ITALIA (3-5-2) 0: Plizzari: Gabbia, Del Prato, Ranieri; Bellanova, Frattesi (46′ Alberico), Esposito (73′ Capone), Pellegrini, Tripaldelli (84′ Olivieri); Scamacca, Pinamonti. All. Nicolato
UCRAINA (5-4-1) 1: Lunin; Konoplia, Popov, Beskorovainyi, Bondar, Korniienko; Kashchuk, Dryshliuk, Chekh (69′ Khakhlov), Buletsa (83′ Safronov); Sikan (64′ Supriaha). All. Petrakov
RETE: 65′ Buletsa (U)
ARBITRO: Raphael Claus (Brasile); assistenti Danilo Simon – Bruno Pires; quarto ufficiale Ahmed Al-Kaf (Oman); arbitro VAR Wilton Sampaio; Assistente VAR Jesús Valenzuela (Venezuela)
NOTE: Espulso: Popov (U) al 79′. Ammoniti: Sikan (U), Popov (U), Ranieri (I). Recupero +0′ +3′
LA CRONACA
Come si diceva, il match risulta piuttosto equilibrato, tuttavia nella ripresa, nel momento migliore degli azzurrini di Nicolato, l’Ucraina non perdona e rompe il ghiaccio: Buletsa dimenticato nel cuore dell’area trasforma il traversone dalla destra di Konoplia e trafigge Plizzari.
Al 79esimo, sebbene la gara sia ancora in salita per la nazionale italiana, l’ucraino Popov allarga il gomito ai danni di Pinamonti e si becca il secondo giallo. Forte della superiorità numerica gli azzurrini premono sull’acceleratore e per creare qualche grattacapo in più alla retroguardia di Petrakov, Nicolato inserisce Capone e Olivieri a dar man forte a Pinamonti e Scamacca.
Al 93′ proprio quest’ultimo trova un eurogol controllando spalle alla porta il cross di Alberico ed infilando l’estremo Lunin in semirovesciata. L’Italia esplode di gioia, ma ad infrangere il sogno del centravanti formato nelle giovanili di Roma, ora di proprietà del Sassuolo, e di tutta la nazione ci pensa il Var (video assistant referee) che giudica falloso il contatto tra il braccio largo dell’azzurrino ed il viso di Bondar.