di Pierpaolo Pierleoni
Una piccola quota associativa per avere garantito uno screening completo con una ventina di esami nel corso dell’anno. E’ questo il progetto Senior Care, partito nel Fermano e rivolto agli over 60, a cura di Senior Italia FederAnziani. Il coordinamento dell’associazione, particolarmente attivo nelle Marche, ha presentato l’iniziativa avviata allo studio medico Senior Care di via Galletti a Campiglione di Fermo, con il contributo della regione Marche, che ha stanziato 20.000 euro, su iniziativa del consigliere Francesco Giacinti. Un progetto che si basa sulla logica del mutuo soccorso per garantire un ampio spettro di esami a costi molto contenuti.
Nutrita stasera a Villa Baruchello la presenza di autorità e rappresentanti dei centri sociali. Presenti le amministrazioni comunali di Fermo, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Falerone, con gli assessori Mirco Giampieri, Gioia Corvaro, Cristiana Strappa, Maria Teresa Quintozzi. A fare gli onori di casa per Porto Sant’Elpidio il sindaco Nazareno Franchellucci. All’incontro anche il presidente nazionale SeniorItalia FederAnziani Roberto Messina, accolto dalla vicepresidente nazionale vicaria, nonché presidente regionale, Daniela Perticarà, e dal presidente provinciale Luigi Perticarà.
Proprio Messina illustra dati e cifre ad evidenziare l’importanza della prevenzione garantita con Senior Care. “Federanziani ha sostenuto un importante investimento e ricevuto il contributo della Regione. Ogni socio che ha aderito allo studio medico versa una quota di 10 euro mensili. Oggi abbiamo un medico fisso, altri due ne arriveranno a breve in supporto. Il servizio garantisce circa 20 esami nell’arco dell’anno: un’anamnesi completa, spirometria, elettrocardiogramma, dermatoscopia, Oct, ecolight, che sostituisce la vecchia Moc. Pad per la misurazione dei flussi venosi, uroflussometria, esami per individuare l’Alzheimer. Per svolgerli tutti, pagando il tcket, servirebbero 575 euro. Nell’ambulatorio privato con i prezzi più bassi d’Italia ne chiederebbero 1.750. Stiamo facendo a tutti gli effetti medicina sociale”.
“Dopo Milano e Bologna, le Marche hanno la maggiore densità di centri sociali – nota Daniela Perticarà – l’obiettivo di questo progetto è occuparci della salute degli anziani, attraverso uno studio medico in posizione strategica per essere raggiunto dagli utenti di diversi centri sociali del Fermano. E’ una piccola grande rivoluzione culturale, basata sulla prevenzione. La Regione ci ha offerto un grande aiuto, in modo che anche i meno abbienti possano accedere e svolgere un checkup completo. Ringrazio il consigliere regionale Francesco Giacinti, per l’aiuto prezioso. Ora, confrontandoci anche con i servizi sociali dei Comuni, valuteremo se sia possibile abbassare la quota per allargare la platea degli utenti, perchè l’obiettivo è aiutare più persone possibile, specie se in difficoltà economiche”.
Si congratula il sindaco Franchellucci, che ricorda “di aver vissuto l’evoluzione del progetto, dalla fase embrionale ad oggi. L’impegno di Daniela Perticarà è stato fondamentale, c’è stato un passaggio informativo in tutti i centri sociali, l’iniziativa ha avuto piena condivisione. Merito al consigliere Giacinti, che per sensibilità ed impegno era la persona ideale a cui chiedere aiuto per attuare un intervento in campo sociale”.
Il consigliere regionale evidenzia di “aver sposato con convinzione un progetto che sostiene le fasce di età più avanzata. Le Marche sono la sesta regione più longeva d’Italia, oggi hanno il 24% di ultrasessantacinquenni, tra meno di 50 anni saranno oltre il 34%. Non si può lasciare all’angolo una fetta di popolazione così ampia. La Regione ha promulgato anche una legge sull’invecchiamento attivo. Non tralascerei un particolare: siamo la regione che tra gli anziani evidenzia una spesa più alta della media per patologie psicologiche. Dobbiamo chiederci se abbiamo sbagliato qualcosa. A maggior ragione vanno compiuti sforzi affinché questi cittadini siano protagonisti”.
Il presidente nazionale Messina rileva anche l’alta percentuale di pazienti che sottoponendosi alle visite hanno evidenziato problemi di salute. “Tra chi ha effettuato spirometrie abbiamo rilevato problemi nel 20% dei casi ed un 7% di fibrillazioni atriali. Abbiamo rilevato un 25% di utenti affetti da osteoporosi ed un 5% con grave rischio di fratture. Sono stati scoperti anche cancri dermatologici agli stadi iniziali. Dati che confermano l’importanza di fare prevenzione”.
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