di Andrea Braconi
foto e video di Simone Corazza
Prima il passaggio del gonfalone della città di Fermo, di quello della Provincia e del labaro dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato. Poi il questore Luciano Soricelli che passa in rassegna il picchetto in armi, per accompagnare subito dopo il nuovo prefetto Vincenza Filippi. È iniziata così una mattinata a dir poco storica per la Questura di Fermo in occasione del 167esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Numerosi i rappresentanti di istituzioni locali, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Tribunale, Croce Rossa Italiana e Pubbliche Assistenze del territorio presenti alla cerimonia, che hanno potuto anche ammirare un breve filmato sull’attività della Questura, della Polstrada e della Polizia di Stato.
I MESSAGGI
Tra i messaggi inviati dalle autorità, hanno riecheggiato forti le parole del presidente della Repubblica al Capo della Polizia, che ha espresso un sentimento di stima e gratitudine del Paese per l’opera svolta a tutela della legalità. “Un particolare pensiero – ha sottolineato Mattarella – va alle donne che a pieno titolo e a tutti i livelli operano nella Polizia di Stato, svolgendo un ruolo fondamentale”.
Di “grande famiglia” ha parlato il ministro Matteo Salvini nel suo saluto. “Sono fiero di indossare i vostri simboli e con soddisfazione desidero rinnovare il ringraziamento a uomini e donne che lavorano per assicurare la sicurezza del Paese”, ricordando infine quanto il Governo in carica abbia onorato i propri impegni in termini di risorse e di personale in dotazione allo stesso corpo. Salvini, in un altro passaggio, ha evidenziato il costante impegno della Polizia di Stato nella lotta contro la criminalità e le organizzazioni di carattere mafioso, oltre che nella gestione dell’ordine pubblico e, restando alla cronaca recente, nella caccia di latitanti a livello internazionale in sinergia con realtà di intelligence operanti nelle altre Nazioni.
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha voluto ripercorrere i significati pregnanti di questa ricorrenza, del centenario dell’aquila con le ali spiegate, simbolo della Polizia di Stato, così come dei 60 anni dall’istituzione del corpo di Polizia femminile, “fattosi sempre più qualificato e rappresentante il 15% del totale, con ben il 35% impegnato in incarichi dirigenziali”. Polizia di Stato ai vertici delle istituzioni nella fiducia degli italiani, ha aggiunto. “Ma questo non rappresenta una posizione di rendita, ci richiede di essere più preparati per non tradire le aspettative. Oggi abbiamo la consapevolezza che la sicurezza debba essere un valore condiviso”. Gabrielli ha anche ricordato i 10 anni dal terremoto che distrusse L’Aquila, “con donne e uomini della Polizia di Stato impegnati sul fronte delle emergenze e che oggi festeggiamo”.
LE PAROLE DEL QUESTORE
Una cerimonia sobria, connotata da caratteri minimali, privi di enfasi, ma spesa a ricordare l’impegno e la dedizione di tanti poliziotti per garantire le istanze di sicurezza della comunità fermana. E a 9 mesi da quel 17 luglio 2018, giorno dell’inaugurazione della Questura di Fermo (“Una data che ha visto completarsi il sistema di sicurezza del territorio”), a fare il punto della situazione è il questore Luciano Soricelli. “Da luglio 2018 non si è denominato soltanto un cambio di denominazione, ma un’assunzione di prerogative, funzioni, attività, competenze e responsabilità. Ciò ha determinato a seguito del distacco dalla Questura di Ascoli Piceno un’inevitabile ed incremento dei carichi di lavoro delle varie articolazioni della Questura e della Polizia stradale”. Dati che il questore ha illustrato (LEGGI QUI), prima di rimarcare come l’attività abbia determinato un calo dei reati predatori. “È stato possibile conseguire questi risultati attraverso la preziosa e corretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria”. Risultati che però, ha tenuto a precisare, non devono indurre ad una minore attenzione. “Per prevenire e contrastare efficacemente il crimine occorre considerare ogni giorno di lavoro come se fosse il primo, senza tentennamenti o rilassamenti”.
Con un organico in fase di implementazione, la risposta degli uffici è stata encomiabile. “Un grazie va a tutti i funzionari in servizio nella sede che, da quella data, hanno svolto i loro compiti con impegno e dedizione, e continuando a farlo quotidianamente”.
“Oggi – ha proseguito – è l’occasione per esprimere e ribadire il senso più profondo del voler essere sempre al fianco delle persone, specie quelle più deboli, per preservarle dall’insicurezza diventata una forma di ingiustizia sociale e ineguaglianza perché colpisce più di tutte persone che non hanno i mezzi per proteggere il proprio spazio di vita e per le quali il danno arrecato dal crimine è a volte irreparabile”. Un’insicurezza che genera frustrazione e rabbia nei più diversificati contesti sociali, che alimenta disagi e angosce per un futuro incerto e delineato dall’attuale crisi.
