di redazione CF
Per il nigeriano di 38 anni che ieri ha seminato il panico per le strade di Fermo, brandendo una roncola (leggi l’articolo), si fa sempre più concreta l’accusa di tentato omicidio. L’uomo dalle 12 di ieri, per circa tre ore, ha seminato il panico per le strade di Fermo fino a quando la polizia lo ha bloccato e arrestato. Tre ore di ordinaria follia per l’uomo, braccato dagli agenti della questura di Fermo. Quattro di loro, oltretutto, sono anche finiti in ospedale per lievi lesioni. A bloccare il 38enne sono stati il dirigente delle Volanti della questura di Fermo, commissario Sandro Serroni, un ispettore e un agente dell’Ufficio Prevenzione generale della questura di Fermo che, nell’immobilizzare il nigeriano, hanno messo a repentaglio le loro vite. Tutti e tre hanno riportato lievi lesioni, i primi due alle mani (per entrambi due giorni di prognosi), mentre al terzo i medici del Murri di Fermo hanno prescritto tre giorni di prognosi per delle leggere contusioni riportate in quei concitati istanti del fermo del nigeriano. In ospedale anche un quarto agente, anche per lui tre giorni, arrivato da lì a breve a dar manforte ai colleghi. Una situazione ad altissimo rischio, quella generata dall’uomo armato di roncola, e neutralizzata dalla polizia a Lido di Fermo dopo serrate ricerche in cui si sono uniti anche i carabinieri, la guardia di finanza e gli agenti della Fifa security.
Sì perché il nigeriano, dopo aver seminato il panico prima davanti al cimitero, e poi in piazza Dante, lungo viale Trento proprio in concomitanza con l’uscita delle scuole, con decine di ragazzini ad imbattersi terrorizzati in quell’uomo con una roncola in mano, e poi in contrada Reputolo, è sceso, passando per Valleoscura, fino a Lido di Fermo dove la pattuglia composta dal commissario Serroni e da altri due poliziotti lo hanno intercettato. La segnalazione al 113 parlava di un uomo armato di roncola, che camminava, spingendo una bicicletta, all’altezza di via Pesaro, quartiere San Michele di Fermo, in direzione Lido di Fermo. E infatti i poliziotti lo hanno incrociato poco più avanti, tra la statale 16 e via del Lido. Dopo un concitato inseguimento a piedi, il 38enne e i poliziotti sono arrivati fin davanti al bar Lumiere, pubblico esercizio pieno di clienti in quel momento. I poliziotti, da una parte hanno sbarrato l’ingresso del bar, impedendo così al nigeriano di farvi eventualmente irruzione, dall’altra lo hanno praticamente circondato fino a spingerlo a gettare a terra la roncola con cui poco prima erano stati minacciati. E a quel punto gli sono saltati addosso tra gli sguardi sbigottiti e terrorizzati di tanti tra avventori del bar e automobilisti di passaggio. Una volta immobilizzato, sul posto sono arrivati anche i colleghi della polizia stradale e della squadra Mobile. Per l’uomo, un volto noto agli agenti della questura, che da giorni stava molestando e minacciando i visitatori del cimitero di Fermo con insistenti richieste di denaro, ormai non c’era più scampo. E ora il rischio che debba difendersi dalla pesantissima accusa di tentato omicidio è più che concreta. Come pure quelle per resistenza, ricettazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Sì perché nella sua fuga si è liberato anche di uno zaino contenente una pistola giocattolo, una mazzetta da carpentiere e delle forbici. Tutto sequestrato, come ovviamente quella roncola di 35 centimetri “che – comunicano dalla questura – aveva poco prima rubato da un vicino capannone”.
“L’uomo, alla vista della vettura d’ordinanza della polizia- la ricostruzione da parte della questura, delle ultime fasi della caccia all’uomo – ha scaraventato la bicicletta a terra e, brandendo la roncola in mano, si è avvicinato minaccioso contro gli operatori, immediatamente scesi dall’auto, per poi darsi velocemente alla fuga, dirigendosi verso il vicino bar Lumiere, in quel momento pieno di avventori sia all’interno che all’esterno.
La situazione di elevato pericolo ha costretto gli operatori ad agire direttamente e con decisione sul soggetto che, a quel punto, ha lasciato cadere la roncola. In quell’istante è stato atterrato dalla polizia”
“Il giovane – concludono dalla questura – ha opposto resistenza all’arresto, tentando di scalciare e colpire con pugni i poliziotti, i quali, con non poca fatica, sono riusciti ad immobilizzarlo a terra, neutralizzandolo ed allontanando l’arma da taglio dalle sue vicinanze. Nel frattempo sono sopraggiunti gli altri equipaggi impegnati nella ricerca, i quali hanno dato prontamente supporto ai due colleghi, permettendo di trarre in arresto lo straniero”. Dal fermo, il trasferimento in questura dove è scattato l’arresto. “Il 38enne è stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici ed identificato: si tratta – concludono dalla questura – di un nigeriano dell’1981, in Italia senza fissa dimora e già destinatario di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale ai quali non aveva mai ottemperato. Il soggetto è stato tratto in arresto e trasferito presso la locale casa di reclusione a disposizione dell’autorità giudiziaria” dove attende il giudizio per direttissima.
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