“Siamo davvero felici di poter offrire un ulteriore, ennesimo, servizio alla nostra utenza, alle pazienti. Stiamo parlando di una tipologia di intervento davvero importante, delicata e allo stesso tempo il meno invasiva possibile“.
Così il primario di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Murri, Area vasta 4 di Fermo, Alberto Maria Scartozzi, ha commentato quella che per il nosocomio fermano è una novità assoluta. Ieri, infatti, proprio al Murri è stato eseguito un intervento oncologico ‘maggiore’ ginecologico, per la prima volta completamente per via laparoscopica. Tale operazione è stata portata a termine con brillante risultato da Alberto Maria Scartozzi e dal collega Mauro Pelagalli, rispettivamente primari ginecologici di Fermo e Macerata, grazie alla collaborazione autorizzata dai due direttori di Area vasta e dalle rispettive direzioni mediche.
Un intervento delicatissimo, si diceva, poiché ‘maggiore’. O in altri termini alla paziente sono stati asportati, oltre che l’utero e le ovaie, anche dei linfonodi. Ma tutto, mai avvenuto fino a ieri al Murri, il laparoscopia. “La laparoscopia – spiegano infatti dall’associazione nazionale ricerca sul cancro – è una tecnica chirurgica mini-invasiva, impiegata per osservare direttamente gli organi all’interno dell’addome inserendo strumenti chirurgici miniaturizzati attraverso piccole incisioni nell’addome”.
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