Gabriele Gravina, presidente Figc, oggi ha telefonato a Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo
di Paolo Bartolomei
FERMO – Si ridimensiona la preoccupazione relativa ai nuovi standard Uefa che dovranno essere estesi anche agli stadi in cui gioca la Serie C (quindi anche quello di Fermo, come Pesaro, Fano e San Benedetto) per poter ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C 2019/20.
Dopo le esternazioni polemiche del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, nei confronti dell’obbligo di queste ulteriori spese, oggi il presidente della Ferdercalcio, Gabriele Gravina, ha chiamato al telefono il primo cittadino fermano, spiegando che per l’effettuazione di questa nuova serie di lavori esiste presso la Federcalcio un fondo appositamente istituito che finanzia i costi a fondo perduto o quasi. Nel senso che non si tratta di un prestito, da restituire (come quelli del Credito Sportivo), ma al contrario il fondo rimborsa l’intera (o quasi) somma spesa per adeguare gli impianti.
Abbiamo detto “quasi” perché sembra che il rimborso non arrivi al 100%, ma in ogni caso è notevole, forse restano scoperti i costi della fase progettuale.
La seconda novità importante scaturita dalla telefonata di Gravina è che i lavori di adeguamento e il relativo rimborso spettano alle società che hanno in gestione l’impianto e non al Comune proprietario, quindi nel caso dello stadio Recchioni è la Fermana FC. In concreto, la società del presidente Simoni dovrà fare i lavori e anticipare i soldi, che poi saranno restituiti dal fondo.
Il direttore generale della società gialloblù, Fabio Massimo Conti, interpellato ha detto che a giorni si recherà in Federazione per prendere visione di queste nuove direttive Uefa ed esaminare bene il da farsi. Sembra che in Federazione ci siano progetti già pronti e per così dire “prefabbricati” a disposizione delle società, che andranno ovviamente adattati ad ogni caso concreto.
COSA DEVE ESSERE ADEGUATO
Gli adeguamenti obbligatori agli standard Uefa sono relativi a due ordini di cose. Tutti i sedili della tribuna centrale e delle due laterali (sono escluse le curve a quanto pare, almeno per ora) dovranno essere dotati di schienale. Nel caso dello stadio Recchioni, lo schienale oggi è presente solo in tribuna centrale d’onore e in quella stampa, quindi serviranno quasi duemila seggiolini nuovi. Si capisce a prima vista che si tratta di un obbligo alquanto frivolo e non certo indispensabile.
Montaggio di una delle quattro torri-faro nel 1999, subito dopo la promozione della Fermana in serie B (Foto Grandoni)
Inoltre è necessario che l’impianto di illuminazione garantisca a terra (cioè su ogni metro quadro del campo di gioco) non più i 500 lux di illuminazione richiesti fino ad oggi, ma 800 lux, per le riprese televisive a più alta definizione.
In questo caso spetterà alla fase progettuale stabilire se sarà sufficiente sostituire le lampade esistenti (installate ex novo pochi mesi fa !!) con altre più potenti, oppure se sarà necessario installare una nuova fila di riflettori su ognuna delle quattro torri-faro.
In un nostro servizio dello scorso ottobre (quando furono sostituite tutte le lampade per ripristinare i 500 lux) avevamo già accennato alla imminente necessità di portare l’illuminazione ad 800 lux, e presto si dovrà arrivare addirittura a 1200 lux.
Tutte queste richieste avevano destato la reazione del sindaco Calcinaro, sia perché reputate spese non prioritarie mentre i comuni hanno tante difficoltà, soprattutto a Fermo dopo il sisma del 2016, sia perché proprio negli ultimi due anni, per adeguare il “Recchioni” al ritorno della Fermana in serie C dopo 11 anni, il Comune di Fermo ha speso già oltre mezzo milione di euro per: ripristino dell’illuminazione a 500 lux, installazione rete di prefiltraggio, videosorveglianza, cabina di controllo polizia.
Serie di lavori che si aggiunge ad altri già fatti, non obbligati dalla Lega ma necessari: impermeabilizzazione tetto del blocco sud spogliatoi-servizi, rifacimento fognature e ristrutturazione interna palazzina ex spogliatoi trasformata in sede sociale (lavori ancora non terminati, manca il piano terra), rinnovo spogliatoi attuali e rinnovo impianto generatore di energia elettrica (questi ultimi tre lavori in compartecipazione di spesa con la Fermana Fc).
La notizia che questi nuovi lavori obbligatori non graveranno sulle casse del Comune (e in gran parte nemmeno della Fermana) ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Calcinaro, ma ora la Fermana dovrà muoversi in fretta per evitare spiacevoli “sorprese” a giugno, al momento dell’iscrizione al nuovo campionato di serie C.
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