di Andrea Braconi
Una stagione teatrale intercomunale che parte da lontano. Precisamente da una chiacchierata tra Manu Latini e Ivano Bascioni, sindaco di Belmonte Piceno. Tre anni fa, infatti, proprio Latini propose di portare una rassegna di qualità nel piccolo Comune dell’entroterra. “Con Bat abbiamo fatto tre stagioni esaltanti – ricorda il primo cittadino – con il primo anno che ha visto 80 abbonamenti e 95 presenze di media. E dopo questo percorso abbiamo voluto alzare l’asticella, abbiamo guardato ai Comuni vicini e agli amici sindaci del territorio”.
Ne è scaturito un cartellone di tutto rispetto, confluito sotto il nome di Festival Storie. “C’è stato un primo incontro ad inizio giugno, ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto si parte”.
Il padrone di casa, Marco Rotoni, ribadisce la responsabilità da parte di un amministratore di animare un territorio e di come occorra essere attenti a non perdere le opportunità che si manifestano. “Questo è un lavoro che parte in maniera condivisa, siamo una squadra e vogliamo far vivere emozioni ai nostri cittadini e ai ragazzi. Anche la scelta della location per la presentazione (la Casa della Memoria di Servigliano, ndr) ha un significato particolare: siamo in un contenitore multidimensionale, dove arte, storia e cultura vanno a braccetto”.
Mauro Ferranti, sindaco di Montappone, ha il teatro più grande (180 posti), seguito da Santa Vittoria in Matenano (130), la stessa Servigliano (che avrà due location: il teatro con 120 posti ed il Chiostro di Santa Maria del Piano) e Belmonte Piceno (98). A chiudere Montefalcone Appennino, con soli 69 posti. “Ci è bastato poco per intenderci e capire che questo era il momento di agire – commenta Ferranti – è stata un’intesa in cui è scoccata subito la scintilla e non abbiamo avuto difficoltà a mettere insieme 5 Comuni. Sono convinto che la passione è l’ingrediente che fa crescere, motiva e alla fine crea il risultato che, a volte, va oltre ogni aspettativa. Questo è un esempio del fare squadra ed è un punto di partenza”.
“Siamo orgogliosi di partecipare – aggiunge per il comune di Montefalcone Appennino Giorgio Grifonelli -. Non era facile realizzare un cartellone da soli e per questo ringrazio i colleghi che mi hanno reso partecipe di questa iniziativa. Noi 5 sindaci abbiamo dato un esempio importante: invece di parlare ci siamo messi insieme. E dopo le scosse del 2016 poter utilizzare i teatri, e quindi riportare la popolazione a vivere un cartellone itinerante, è anche un’azione sociale nei confronti di un territorio colpito”.
Di progetto impegnativo ma di grande impatto ha parlato Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano. “Ci abbiamo creduto sin dall’inizio perché è importante ripartire con la cultura e far rivivere questi luoghi magici come i nostri piccoli teatri”.
A dare un impulso al lavoro sviluppato anche Danilo Viozzi, figura di riferimento di una Servigliano che sulla cultura non ha mai smesso di investire. “Questo è un teatro diffuso e noi partecipiamo convinti, con la grande chiusura nel giugno 2020 con Federico Buffa che racconterà il grande Gaetano Scirea, devolvendo il proprio cachet in beneficienza”.
“Storie”, ribadisce il direttore artistico Manu Latini, è il risultato di un percorso di anni: “Un percorso tra i contatti che vedete scritti nel cartellone, con ogni artista contattato che è stato contento di partecipare” spiega, prima di focalizzarsi su tutti gli appuntamenti di “un cartellone nato per raccontare quello che non è stato raccontato”, tra la vita di Carlo Urbani a quella di Bartali e Perlasca, da Totò a figure locali come Piero Massimo Macchini, Michele Gallucci e Gianni Schiuma, fino alla residenza de “La tempesta” (con performance anche per le scuole) e “L’artigiano del teatro” con Roberto Rossetti.
Gli abbonamenti a 90 euro, che andranno in vendita da lunedì 2 ottobre (e che vedranno i 5 sindaci come primi acquirenti), saranno riservati al massimo a 60 persone.
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