di Pierpaolo Pierleoni
Fa festa Monte Urano. Il nuovo modulo scolastico è realtà e il taglio del nastro, oltre alle numerose autorità presenti, richiama centinaia di persone, una partecipazione straordinaria che racconta quanto questo momento fosse atteso e sentito dalla comunità. La struttura, frutto del dono da parte dell’azienda toscana Rosss Spa e della collaborazione tra Regione e Comune, è pronta ad accogliere i bambini dell’istituto don Milani. Sei aule, 3 da destinare alle prime classi della scuola primaria, 3 per laboratori di musica, informatica e scienze, uno spazio comunicante con la struttura già esistente. Protagonisti i bambini della primaria, che cantano l’inno di Mameli, ad aprire il momento inaugurale, poi un canto per dire “Grazie” alla famiglia Bettini che ha donato il modulo. C’è anche il corpo bandistico Città di Monte Urano, ci sono il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, l’arcivescovo Mons. Rocco Pennacchio, il prefetto di Fermo Maria Luisa D’Alessandro, Gianni Borgese a rappresentare il Dipartimento nazionale di Protezione civile, il Comune di Scarperia San Piero, sede della Ross, presente con i fratelli Bettini, gli artefici della donazione.
“La scuola è il vero presidio della democrazia e perchè ci sia vera democrazia è necessario che ci sia garanzia dell’istruzione – esordisce il sindaco Moira Canigola citando Pietro Calamandrei – E’ un giorno felice per Monte Urano, una festa per tutta la nostra comunità. Abbiamo vissuto momenti di preoccupazione dopo il sisma per lo stato delle strutture scolastiche, oggi inauguriamo uno spazio ampio e confortevole, un progetto di riqualificazione che si completerà con la realizzazione della nuova scuola media, sempre adiacente all’edificio, che sarà possibile anche con l’importante contributo della Regione. Questi locali vengono definiti come temporanei, ma vedendoli vi accorgerete di come non abbiano nulla di provvisorio e siano stati pensati per durare a lungo”. “Non dimentichiamo che questo è un dono – ammonisce l’arcivescovo di Fermo mons. Rocco Pennacchio – Ai genitori dico di ricordare ai figli che siamo stati aiutati da altri, perchè la speranza del futuro passa per chi sente il dovere didare una mano affinché gli altri possano crescere”.
Il prefetto D’Alessandro elogia la “profonda maturazione di un territorio che vede Regione, Provincia, Comune, in maniera veloce mettersi insieme ad un privato per garantire soluzioni efficaci alla collettività. Qui ha prevalso un meccanismo di fiducia, che ha superato il grande problema di questi anni. Spesso ci sono tanti rallentamenti, tanta burocrazia, che provengono dalla sfiducia, dal fatto che nessuno creda che gli altri operino correttamente”.
Sorride anche il governatore Luca Ceriscioli, che plaude ai bambini “per l’attenzione ed educazione, sono il segno di un ambiente sano. Quando si riparte con le scuole, le comunità si ritrovano. Questo è il primo passo, seguirà la nuova struttura che darà ancora più forza e prospettiva. Ringrazio il sindaco Canigola, tra le tante preoccupazioni ha sempre messo al primo posto la scuola. Noi continueremo ad impegnarci, nelle Marche oltre 500 scuole hanno ottenuto contributi per riqualificarsi. E’ una scommessa sul futuro della Regione. Abbiamo attraversato momenti difficilissimi, ma le priorità le abbiamo chiare”. Si congratula Borgese della Protezione civile, rimarcando “l’ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato”.
Emozionata la dirigente Anna Maria Isidori: “Non è frequente inaugurare una scuola. Gli ambienti possono fare la differenza nel benessere dei piccoli e dei grandi. In questi due anni i docenti hanno fatto di tutto per alleviare i gisagi. Questo nuovo modulo è stato realizzato in grande continuità con la scuola di sempre. Abbiamo ambienti spaziosi che permetteranno di orientare meglio i percorsi didattici. Rimarrà qualcosa di questa esperienza, non solo per la struttura, anche a livello umano per il lavoro che ci ha portato oggi a vivere questo momento”.
La realizzazione del modulo è figlia del progetto gestione emergenze attuato da Confindustria, rappresentata dal presidente della sezione Piccola Industria Marche, Diego Mingarelli: “Tutto nasce da Roberto Cardinali, imprenditore illuminato che ha lanciato questo progetto, affinché le aziende dessero un contributo concreto nel superamento delle emergenze. La famiglia Bettini ci ha creduto ed ha voluto offrire questo importante contributo. Nel Dna degli imprenditori c’è una forte responsabilità sociale, che in questo caso è diventata generazionale”.
Marco Casati, vicesindaco di Scarperia e San Piero, comune toscano dove si trova l’azienda Rosss, rimarca “l’importante messa in sicurezza delle scuole che abbiamo potuto attuare nel nostro territorio con i contributi frutto della fusione tra Comuni che abbiamo adottato di recente. Anche noi abbiamo goduto della generosità della famiglia Bettini, grazie a loro abbiamo realizzato l’archivio storico e tante altre opere utili alla collettività”.
Tocca infine a Silvano Simone Bettini, uno dei fratelli alla guida dell’azienda che ha regalato a Monte Urano gli spazi scolastici. “Tutto partì da un contatto con Roberto Cardinali. E’ servito un anno per poter partire col progetto. La nostra azienda conta 140 collaboratori ed esporta in 50 Paesi del mondo. Il nostro principio è tenere il legame con il nostro territorio, sfornare prodotti sempre nuovi e sempre più sicuri. Questa scuola è come i nostri prodotti: fatta per durare, fatta per resistere, fatta in Italia”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati