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I 205 ANNI DELL’ARMA
Marinucci: “Orgoglioso dei miei carabinieri”
I numeri nel Fermano (Foto e Video)

FERMO - Cerimonia per la celebrazione del 205° anno dalla fondazione dell'Arma. Il ringraziamento alle istituzioni del territorio, presenti all'evento

di Andrea Braconi (foto e video Simone Corazza)

“Sono orgoglioso dei miei Carabinieri”. È la sintesi – e sicuramente l’aspetto emotivamente più significativo – dell’intervento del comandante provinciale tenente colonnello Antonio Marinucci, in occasione della celebrazione del 205° anno dalla fondazione dell’Arma,tenutasi questa mattina dalle 10 al comando provinciale intitolato all’appuntato Alfredo Beni, medaglia d’oro al valor militare, che perse la vita il 18 maggio del 1977 in uno scontro a fuoco. “Il 2018 ha segnato un passaggio storico nella vita dell’Arma nella provincia di Fermo con l’istituzione, il 16 luglio, del Comando Provinciale dei Carabinieri, unitamente alla Questura e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza – ha affermato -. La manovra ordinativa, all’indomani della nascita della Provincia, ha trovato finalmente coronamento, consentendo di ottenere, già nel primo anno oramai alle porte, significativi risultati operativi. Risultati che, con orgoglio, sento di attribuire al lavoro svolto dai miei Carabinieri”.

Il comandante provinciale Antonio Marinucci

All’evento hanno preso parte il prefetto Vincenza Filippi (“Sempre molto attiva e presente” ha tenuto ad evidenziare Marinucci, facendole anche un omaggio floreale per la sua partecipazione a questa prima festa dell’Arma dei Carabinieri di Fermo), l’arcivescovo monsignor Rocco Pennacchio, il sindaco Paolo Calcinaro e numerosi amministratori del Fermano, la presidente della Provincia Moira Canigola, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, il procuratore della Repubblica di Fermo Alessandro Pazzaglia, il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini, il presidente della Fondazione Carifermo Alberto Palma, la presidente dell’Ordine degli Avvocati di Fermo Francesca Palma e diversi imprenditori. Immancabili i rappresentanti di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Guardia Costiera e Polizia Penitenziaria, così come delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Combattentistiche e d’Arma.

Marinucci ha sottolineato l’operato dei 2 Comandi di Compagnia e dei 16 Comandi di Stazione presenti su tutto il territorio provinciale. “Nell’anno appena trascorso hanno costantemente orientato la propria azione a raccogliere anche i minimi segnali di disagio sociale, pervenendo alla risoluzione di situazioni talora frutto di un silente logoramento tra le mura di casa, altre volte maturate nella solitudine degli anziani e dei malati, ovvero nei più fragili contesti giovanili”.

E significativa, sotto quest’ultimo aspetto, è stata anche la presenza dei Consigli comunali dei Ragazzi, chiamati “a testimoniare lo stretto legame tra l’Arma e i giovani, certezza del presente e promessa per il futuro”. “Sappiate che siamo al vostro fianco per supportarvi nel quotidiano cammino della vita” ha sottolineato Marinucci.

Nel corso della cerimonia sono stati anche letti i saluti di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, e Giovanni Nistri, comandante generale dell’Arma.

Il tenente colonnello Gianluigi Di Pilato

IL CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nel 2018 i Carabinieri, grazie ad un’azione capillare, hanno eseguito 13.000 servizi preventivi, con l’identificazione di oltre 23.000 persone e il controllo di circa 20.000 veicoli. “La nostra costante e pronta attività – ha proseguito Marinucci – ha riguardato circa l’85% dei reati complessivamente denunciati a tutte le Forze dell’ordine provinciali, con un incremento del 12% degli arresti e una generale diminuzione dei reati del 10%”.

