Buona la prima, la Fermana batte il
Ravenna all’esordio di campionato

SERIE C - Canarini in versione spumeggiante, a chiudere la pratica nel primo tempo con Petrucci e Bacio Terracino. Tris sfiorato ad inizio di ripresa, poi la rete di Giovinco ad illudere gli uomini di Luciano Foschi. Finisce 2-1

L’ingresso in campo delle squadre

di Paolo Gaudenzi

 

FERMO – Recita una vecchia e nota massima che “chi ben comincia è a metà dell’opera“, e la Fermana innesca quindi nel migliore dei modi lo start di campionato avendo ragione della “bestia nera” (vedi i precedenti poco entusiasmanti abbinati al cromatismo canarino) romagnola.

La (per così dire) promessa della vigilia, griffata Flavio Destro, si basava su un gioco stagionale meno speculativo, con l’occhio strizzato allo spettacolo. C’è di più, dalla teoria alla pratica di fatto mantenuta tale ecco aggiunto anche il tonico ritmo nella manovra, per un tridente offensivo pronto a scattare sulle palle centrali sfornate tra la certezza Urbinati, la buona regia di Isacco e l’intraprendenza di Mantini.

Se il tutto si basa poi sulla solidità, ben rodata dal recente passato, della retroguardia blindata da Comotto e Scrosta, con l’ottima applicazione di un Manetta nella circostanza adattato a destra e la propulsione mancina di Sperotto, il cerchio si chiude al meglio con i primi tre punti di torneo. Pagato a caro prezzo solo un momento di eccessivo rilassamento a metà di secondo tempo, con Giovinco (a spaccare la partita sostituendo uno spento Nocciolini) prima a fare le prove del gol, poi ad insaccare la palla che ha enfatizzato nel finale le vane speranze giallorosse. Nel complesso: buona la prima, dunque.

IL TABELLINO

FERMANA 2 (4-3-3): Palombo; Manetta, Comotto, Scrosta, Sperotto; Mantini, Isacco (30′ st Bellini), Urbinati (42′ Ricciardi); Petrucci (25′ st Zerbo), Cognigni (42′ Fiumicetti), Bacio Terracino (25′ st D’Angelo). A disposizione: Valentini, Soragna, Manè, Renzi, Liguori, Pedroni. All. Flavio Destro

RAVENNA 1 (4-3-3): Cincilla; Negretti (1′ st  Grassini), Jidayi (37′ st Ricchi), Sirri, Purro; Ronchi, Selleri (22′ st Giovinco), Papa (10′ st D’Eramo); Martorelli, Nocciolini (22′ st Fyda), Raffini. A disposizione: Spurio, Pellizzari, Fiorani, Mustacciolo. All. Luciano Foschi

ARBITRO: Davide Di Marco di Ciampino; Francesco Valente e Francesco Rizzotto di Roma 2

RETI: Petrucci 3′ pt, Bacio Terracino 35′ pt, Giovinco al 29′ st

NOTE: Angoli 3-3; ammoniti Liguori dalla panchina, Selleri, Jidayi, Manetta; recupero 2’+5′; spettatori 1.430 (796 la quota abbonati)

LA CRONACA

Neanche il tempo di gustare l’inizio delle danze 2019/20 che la palla spiove a centro area su imbeccata di Isacco per Cognigni, pronto a staccare di testa a stimolare la respinta in tuffo di Cincilla, sulla quale si fionda in tap in vincente Petrucci per l’1-0. Sull’entusiasmo del Recchioni c’è di nuovo Petrucci, come tipico a spadroneggiare sulla corsia di destra. Uno contro uno su Purro e palla nel cuore dell’area dove Cognigni ed Urbinati, in inserimento, mancano l’appuntamento con l’impatto.

Mister Foschi riorganizza i suoi, passando momentaneamente a tre dietro e potenziando gli esterni. Ne escono fuori traversoni controllati da Comotto & soci, pronti poi a distendersi sul possesso riconquistato. I canarini tengono bene il campo, l’azione si sviluppa spesso in verticale con sbocco in ampiezza sull’esterno. Cognigni è il riferimento anche spalle alla porta altrui, per una preziosa boa a garantire la profondità. Ci prova quindi Isacco dalla distanza, palla fuori, e Bacio Terracino dal limite riprendendo una ribattuta da corner, traiettoria alta. L’ex Teramo si ripete serpeggiando a sinistra, venendo chiuso però sul più bello nel rinnovato tiro dalla bandierina. Pericolo, però, alla mezz’ora di gioco. Sulla pressione del Ravenna scaturisce il collo potente dai sedici metri di Martorelli sul quale Palombo risponde scattando basso sulla sinistra.

Nessun problema, anzi, palla lunga apparentemente preda della retroguardia ravennate, Ronchi si fa però beffare in velocità da un Bacio Terracino versione turbo, che conquista la sfera, aspetta il ritorno della marcatura per poi pennellare morbido, da posizione centrale e ravvicinata, alla destra di Cincilla. E’ il raddoppio, lo spettacolo continua. Punizione calciata da Mantini ad invitare sul secondo palo il piatto destro sotto misura di Manetta, di poco alto. Si va al riposo tra gli applausi di un Recchioni entusiasta, del tutto legittimo il coro “vi vogliamo così” della Duomo.

Ripresa. Tris divorato al ritorno in campo da Cognini, puntero abile a lavorarsi la sfera ma impreciso nel calciare, davanti a Cincilla, scagliando così oltre lo specchio. La Fermana aspetta sulla propria trequarti difensiva, del resto non c’è fretta, gambe e menti degli undici gialloblù vanno sul doppio velluto. Tradotto in termini di resa effettiva le morse si chiudono bene e la palla è presto un oggetto a transitare per i piedi dei padroni di casa. Foschi mischia però le carte, ma Nocciolini, riferimento offensivo ravennate, ha pochi rifornimenti e cade troppo spesso nel risucchio della retroguardia con l’estremo Palombo in questa fase pressoché spettatore.

Per gli ospiti Martorelli si danna l’anima, raddoppia, spinge palla al piede e si propone al tiro, ma in pochi dei suoi ne avallano la performance. La panchina se ne accorge: Foschi getta nella mischia Fyda e Giovinco, ed è proprio questi a ricevere il colpo di tacco in bello stile, al 25′, a liberarlo nel cuore dell’area ma sparato malamente a fil di palo. In pratica si tratta della prova del gol: sfera ospite elaborata poco dopo sulla destra, pennellata sul secondo palo per un  doppio tentativo a rete respinto miracolosamente da Palombo, prima della ribattuta vincente dello stesso Giovinco. E’ il 2-1. Destro risponde con le forze fresche di Zerbo e D’Angelo, elementi in grado di immettere brio fermano nel momento favorevole ospite, poco dopo entrano in scena anche Fiumicetti e Ricciardi. Il Ravenna non molla, getta la palla lunga con la prospettiva di un ghiotto quanto insperato pareggio dopo il rischio del tris corso ad inizio di frazione, che ne rappresenta il logico e scontato motore a rendere la coda di partita effervescente. Destro richiama i suoi, il recupero è ad un passo (come i tre punti all’esordio), c’è solo da gestire con calma l’epilogo di giornata, compito che fortunatamente per le economie gialloblù si conclude al meglio dopo 5′ di extra time.

 

Fotogallery

Il riscaldamento pregara

Fermana – Ravenna, squadre in campo

La curva Duomo

Il calcio d’inizio della sfida

Le due tribune, centrale e laterale

 

 

 

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