Mario Ferracuti al termine di una gara
di Paolo Gaudenzi
FERMO – Il 6 agosto dello scorso anno, all’età di 92 anni, scompariva “il leone delle Marche“, appellativo con cui era noto in ogni dove podistico Mario Ferracuti.
Quest‘oggi, alle 18.30, il longevo maratoneta fermano verrà quindi ricordato con la Santa Messa che verrà celebrata all’interno della Chiesa di Santa Lucia.
Sconfinati i teatri di sfida abbracciati da un atleta che ha onorato la disciplina di riferimento fino a poco prima della scomparsa. Una carriera lunga una vita, è proprio il caso di dire, con le tappe principali della stessa richiamate nel libro “Era mio padre“, scritto dal figlio Angelo.
Da citare senza dubbio la Gerusalemme-Betlemme solcata in momenti storici davvero critici per l’area interessata, e non da meno, dal lato agonistico, meritano la menzione anche le cinque tappe dolomitiche onorate cinque anni or sono, quindi all’età di 88 anni, che valsero l’udienza da Papa Francesco.
Una vasta, vastissima quantità di strada quella macinata, che Ferracuti avrebbe voluto continuare ad immagazzinare sino a coronare il proprio sogno: quello di correre fino ai cento anni.
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