E nel periodo di riferimento ci sono stati anche due casi di omicidio, a Montegiorgio e a Sant’Elpidio a Mare, con il primo risolto grazie a un lavoro sinergico dei reparti investigativi e delle Stazioni, brillantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Fermo. “Per l’altro – ha spiegato – proseguono serrate le attività di indagine per assicurare i responsabili alla giustizia”.

Analogo impegno è stato rivolto ai reati contro il patrimonio, che hanno registrato una diminuzione dell’8,3% rispetto al precedente anno, attestandosi a circa 2.600 casi, con una percentuale di risoluzione pari al 5%, in linea con l’indice nazionale medio.

IL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Particolare attenzione anche al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, con un incremento del numero di controlli, arresti e sequestri. Rilevante, secondo Marinucci, è il dato sulle cosiddette droghe leggere, il cui consumo tra i giovani del territorio è particolarmente diffuso. “Nel 2018 sono stati sequestrati complessivamente 235 kg di hashish. Inoltre, tra le attività investigative più premianti, mi preme evidenziare l’operazione convenzionalmente denominata Twenty five – conclusasi nel 2018 – nell’ambito della quale i militari della Compagnia di Fermo hanno arrestato due italiani e sequestrato oltre 22 kg di cocaina e 4 kg di hashish”.

LE TRUFFE

Un fenomeno piuttosto diffuso su tutto il territorio nazionale è quello delle truffe, spesso perpetrate ai danni di persone anziane, e recentemente oggetto di una direttiva con la quale il Ministro dell’Interno ha istituito un fondo per finanziare iniziative di prevenzione e contrasto a livello locale. “Per quanto riguarda questa provincia – spiega Marinucci – nel 2018 sono stati denunciati 280 casi, con una risoluzione di circa il 23% di essi”.

LA VIOLENZA DOMESTICA O DI GENERE

Significativa è risultata l’attività di contrasto alle ipotesi di violenza domestica o di genere. “Grazie alla capacità di decriptazione delle condotte e di convincimento delle vittime, sono state disvelate diverse vicende riconducibili a maltrattamenti in famiglia che, sapientemente investigate, hanno portato alla denuncia di 3 persone, una delle quali tratta in arresto”. Risultati che, tiene a rimarcare Marinucci, sono frutto dell’opera meritoria realizzata in tutta la provincia dai Carabinieri di ogni ordine e grado. “Con una infaticabile attività sul territorio hanno svolto una importante opera preventiva e informativa, giungendo a realizzare la più diffusa e capillare forma di polizia di prossimità”.

IL REPARTO OPERATIVO

L’attività di polizia criminale sia in chiave preventiva, sia in funzione repressiva, svolta dalle componenti info-investigative del Reparto Operativo, attraverso indagini di elevato profilo ha contribuito in modo rilevante a garantire un’elevata e articolata cornice di sicurezza, contrastando efficacemente l’insediamento nei territori di sodalizi criminali o di matrice terroristica. “In una provincia caratterizzata dal forte patrimonio socio-culturale radicato nei 40 Comuni, di tutta rilevanza risulta essere stata l’opera di assicurazione e mantenimento della sicurezza pubblica realizzata con oltre 820 servizi di ordine pubblico posti in essere in naturale condivisa sinergia con la Questura, nonché con le altre forze pubbliche, sotto la guida coordinamentale della Prefettura”.

I CARABINIERI FORESTALI

Qualificata e quanto mai efficace, per il comandante provinciale, l’azione svolta dai Carabinieri Forestali. “I reparti hanno effettuato nel 2018 circa 3.000 controlli nei vari settori di competenza, tra cui quello dei rifiuti, accertando 21 illeciti penali e 97 amministrativi, nonché denunciando 23 persone all’Autorità giudiziaria. Importante è stata l’azione di prevenzione e repressione degli incendi boschivi, con 103 controlli, consentendo una netta riduzione dell’odioso fenomeno. Peculiare, inoltre, l’attività del Nucleo Carabinieri CITES che ha svolto una massiva attività amministrativa di certificazione in favore delle aziende, in particolare del settore calzaturiero e degli allevatori”.