“In una fase così complessa si impone un inderogabile ricorso ad atteggiamenti, pratiche e interventi sostenuti da elevati profili di responsabilità che gli operatori della Polizia di Stato e di tutte le altre forze impegnate sul campo assicureranno ed attueranno per rinsaldare una coesione sociale messa a dura prova”.
Al tema celebrativo dell’esserci sempre Soricelli ha aggiunto quale ulteriore elemento qualificante un ‘come esserci’. “Serve impegno contro ogni espressione di criminalità, corruzione, malaffare, recuperando terreno sul piano delle provviste etiche, con un rafforzato spirito di legalità da parte di tutte le istituzioni a cominciare da quelle fondamentali del contesto familiare e scolastico, e a seguire da quelle civili”.
Non nega, quindi, che la strada da percorrere è piuttosto complessa ma proprio per questo servirà un ancora più appassionato “spirito di servizio”. “Sarà necessario non procedere disallineati da un indispensabile fronte comune. Dovranno essere protagoniste tutte le istituzioni per un impegno e una dedizione sempre maggiori, nell’interessa della collettività tutta”. Un gioco di squadra, quello auspicato da Soricelli, che avrà ripercussioni positive sulle condizioni di sicurezza, con la Polizia di Stato che sarà “l’avamposto duttile e intelligente sul fronte delle conflittualità sociali”.
“Per questo gli operatori di Polizia dovranno maturare un’ancora più arricchita consapevolezza del ruolo affidatogli” ha aggiunto, con atti, comportamenti ed iniziative ispirati proprio ad un “esserci sempre”.
Soricelli ha espresso vicinanza ai familiari del personale prematuramente scomparso, in particolare alla famiglia di Giovanni Ripani, originario di Altidona, caduto nell’adempimento del dovere.
Una collettività sana e vigile quella fermana, ha concluso il questore, che saprà continuare a dare un prezioso contributo alla crescita collettiva, sociale e culturale del territorio.
I RICONOSCIMENTI
Numerosi i riconoscimenti consegnati ad agenti e funzionari, distintisi nelle loro attività. A premiarli lo stesso Socirelli ed il prefetto Filippi:
– encomio solenne per il sovrintendente capo Loris Pompei, per un’operazione che ha portato a Fano all’arresto di 5 persone responsabili di traffico di sostanze stupefacenti, culminata con un sequestro di 1.820 kg di marijuana;
– encomio al vice questore Ciro De Luca per l’arresto a Civitanova Marche di un soggetto per detenzione di stupefacenti, con il sequestro di 6,5 kg di cocaina;
– lode al vicequestore Francesco Costantini per aver individuato ed arrestato in 12 ore l’autore di un efferato omicidio a Chieti (Costantini è stata riconosciuta anche la lode per l’arresto dell’autore di numerose rapine ai danni di anziane);
– lode anche per il vicequestore Filippo Stragapede, che ha diretto un’operazione a Porto d’Ascoli che ha portato al deferimento alla competente autorità giudiziaria di un soggetto per danneggiamento aggravato e detezione di stupefacenti (anche per Stragapede duplice lode, questa volta per l’arresto ad Ascoli Piceno di un cittadino albanese su cui gravava un ordine di carcerazione);
– lode al vice sopraintendente Marco Delli Compagni per la denuncia di una donna alla guida in stato di ebbrezza, che viaggiava ad Ascoli Piceno in senso opposto a quello di marcia;
– lode l’assistente capo coordinatore Filippo Vittori e l’assistente Daniele Leoni, per un’attività conclusa con l’arresto ad Ascoli Piceno di un soggetto per resistenza a pubblico ufficiale, guida in stato di ebrezza e altro;
– lode, infine, per l’assistente capo Fabio Bruni, distintosi ad Ancona per un’intervento di soccorso pubblico a favore di un uomo con intenti suicidi.
IL RAPPORTO CON LE SCUOLE
Altro momento significativo della mattinata è stata la premiazione nell’ambito del progetto “Pretendiamo legalità”, realizzato in collaborazione con il Miur per l’anno scolastico 2018-2019. Diversi gli istituti scolastici della provincia che hanno aderito e prodotto dei lavori, valutati da un’apposita commissione presieduta dalla professoressa Maria Teresa Eleuteri.
Per la categoria cine-tv è risultata vincitrice una classe terza Liceo Scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti” per il video dal titolo “Apri gli occhi”. Ad accompagnare gli studenti i professori Antonella Bonaiuto e Bernardino Scialè.
Una prima dell’Itet “Carducci-Galilei”, con al fianco i docenti Feliciana Capretta e Piero Mennò, ha invece vinto il premio per la grafica con il fumetto “Amicizie pericolose”.
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