il momento clou della gara in esame -. Si è trattata di una nuova vittoria basata sulle nostre caratteristiche, come la corsa, l’abnegazione ed il sacrificio, doti che ci fanno definire spesso dagli altri come sporchi e cattivi. Accettiamo tutto ciò consapevoli del fatto che, quando esaltiamo le nostre virtù, spesso facciamo punti, dunque, che arrivino tali commenti”.
Il centrocampista canarino Gianluca Urbinati
“Un’altra qualità che appartiene alla nostra squadra, chiamata comunque a non mollare con la buona lena ed il lavoro, è quella della duttilità, di schemi ed interpreti. In stagione abbiamo incarnato diversi moduli di gioco, spesso cambiando anche in corso d’opera durante la stessa partita. Molti di noi, inoltre, come il sottoscritto, sono impiegati in ruoli diversi: un punto di forza a mio avviso, segno di fiducia da parte del mister e, non da meno, a non renderci prevedibili agli occhi degli avversari. Proseguiamo dritti su questa strada – ha concluso il mediano – raggiungendo il prima possibile la salvezza, che dovrebbe trovarsi a quota 41-42 punti. Il resto si vedrà all’occorrenza”.
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