Mahmood vince Sanremo con “Soldi”,
Faini (e le Marche) esultano con lui

di Luca Capponi 

Vittoria. Risultato storico. E chi se l’aspettava. Arrivare all’una di notte della finale del Festival di Sanremo e giocarsi il primato. Dario Faini, marchigiano di Ascoli, non ci avrebbe mai pensato, neanche nei sogni più ottimistici. O forse sì, perché coi sogni ci ha nutrito una carriera. Il pezzo che ha scritto per Mahmood, “Soldi” (insieme allo stesso artista italo-egiziano e a Charlie Charles), ha tenuto testa fino alla fine, arrivando al rush finale insieme ai pezzi de Il Volo e Ultimo, tra il rumore di fondo della sala del Teatro Ariston che ha contestato fortemente il verdetto.

Una contestazione che, sicuramente, non ha riguardato Mahmood, che già da lunedì si era affermato tra i protagonisti più interessanti dell’edizione 2019 con la sua canzone in bilico tra hip hop, cantautorato e orchestrazioni classiche. In pochi, nonostante ciò, avrebbero però puntato su un risultato così altisonante: primo posto e trionfo. Meritato, perché ha messo (quasi) tutti d’accordo.
«Abbiamo già vinto, il brano è il più trasmesso nelle radio e qualunque cosa arriverà in più sarà un miracolo» aveva detto Faini alla vigilia. E miracolo è stato. “Soldi” ha fatto il botto risalendo la classifica fino al gradino più alto.
Per Dario si tratta di un risultato che già di unico aveva il fatto di essere il primo piceno a calcare il palco di Sanremo nelle vesti di direttore di orchestra (non solo Mahmood, ma anche Ex Otago), ora arricchito da un traguardo stratosferico, il primo in otto anni di partecipazioni al festival come autore. Altra prima volta, quella di un ascolano in vetta al festival dei festival. Chapeau.