Giovane colpito
da sepsi meningococcica

Attivate le procedure per la profilassi,
Ciarrocchi: “Serve per contatti stretti”

FERMO - Il direttore del dipartimento Prevenzione dell'Av4, Giuseppe Ciarrocchi: "La comparsa di un caso secondario di malattia e’ un evento raro, il rischio assoluto e relativo più elevato si ha tra i conviventi del caso. I contatti casuali hanno un rischio di malattia estremamente basso, quindi la chemioprofilassi va solo riservata ai contatti stretti, soggetti che frequentano regolarmente 'quotidianamente' il paziente, coloro che condividono con il paziente la stessa abitazione, partner sessuali, compagni di classe"

di Paolo Paoletti e Giorgio Fedeli

E’ arrivato sabato all’ospedale di Fermo con una sospetta meningite. E all’esito degli esami si è scoperto che si trattava di una sepsi da meningococco. Così un ragazzo del Fermano, dopo essere stato preso in cura dal personale del Pronto Soccorso del Murri di Fermo, che con fondamentale professionalità e tempestività ha contribuito a orientare la diagnosi è stato quindi trasferito nel reparto di Rianimazione, visitato anche dai medici del reparto di Malattie infettive. Successivamente è stato trasferito all’ospedale Torrette di Ancona.

E tra genitori e studenti è iniziato il tam tam e la corsa alla profilassi, ma prima ancora è partita la procedura che in questi casi vede impegnata l’Area vasta 4 e la scuola. Il giovane, infatti, frequenta il quarto anno del Liceo Scientifico di Fermo. E dopo la diagnosi sono stati attivati tutti i canali di comunicazione con cui si invitano tutti coloro che sono entrati di recente in contatto stretto con il giovane, a recarsi all’ambulatorio vaccinazioni per l’adeguata profilassi. Dall’Area vasta 4 comunque raccomandano a chiare note di non lasciarsi sopraffare dal panico. In questi casi la rapidità della diagnosi e della terapia sono fondamentali. Il sistema sanitario ha funzionato alla perfezione. E, aspetto più importante, le condizioni del giovane sarebbero anche fortunatamente in miglioramento.

Giuseppe Ciarrocchi

“In relazione al caso da sepsi meningococcica che si è verificato in un ragazzo che frequenta la IV Asa del Liceo Scientifico Calzecchi Onesti di Fermo – spiega il direttore del dipartimento Prevenzione dell’Av4 Fermo, Giuseppe Ciarrocchi – si forniscono le seguenti indicazioni: la comparsa di un caso secondario di malattia e’ un evento raro, il rischio assoluto e relativo più elevato si ha tra i conviventi del caso. I contatti casuali hanno un rischio di malattia estremamente basso, quindi la chemioprofilassi va solo riservata ai contatti stretti, soggetti che frequentano regolarmente ‘quotidianamente’ il paziente, coloro che condividono con il paziente la stessa abitazione, partner sessuali, compagni di classe. Non deve essere invece somministrata ai contatti casuali o indiretti in quanto si rischia di esporre il soggetto ad inutili rischi di eventuali reazioni avverse all’antibiotico, come riportato in letteratura”.


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