di Paolo Bartolomei
FERMO – Arriva la capolista Padova (domani, domenica, stadio Bruno Recchioni ore 15) e già solo i numeri mettono paura. Non ci riferiamo solo ai punti in classifica (16 contro 7, più del doppio), ma anche ai gol fatti (13 contro 5, quasi il triplo) e subiti (solo 2, contro i 9 della squadra canarina). Tre trasferte e tre vittorie.
Senza nulla togliere ai patavini, che sono sicuramente una delle formazioni più attrezzate della serie C e pronte per tornare in serie B, però ad onor del vero c’è anche da dire che sono stati agevolati da un calendario con un avvio di campionato con squadre di bassa fascia, come Virtus Verona e Fano, contro le quali i biancoscudati hanno siglato ben 9 gol. Paradossalmente proprio contro queste il Padova ha subito le uniche due reti.
Tutto il contrario per la Fermana, il cui calendario ha fissato pressoché insieme al via le big del gruppo B. Se oltre a questo ci mettiamo che gli organici sono ben diversi, ecco spiegate le differenze nei numeri.
Gli undici di Flavio Destro provengono dalla sconfitta (3-0) nel turno infrasettimanale a Bolzano, dove formazione e modulo sono stati modificati profondamente, e tutti i giocatori scesi in campo, sia gli esordienti ma anche i confermati, sono parsi disorientati, denotando un pessimo approccio alla gara, con marcature larghe, nessun pressing, poca cattiveria agonistica. Non sappiamo se questo improvviso peggioramento, dopo il bel derby con la Samb, sia dovuta alla rivoluzione nella formazione; di sicuro in buona parte ciò deve aver inciso.
In un quadro del genere, la capolista Padova è l’ospite peggiore che potesse arrivare. La Fermana occupa una posizione di metà classifica esatta (10° su 20 squadre) ma attenzione perché alle spalle la lista è cortissima (in due punti ci sono nove squadre, di fatto i play out si trovano ad un solo punto di distanza dai canarini!), mentre al di sopra dei gialloblù nove squadre sono distribuite in ben 7 punti. Quindi in sostanza la classifica è già molto allungata verso il vertice, ma è cortissima dalla metà in giù. E dopo la capolista, la domenica successiva seguirà il derby a Pesaro.
PROBABILE FORMAZIONE
Ora c’è da chiedersi come farà giocare mister Destro i suoi contro il Padova. Pensiamo che che ci sarà un ritorno al modulo 4-3-3 e alla formazione che ha caratterizzato le prime cinque partite.
Il tecnico però proverà ancora la Fermana spregiudicata di questo scorcio iniziale di stagione, che gioca alta ma subisce troppe ripartenze avversarie? Oppure, visto il momento delicato, rivedremo per un giorno la squadra speculativa dello scorso anno, che punta a chiudere e ripartire?
LE PAROLE DI FLAVIO DESTRO
Al termine della rifinitura odierna ecco gli umori del timoniere canarino.
Mister, terza gara in sette giorni in una fase della stagione in cui la condizione non può essere al top: come si prepara dal punto di visto atletico l’ultimo atto di questo trittico?
“Un po lo abbiamo fatto mercoledì anche se le cose sono andate male e mi aspetto che ci sia una buona risposta da parte della squadra dopo quanto accorso in settimana”.
La gara di Bolzano ha portato con se delusione per il risultato e non solo: quali insegnamenti lascia la sfida del Druso?
“Quando perdi una gara di questo tipo è evidente che ci sono stati errori. Dal punto di vista tecnico e tattico abbiamo fatto poco e non siamo effettivamente mai entrati in gara nel modo giusto.
Arriva il Padova, squadra di blasone e costruita per stare in alto: quali sono le armi migliori dei biancorossi?
“Squadra compatta e di valore: in tutti i reparti è coperta e ha giocatori importanti che sanno perfettamente cosa devono fare e lo svolgono al meglio. Merita indubbiamente la prima posizione, noi li affrontiamo non nel momento migliore ma dovremo essere pronti e all’altezza della situazione”.
