Ricordare Francesco Zama, figura storica per lo sviluppo economico e politico di Fermo (FOTO)

FERMO - Calcinaro: "Una storia di amore per la città e di rispetto per il territorio". Cesetti: "Privilegiava l'autorevolezza dell'uomo all'autorità del ruolo"

di Alessandro Giacopetti

Piazzale Francesco Zama. Da oggi, sabato 30 marzo, si chiama così lo spazio antistante la chiesa di Campiglione, a Fermo. La targa è stata scoperta dal sindaco Paolo Calcinaro e dalla figlia dell’imprenditore: Alberta. Una chiesa, quella di San Gabriele dell’Addolorata, voluta, progettata e finanziata proprio dall’ingegnere a capo dello zuccherificio Sadam, situato nel quartiere lungo il corso del fiume Tenna.
Altri tempi e un’altra Fermo, quelli dell’ingegner Francesco Zama, quando la città non era ancora capoluogo di provincia. Una persona, è stato ricordato nel corso della cerimonia, profondamente legata alla sua attività lavorativa, orientata al beneficio del territorio. Fu Onorevole Deputato della Repubblica e attivo fautore del processo concluso proprio con l’ottenimento della Provincia fermana.

Prima di scoprire la targa, numerose persone, tra autorità locali, sindaci di alcuni Comuni del Fermano, ex dipendenti dello zuccherificio, semplici cittadini di Campiglione e non solo, hanno assistito alla messa in ricordo dell’imprenditore, scomparso otto anni fa. Ad officiarla è stato l’Arcivescovo Metropolita Monsignor Rocco Pennacchio, assieme al parroco Don Luigi.

“Una giornata pensata da tempo per ricordare una storia importante della città – ha detto nel suo intervento il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro – che ci parla di amore e sviluppo fatto nel rispetto del territorio. Lo zuccherificio, impiegando numerosi ragazzi, ha dato loro una indipendenza economica, anche per questo oggi, qui, vedo presenti gli ex dipendenti. Ricordo anche una data importante: la proclamazione della Provincia di Fermo, istituzione che oggi ha effetti concreti e quotidiani sul territorio. Ad esempio l’arrivo dei nuovi comandi provinciali delle forze dell’ordine. L’intitolazione della piazza, in definitiva, è una prosecuzione di quella storia”, ha concluso il sindaco Calcinaro.
“L’ingegner Zama ha segnato la storia sociale, politica, imprenditoriale ed economica del territorio – ha aggiunto Fabrizio Cesetti, assessore della Regione Marche –. Ha dato la possibilità a molti giovani, soprattutto della vallata, di lavorare per rendersi autonomi e poter così realizzare i propri sogni. Una storia che proietta la gente di questo territorio nel futuro e verso nuove opportunità. Ricordo – ha aggiunto l’assessore Cesetti – quando da onorevole ha ripreso una proposta di legge deliberata nella legislazione precedente per ripresentata in quella successiva per farla approvare e per arrivare, così, all’istituzione della Provincia. Zama nella sua vita ha puntato sull’autorevolezza dell’uomo e non sull’autorità del ruolo”.

Una sede dello zuccherificio si trovava a Celano, in Abruzzo, per questo, oggi, in prima fila, con fascia tricolore c’era anche il sindaco del comune di Celano, Settimio Santilli: “Francesco Zama è stato protagonista dello sviluppo del Fermano e anche della Marsica, in Abruzzo, e del suo indotto agricolo. Oggi voglio donare due targhe ai figli dell’ingegnere, Alberta e Paolo, per ricordare la crescita economica portata nel mio territorio”.
Molto emozionata la figlia Alberta che ha esordito dicendo: “ringrazio il popolo presente oggi per ricordare mio padre. Io non me lo ricordo staccato dal lavoro, lavorando anche d’estate e nei fine settimana. La fabbrica per lui era una famiglia. Il lavoro è la dignità dell’uomo. Bello anche il ricordo della campagna elettorale conclusa con la vittoria delle elezioni. Per me resterà un esempio”, ha ricordato tra le altre cose Alberta Zama.

Presenti tra gli altri: gli assessori Mauro Torresi e Mirco Giampieri, vari consiglieri comunali sia della maggioranza (Pascucci, Rocchi, Tramannoni) che dell’opposizione, come Alessandro Bargoni; gli ex sindaci Fabrizio Emiliani e Saturnino Di Ruscio.


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