IL RAPPORTO CON LE SCUOLE

Ma oltre ad un intenso anno di servizio, Marinucci ha voluto evidenziare il rapporto instauratosi con le scuole, che ha permesso di veicolare e consolidare una cultura della legalità tra i più giovani. “Per la nostra Istituzione è stato un onore e una vera emozione poter entrare in contatto con quasi 1.700 studenti nel corso delle diverse conferenze tenute dagli Ufficiali e dai Marescialli di quest’Arma presso le scuole, nonché di apposite visite guidate presso le nostre caserme. È fondamentale che le nuove generazioni acquisiscano la consapevolezza che a loro è affidato il futuro della nostra società; una società che sarà giusta e solidale nella misura in cui – fatto salvo il giovanile diritto di sbagliare – fin da subito sapranno rispettare sé stessi, il prossimo e il bene comune nella vita di tutti i giorni”.

LO SPIRITO DI COLLABORAZIONE

Doveroso il ringraù alla Magistratura di Fermo “per la costante azione di confronto, coordinamento e indirizzo apprestataci, ed alla quale rinnoviamo il nostro impegno a fornire sempre adesa e proficua collaborazione”. Una collaborazione, ha aggiunto, nel solco di quel riconfermato antico adagio che qualificando l’opera dell’Arma recita testualmente: “…dal valore e dalla legge ogni sua gloria…”.

“Rivolgo un saluto particolare al prefetto della provincia di Fermo, sotto l’egida della cui azione coordinamentale è costantemente assicurata efficacia e concretezza all’azione tutoria in un clima di piena e naturale condivisione con il Questore, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e con gli altri vertici della Polizia Penitenziaria, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco e delle Polizie Locali, cui va parimenti rivolto il mio ringraziamento per la vicinanza e la sinergica collaborazione profusa. Un grazie anche agli organi della Rappresentanza Militare che, nella piena consapevole collaborazione con il Comandante di Corpo, si impegnano quotidianamente per migliorare il benessere di noi tutti”.

IL RICORDO DI CADUTI E FERITI

Un commosso pensiero Marinucci lo ha riservato a tutti quei Carabinieri caduti e feriti nell’espletamento del servizio e ai loro familiari, simbolicamente rappresentati dal brigadiere Paolo Di Giovanni, ferito in occasione dell’attentato di Nassiriya, e dalla vedova Seri, moglie del maresciallo maggiore Federico Seri (il cui figlio durante la cerimonia ha letto la preghiera del Carabiniere, ndr), scomparso a causa di un improvviso malore. “La loro presenza fra di noi costituisce rinnovato motivo di fratellanza nel memore ricordo di chi, nostro fratello non per legge di sangue, ma per sacrale e comune ideale di servizio, ha dato la vita per essere fedele al giuramento prestato”.

I SUOI UOMINI

Nella parte conclusiva del suo discorso, il comandante si è rivolto a tutti gli ufficiali e ai comandanti delle 16 Stazioni della Provincia, oltre che ai comandanti di Reparto e a tutti i militari. “Esprimo il mio plauso per la passione e la professionalità con cui interpretano il loro ruolo istituzionale, perseguendo i rei con fermezza non disgiunta da umanità e svolgendo in maniera encomiabile quel ruolo sociale di mediatori, consiglieri e confessori sociali, capaci di comporre con equilibrio e giustizia i quotidiani, innumerevoli privati dissidi. E, infine, consentitemi di rivolgere loro un sincero ringraziamento per l’abnegazione e la non scontata disponibilità a me riservata da tutti i Carabinieri in questo primo anno al comando del Provinciale di Fermo. A voi e alle vostre famiglie, che giorno dopo giorno, a prezzo di rinunce e disagi, vi trasmettono forza e sostegno, va il mio più caloroso ringraziamento. Viva l’Italia e viva l’Arma dei Carabinieri”.

Il comandante Marinucci con il prefetto Filippi

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