Il doppio impegno in pochi giorni ha lasciato scorie dal punto di vista fisico o sostanzialmente il gruppo è in salute?
“Qualche piccolo acciacco c’è, in quelli che hanno giocato mercoledì principalmente: aspettiamo fino all’ultimo e valutiamo ogni situazione”.
I CONVOCATI
PORTIERI
1 Palombo, 22 Gemello, 31 Badioli
DIFENSORI
3 Mane, 5 Comotto, 6 Manetta,
14 Scrosta, 30 Sperotto
CENTROCAMPISTI
4 Urbinati, 15 Bellini, 16 Isacco, 17 Iotti,
18 Persia, 21 Mantini, 25 Ricciardi
ATTACCANTI
7 Rolfini, 8 Petrucci, 10 D’Angelo, 19 Molinari,
23 Cognigni, 24 Bacio Terracino, 26 Fiumicetti,
27 Liguori, 32 Maistrello
QUI PADOVA
L’allenatore del Padova, Salvatore Sullo, a Fermo dovrebbe fare a meno del centravanti Pesenti e del brasiliano Gabionetta, ma non crediamo che stia piangendo per questo: 10 gol sono stati siglati dalle altre punte (Santini, Castiglia, Bunino e Soleri).
Solo il portiere Minelli ha un valore di mercato pari al bilancio di tutta la Fermana. Tanto per capire con quali realtà si deve confrontare la squadra del presidente Simoni.
Curiosità: Sullo giocò a Fermo da avversario in serie B nel 1999/00 con la maglia del Pescara, insieme a Massimiliano Allegri. Oggi tra i biancoscudati Matteo Mandorlini, figlio di Andrea, ex Ascoli negli anni ’80.
ARBITRO, TOH CHI SI RIVEDE
Mario Vigile di Cosenza nella finale di Coppa Italia Fermana-Cerignola
Dirigerà Mario Vigile di Cosenza.
Chi se lo ricorda? Arbitrò la finale di Coppa Italia Fermana-Cerignola allo “Scopigno” di Rieti il 24 aprile 2013 che vide la Fermana vincere (gol di Mangiola allo scadere) e uscire dal tunnel di sette anni di campionati regionali, risalendo in un campionato nazionale.
Nessun precedente con il Padova.
Per Vigile è il quarto anno di C, quindi esperto come Carella (l’arbitro di Fermana-Samb). Assistenti Marco Trinchieri di Milano e Alessandro Pacifico di Taranto.
I PRECEDENTI: TRE UFFICIALI E DUE AMICHEVOLI
Tra Fermana e Padova tre precedenti ufficiali in campionato. Al “Recchioni” l’ultimo due anni fa in serie C terminò 1-1 (a Capello rispose Mattia Gennari). Negli ultimi due anni di serie C1 arrivarono due pari per 1-1: nel 2004/05 gli euganei, allenati da Renzo Ulivieri, pareggiarono con Rossi su rigore il vantaggio di Alessandro Smerilli; l’anno dopo, in diretta tv su Rai Sat, ospiti in vantaggio con gol di Rosettini e pari gialloblù di Eros Bagnara con Paolo Iaboni che neutralizza a Ivone De Franceschi il rigore vincente per il Padova.
Sicuramente più piacevoli i precedenti del 1949/50 (3-3) e del 1959/60 (2-3 per i veneti): a Fermo due amichevoli tra la Fermana e il Padova, grazie al legame di amicizia instaurato tra i due club per la presenza a Padova del fermano Elvio Matè dal 1947 agli anni ’70, prima come giocatore, poi allenatore.
In entrambi i casi in occasione per la trasferta dei veneti a Bari e in tutti e due i casi a Fermo fu una grande festa. Nella seconda amichevole nel Padova giocava Tortul, futuro allenatore gialloblù.
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