“La segreteria Provinciale di Fermo esprime la massima solidarietà e vicinanza al collega dei Carabinieri di Montegranaro, che nell’adempimento del servizio è stato gravemente colpito con una coltellata al polmone da un cittadino extracomunitario“. E’ la nota che arriva dal segretario provinciale di Fermo del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia Amedeo Cerqua dopo quanto avvenuto la scorsa notte a Montegranaro.
“Il collega – spiega il sindacato . operato nella notte, fortunatamente sta bene clinicamente anche se le conseguenze della ferita sono serie e sicuramente lasceranno una cicatrice indelebile sul corpo ma soprattutto sull’anima.
L’atto di un vile balordo che non si è fermato davanti a chi indossava una divisa e difendeva lo Stato dovrà essere punito con una pena esemplare. Esprimiamo la massima gratitudine a tutto il personale dei Carabinieri della provincia di Fermo per lo sforzo quotidiano e costante che come noi, e al nostro fianco, cercano di garantire la sicurezza del territorio e dei suoi cittadini”.
Sindacato che aggiunge: “Dopo il fatto di Roma, accaduto al nostro collega accoltellato in simili circostanze, lo Stato deve correre ai ripari e lo deve fare subito ed in modo deciso, non è più accettabile che i rappresentanti delle Forze dell’Ordine impiegati sul territorio siano oggetto di continue e ripetute aggressioni. E’ ora di inasprire le pene, lo Stato deve dimostrare la sua forza contro chi aggredisce i propri servitori, non è più ammissibile che chi, indossa una divisa, sia oggetto di offese, minacce e quant’altro. Chi colpisce un uomo in divisa colpisce lo Stato. Il collega che esce di casa, salutando i propri cari, tutti i giorni mette a repentaglio la propria incolumità per difendere la democrazia di questo Paese, deve avere la certezza che chi è al di sopra di lui remi nella sua stessa direzione. La politica deve tradurre le parole in fatti, attraverso quei necessari investimenti nell’apparato di sicurezza in termini di risorse finanziare, umane e logistiche da destinare in special modo alla salvaguardia dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica”.
Segretario provinciale che aggiunge: “Fermo da sempre considerata un’oasi felice ‘dove certi fatti non avvengono’ è l’esempio che non esistono più luoghi sicuri. Non è accettabile che la Questura come quella di Fermo con un organico previsto di 160 persone si trovi ad operare con circa la metà degli uomini, lo stesso vale per i colleghi del Comado Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della sezione della Polizia Stradale. Al Questore, ed ai suoi più stretti collaboratori, va il nostro apprezzamento per la direzione attenta ed oculata nella pianificazione dei servizi di prevenzione, così come riscontriamo positivamente l’assegnazione delle risorse umane ai vari uffici, con il chiaro obiettivo di razionalizzare e valorizzare il più possibile ogni singolo operatore. Non possiamo sottrarci comunque dall’affermare che è sotto gli occhi di tutti le penurie d’organico in cui versa la Questura di Fermo. Dei venti colleghi promessi nelle assegnazioni di luglio ne arriveranno soltanto due. Basta proclami politici inneggianti il rafforzamento della Sicurezza Pubblica e che esaltano il sacrificio quotidiano di uomini e donne delle forze pubbliche. Parole, siamo stanchi di ascoltare soltanto parole solo proclami e vuoti annunci. A proposito riporto le parole del collega Segretario Provinciale SIAP di Roma che proprio nei giorni scorsi ha scritto un comunicato per la medesima circostanza
Il colpo barbaramente inferto al nostro coraggioso collega è l’ennesima ferita alla nostra Amministrazione !!!!!
Una ferita aperta che non tolleriamo, provocata non solo da coltellate ma anche da negligenze e vane promesse di una classe politica da cui ci attendiamo subito concrete risposte. La Segreteria Provinciale di Fermo esprime un sentito augurio di pronta guarigione al collega ferito affinché torni al più presto a svolgere il prezioso servizio”.
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