Ciclabile, il Consiglio discute la petizione
Restano le perplessità della maggioranza

PORTO SAN GIORGIO - Il 23 settembre il Consiglio comunale rivierasco esaminerà la petizione del Comitato che si sta battendo per la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare Gramsci.

di Sandro Renzi

Il 23 settembre il Consiglio comunale discuterà della petizione proposta dal Comitato civico che si sta battendo per la realizzazione di una pista ciclabile sul lungomare Gramsci. Il Sindaco Nicola Loira lo aveva promesso ai rappresentanti del gruppo guidato da Paolo Intorbida. E così è stato. Acquisiti i pareri dei dirigenti comunali Sauro Censi e Giovanni Paris, la petizione, sottoscritta da oltre 500 cittadini, approda finalmente all’esame della civica assise. Sarà l’occasione per conoscere anche la posizione della minoranza che dopo il vertice di sabato scorso non aveva di fatto preso posizione sul tema aspettando di conoscere le carte.

Le stesse che sono state sottoposte ai consiglieri in commissione ieri pomeriggio. Ma accanto alla petizione ecco spuntare pure una mozione, trasversale alla maggioranza, perché sottoscritta da Renato Bisonni (per Porto San Giorgio a sinistra), Giacomo Clementi (Pd) e Christian De Luna (lista per Porto San Giorgio -Sto con Nicola). Impegnerebbe l’Amministrazione Loira a destinare gli oneri di urbanizzazione e quelli compensativi alla riqualificazione della città ed in particolare alla realizzazione di una pista ciclabile in sede, secondo quanto prevede l’attuale Piano di spiaggia. Progetto, quest’ultimo, che dovrebbe “connettersi” a quello che la Regione Marche sta predisponendo per la Ciclovia Adriatica. Posizione, quella del centrosinistra, emersa abbastanza chiaramente nell’ultima riunione di maggioranza. In quella circostanza, infatti, a pesare sulle scelte della giunta erano state le tante criticità sollevate rispetto alla proposta del Comitato, dalla perdita dei parcheggi a pagamento (oltre 550) e quindi degli introiti per le casse comunali, ai costi per la realizzazione di una pista ciclabile “temporanea”, all’aggravio dell’inquinamento acustico e ambientale nelle vie parallele dove parte del traffico verrebbe dirottato una volta istituito il senso unico.  Messi su una bilancia pro e contro di una pista sperimentale, giunta e maggioranza avrebbero optato per imprimere una accelerazione alle previsioni del piano di spiaggia che al suo interno include già la pista ciclabile. Sarà questa dunque la posizione che in Consiglio il centrosinistra porterà presumibilmente avanti, pur condividendo la necessità di investire sulla mobilità dolce e sulla realizzazione di una pista ciclabile anche sul lungomare. Una posizione differente, nei tempi e nelle modalità di esecuzione del progetto, rispetto a quella del Comitato.

 


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