di Sandro Renzi
Tutto in 24 ore. Un nuovo capitolo si è aggiunto stamane al tormentone dell’estate sangiorgese, quello che vede cittadini e partiti dibattere sulla opportunità di realizzare una pista ciclabile “provvisoria” o “sperimentale” sul lungomare Gramsci. La maggioranza di centrosinistra ha già espresso alcune perplessità, lo stesso dicasi per la giunta Loira. Non altrettanto invece per la minoranza di centrodestra che non pare aver trovato ancora una quadra. E non l’ha trovata neanche la II° Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni che ieri sera avrebbe dovuto esaminare la petizione del Comitato.
All’unanimità i suoi componenti hanno deciso infatti di rinviare la seduta al 27 settembre invitando una delegazione del Comitato stesso “a fornire chiarimenti ed illustrazioni in merito alla proposta presentata”. E questo a poche ore dalla convocazione del Consiglio comunale, pubblicata anche sul sito del Comune, prevista per il 23. La decisione assunta dalla Commissione ha quindi costretto il Presidente, Giuseppe Catalini, a revocare la civica assise. Uno slittamento che non avviene così frequentemente. Si contano sulle dita di una mano le revoche di un Consiglio. Tant’è, all’esito della Commissione e del confronto con il gruppo guidato da Paolo Intorbida, verrà decisa una nuova data, ma la mozione già sottoscritta da tre consiglieri della maggioranza è presumibile che resti in piedi e che le convinzioni maturate dall’esecutivo, supportate dai pareri tecnici, pure. Ieri sera era lo stesso Intorbida a dare notizia della decisione assunta dalla Commissione. “Il Comitato da parte sua assicura di cercare insieme ai consiglieri la soluzione migliore per la città, senza voler imporre alcunché, ma con la ferma di interrompere questo immobilismo e quindi soluzioni con tempi definiti e finanziamenti certi” aveva postato sui social dopo essere stato contattato da alcuni consiglieri comunali.
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