Simone Riccioni tra ricordi e lacrime:
«Alessandro era un fratello»

MACERATA - Insieme avevano realizzato i film "Tiro libero" e "Come saltano i pesci". «Mi aveva mandato un messaggio 5 giorni fa per il mio compleanno, non posso credere che se ne sia andato così»

 

Simone Riccioni con Alessandro Valori

 

«Alessandro mi ha fatto da padre, fratello, amico e confidente per 4 anni. Un pezzo del mio cuore se ne va con lui». Simone Riccioni non riesce ancora a credere alla morte di Alessandro Valori tanto da usare ancora il presente per parlare di lui. Ha saputo la notizia questa mattina alle 8,30. «Solo 5 giorni fa – ricorda – sempre alle 8,30 ho ricevuto un messaggio di auguri per il mio compleanno. Mi ha scritto “Buon compleanno Riccio”, ho risposto “Grazie Ale, ci vediamo presto” e lui “Daje”». L’attore di Corridonia aveva girato con la regia di Alessandro valori “Tiro libero” e “Come saltano i pesci”, poi nell’ultimo anno le loro strade professionali si erano divise.
«Tutto è iniziato con lui – continua Riccioni – facevo parte della sua famiglia, sono il suo fratello acquisito. Passavo molto tempo con lui, la moglie Carmen e il figlio. Per ogni problema si metteva in moto e cercava la soluzione, era un uomo buono. Ricordo le nostre notti insonni, i viaggi in macchina quando mi diceva “Ti faccio compagnia io” e si addormentava dopo 5 minuti, lo chiamavo Kung Fu Panda. Non potevi non volergli bene». Riccioni confessa che aveva altri progetti da realizzare con lui: «Aveva fatto delle scelte che condividevo e sostenevo e avevamo ancora tanto da fare. Non avrei mai pensato che potesse capitare, quello che gli è accaduto non si augura a nessuno. Lui viveva la sua vita al massimo. Piango da questa mattina, è andato via un grande amico».

(a.p.)

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