Condivisione. Pubblicità. Partecipazione. Queste le parole chiave della missione di ogni biblioteca e ancor più della la nostra biblioteca civica Romolo Spezioli, la quale promuove non solo nel nostro consesso cittadino, ma anche in ambito nazionale, la cultura e la pubblica lettura, come è nel suo DNA dal 1688, quando fu istituita.
Parole chiave, però, queste, anche della piattaforma Wikipedia, conosciuta da tutti come l’enciclopedia pubblica gratuita ed online.
Naturale e spontaneo è, pertanto, l’incontro tra queste due realtà all’interno di un progetto che ha nome Fermo Loves Wiki, frutto dell’iniziativa dell’Amministrazione comunale, concretizzato attraverso l’attività della biblioteca.
Guardare allo stesso orizzonte, cercando di perseguire un obiettivo culturale comune, in modalità diverse però, ma sempre tenendo d’occhio la più ampia diffusione e pubblicizzazione possibile, è l’elemento di unione che fa sposare l’azione ed il servizio della biblioteca con il social media, il quale diventa così uno strumento duttile, smart e partecipato di promozione.
Dopo le due iniziative precedenti, cominciate già nel dicembre 2017, rivolte agli studenti la prima (per la creazione di voci fermane all’interno dell’enciclopedia), ai fotografi la seconda (con la campagna Wiki Loves Monuments, finalizzata a raccogliere le immagini dei beni monumentali del patrimonio fermano che l’Amministrazione aveva liberato dalle leggi sulla tutela del paesaggio), il terzo appuntamento della rassegna sta coinvolgendo invece, i docenti delle scuole medie, superiori ed inferiori.
Fermo e Wikipedia questa volta guardano agli insegnanti con un ciclo di 8 appuntamenti che hanno preso il via nei giorni scorsi. “Appuntamenti che costituiscono un’occasione di formazione con la presentazione della piattaforma come strumento di scrittura partecipata e condivisa – ha detto l’assessore alla cultura Francesco Trasatti – affinché quello che ordinariamente tutti gli studenti considerano una risorsa da cui attingere diventi veramente uno strumento didattico in cui riversare parte del proprio lavoro e molta della propria formazione”.
Tenuto da Tommaso Paiano, in qualità di formatore wikipediano, con la collaborazione di Luca Berdini in qualità di organizzatore del corso e di tutor dei partecipanti presso la Biblioteca, il corso viene ospitato dal Liceo Classico “Annibal Caro”, che è stato, fin dall’origine, partner per l’organizzazione e la realizzazione del progetto, ospitando non solo fisicamente le lezioni nei propri laboratori digitali, ma curando anche le procedure necessarie alla certificazione della valenza formativa dell’iniziativa. “Una collaborazione questa che, dopo le positive esperienze pregresse legate al mondo del libro e all’universo Wiki, ultima in ordine di tempo il partenariato nel progetto Polo di biblioteche scolastiche “#marcheloveswiki” (che ha coinvolto, unitamente alle biblioteche, alcuni dei migliori istituti scolastici superiori della Regione), vede nuovamente in campo Scuola e Biblioteca” – ha detto la Direttrice della Biblioteca “R. Spezioli” Maria Chiara Leonori. Lezioni frontali, laboratori interattivi, elaborazione a distanza sono gli elementi strutturali di un corso che proietterà i docenti nell’ottica non tanto dei social media, quanto degli archivi culturali digitali.
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