L’ordine massonico del Rito Scozzese
Antico ed Accettato sceglie Fermo
come terzo Aeropago delle Marche

FERMO - Oltre 50 gli appartenenti all’ordine che hanno partecipato alla cerimonia in via Perpenti per l’intitolazione dell’Aeropago al massone veregrense Giovanni Conti

Alcune stanze del Palazzo Guerrieri di Fermo

 

di Nunzia Eleuteri

Si è svolta sabato mattina a Palazzo Guerrieri di via Perpenti, sede della massoneria di Fermo, la cerimonia di insediamento di un’alta Camera del Rito Scozzese Antico ed Accettato, uno degli ordini iniziatici della massoneria articolato in 33 gradi e a cui possono accedere solo coloro che hanno il titolo di Maestro.

Un evento di particolare rilievo che ha visto la scelta di Fermo come terza città delle Marche, dopo Pesaro e Ancona, in cui il Rito Scozzese Antico ed Accettato ha voluto essere presente.

Fermo come città epicentrica tra Macerata ed Ascoli Piceno ha così un Aeropago (Camera più alta dei gradi scozzesi in cui convergono i Fratelli delle Camere minori delle tre Province) che, sabato scorso, è stato intitolato a Giovanni Conti, già Sovrano, Gran Commendatore del Rito Scozzese, costituzionalista, avvocato e deputato di Montegranaro morto nel 1957, ricordato per essersi battuto contro il fascismo e per l’instaurazione della Repubblica.

Al veregrense Giovanni Conti, della Loggia Tenna di Fermo, è dedicata anche una delle stanze della sede nazionale del Rito Scozzese Antico ed Accettato a Piazza del Gesù nella capitale d’Italia. Nella stessa sede, il Tempio che si trova al suo interno, ha il nome di un altro illustre personaggio del Fermano: Giuseppe Leti, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che, nonostante l’esilio in Francia, riuscì, in epoca fascista, a ricostituire il Grande Oriente d’Italia dando una continuità alla Massoneria, portando a suo rischio a Parigi, tutta la documentazione conservata a Palazzo Giustiniani, oggi sede di alcuni uffici del Senato della Repubblica e al cui interno sarà allestito il museo della Massoneria italiana.

Personaggi del territorio che hanno dunque segnato la storia e che sabato, durante la cerimonia di insediamento dell’alta Camera a Fermo, sono stati ricordati dagli oltre 50 fratelli presenti (dei 5.000 di tutta Italia) appartenenti agli ultimi e più importanti gradi del Rito (dal 30esimo al 33esimo).

A presenziare la cerimonia in via Perpenti, con l’Ispettore regionale e i provinciali delle Marche, il Grande Oratore del Sovrano Consiglio in rappresentanza del Sovrano Grande Commendatore del Rito Scozzese Antico e Accettato d’Italia.

 

FOTO DI ALCUNE STANZE DI PALAZZO GUERRIERI A FERMO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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